"Lavorare a Goma e in Nord Kivu è stato particolarmente difficile in queste settimane". Al rientro dalla sua 59/a missione umanitaria in Africa, il professor Francesco Barone, attivista e docente di Pedagogia sociale e della cooperazione internazionale al Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, non ha nascosto le difficoltà nel portare avanti l'azione umanitaria in un contesto sociopolitico estremamente delicato.
"Sono arrivato in Congo subito dopo Natale - spiega - in un periodo tutto particolare perché è coinciso con l'elezione del presidente della Repubblica. Il 20 dicembre scorso, stando ai dati comunicati a fine anno, il presidente uscente Félix Tshisekedi è stato rieletto, ottenendo il 73% dei voti avviandosi così al secondo mandato. Ora spetta alla Corte Costituzionale confermare gli esiti elettorali. In questo contesto registriamo continui attacchi e violenze da parte di alcuni gruppi di ribelli nei confronti della popolazione civile".
La missione del professor Barone, originario di Bussi sul Tirino (Pescara) è parte integrante dell'impegno dell'associazione Help senza confini, di cui è presidente. In risposta alle difficoltà attuali, l'associazione si sta concentrando sulla consegna di cibo e medicine alle popolazioni vulnerabili colpite dalla povertà estrema. "Negli ultimi mesi - spiega - siamo riusciti a realizzare altre aule scolastiche per accogliere complessivamente oltre 600 bambine e bambini. I nostri sono degli interventi concreti nei confronti di una crisi umanitaria con irca 7 milioni di sfollati e campi profughi sull'orlo del collasso, dove scarseggiano gli alimenti e le medicine".