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Last Tango, le geometrie improbabili di un incontro nel nuovo videoclip

È uscito da poco il videoclip di Last Tango, brano degli anni Novanta riarrangiato dagli Yawp in chiave alternative rock

La notte che ci avvolge, la notte che ci accoglie, la notte che ci attira e che ci spaventa. La notte dalle geometrie improbabili, la notte dove tante cose sono possibili, nel che ci fa paura, ma che è l'unico posto in cui in cui riconosciamo quei piccoli angoli di luce che ci permettono di guardare avanti, guardare oltre.

 
"Last Tango" parla di questo. Una canzone concepita a a fine anni Novanta da Fabrizio Dell’Isola e Fabio Iuliano ma solo di recente elaborata con un arrangiamento originale dagli Yawp e lanciata sugli store digitali insieme a un videoclip ideato da Antonello Del Coco e prodotto da Morra! 
 
Lo scorso anno, durante il lockdown, gli Yawp avevano appena fatto girare un arrangiamento incompleto, a causa delle misure di sicurezza che avevano determinato la chiusura degli studi di registrazione. 
 
"Anche se non ci soddisfaceva a pieno, abbiamo voluto lo stesso mettere temporaneamente quella traccia chitarra, voce e violino", raccontano, "perché sembrava definire quel tempo sospeso. Un'atmosfera accompagnata anche da un primo videoclip, realizzato con il supporto della stessa produzione che riproduceva immagini notturne catturate all’Aquila nei giorni di chiusura. Immagini di una città costretta di nuovo a fermarsi, proprio mentre stava conoscendo le prime vere luci della rinascita post-terremoto".
 
Verso la fine della primavera, alle registrazioni iniziali, effettuate allo studio Rec dell'Aquila, sono state aggiunte nella parte ritmica e rielaborate le tracce nello studio Apollo 25 di Fabio De Sanctis. "Abbiamo fatto un importante passo in avanti", sottolinea il gruppo. "Avuto il contatto di Fabio da un amico musicista, abbiamo iniziato a lavorare da remoto smontando e rimontando traccia per traccia. Lui è uno serio, lavora con i migliori". 
 
Nello studio di De Sanctis è passata gente del calibro di Howie B. (un vero e proprio guru delle produzioni musicali, tra U2, Bjork, Tricky, Elisa e Marlene Kuntz). "Da lui", riprende il gruppo, "si fermano tanti artisti italiani. Fabio è stato estremamente professionale e disponibile". Il brano è stato completato a inizio giugno ma divulgato solo ora in radio.
 
Il brano parla dell'incontro tra un uomo e una donna. Geometrie improbabili a definirne i movimenti. Una notte, si diceva, che è la prima e che può essere l’ultima. Una strada anonima che la danza fa assomigliare al tetto di un grattacielo. Solo ballando l'ultimo tango ci si accorge che è l'unico modo di riprendersi quella parte di mondo assegnata da attimi di vita che ti afferrano e che non ti lasciano mai. 
 
 
 
La band: Due chitarre, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi. Un progetto, un esperimento, nato nell’hinterland – nella zona commerciale ovest – a due passi dall’Aquila. Questo sono gli Yawp, una proposta senz’altro di spicco nel panorama musicale del capoluogo. Il gruppo è da sempre identificato con l’alternative rock, in particolare con band che hanno segnato il percorso musicale dei musicisti, a partire dai Pearl Jam.
 
Ma il riferimento rischia di non rendere giustizia alle influenze eterogenee di componenti come Stefano Millimaggi, chitarra e voce con esperienze in cover band di Dire Straits e Lynyrd Skynyrd. La sei corde di Stefano si muove in elettrico e in acustico in varie tinte di rock n’roll. Le ritmiche di Piero Pozzi prendono spunto dal blues e dalle evoluzioni di questo genere negli anni. Completano la formazione il bassista Mirco Pignatelli, in arte Myrko Krueger Young che è anche frontman dei Corrente Alternata, cover band ufficiale in Italia degli ACDC, una vera e propria iniezione di adrenalina.
 
Alessandra Chiarelli (violiono) proviene da una formazione classica, legata al conservatorio e alle orchestre da Camera. Nella scrittura dei testi si sente l’influenza di grandi nomi della poesia come Whitman o lo stesso Lorca. Dal primo – dal suo “grido barbarico” arriva l’ispirazione del nome, dai versi di quest’ultimo alcuni arrangiamenti – come Lucia Martinez – che danno il senso alla collaborazione di Ilaria De Angelis, con danza e percussioni Alle prime sessioni ha partecipato anche Alain Jackson Bizimana. 
 
Il clip è prodotto da Morra! Organizzazione generale, canali social: Carla Raparelli. Consulenza, mix audio: Luca Biasini. Fotografia: Alessandro Del Coco. Aiuto regia, sincronizzazione: Massimo Volpe; Riprese, montaggio, regia: Riccardo Tomei, Antonello Del Coco. 
Questo articolo è stato pubblicato qui

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