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Lavitola, la Guardia di Finanza sequestra 2,5 milioni di fondi per l’Avanti a Palazzo Chigi

La Guardia di Finanza è andata a Palazzo Chigi su mandato della Procura di Napoli per sequestrare due milioni e mezzo di euro. Soldi pubblici, già destinati al fu Avanti di Lavitola come finanziamenti per l'editoria per il 2010, ma non ancora erogati.


Valter Lavitola si è consegnato alla giustizia lunedì scorso, dopo mesi di Latitanza, all'aeroporto di Fiumicino. Secondo l'accusa avrebbe dirottato, insieme al senatore Pdl Sergio De Gregorio, 23 milioni di finanziamenti pubblici dal giornale verso alcune sue società all'estero, come riferiscono due testimoni: Andrea Vetromile, l'ex commercialista di De Gregorio, e Raffele Panico, ex giornalista e amministratore dell'Avanti.

Quei due milioni e mezzo sequestrati oggi al Dipartimento per l'editoria della Presidenza del Consiglio, però, non sono tutti quelli destinati alla International Press per il 2010. Secondo le informazioni in possesso di AgoraVox, di quei finanziamenti erano già stati anticipati oltre 300 mila euro alla cooperativa di Lavitola, che oggi non possono più essere recuperati.



Dove siano finiti i fondi pubblici incassati dalla International Press in questi anni AgoraVox aveva provato a ricostruirlo a febbraio con un'attività investigativa autonoma.


In aereo, durante il ritorno in Italia, Lavitola ha viaggiato con un giornalista a cui ha confidato le sue ultime preoccupazioni prima di essere arrestato. “Speriamo che mi portino a Secondigliano - avrebbe detto - dicono che sia un po' meglio di Poggioreale”. Le ultime parole famose.

 

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