Lancio nello spazio di Vega, vettore italiano. Tutto ok!

Il lancio di Vega dalla progettazione alla realizzazione porta così il marchio del Lazio. Vi hanno collaborato dagli apprendisti sino agli ingegneri più specializzati che hanno reso possibile questo grande risultato.

Ce lo racconta l’Agenzia Spaziale Italia ASI: tutto si è svolto nel migliore dei modi. Il lancio è stato perfetto ed ha caratterizzato, ancora una volta, il successo pieno di questo volo di alta qualifica. Il coronamento di un sogno, quasi tutto italiano a cui si deve il merito a Luigi Broglio. Un sogno che si è realizzato grazie ad un progetto finanziato dall’ESA, Agenzia Spaziale Europea, che ha contribuito in maniera incisiva alla realizzazione di questo grande ed importante progetto.

Una realizzazione che apre la strada ad una nuova era nel settore della messa in orbita dei satelliti dalle piccole dimensioni. Il vettore ha così brillantemente superato anche tutte le fasi dell’assemblaggio. E’ stato progettato per far fronte ad un’ampia gamma di missioni utili e si presta per la sua grande flessibilità e costo economico.

La differenza con i precedenti vettori è quella di collocare in orbita vari carichi utili, dando la possibilità di individuare un solo satellite sino ad un massimo di altri sei micro satelliti. Questo primo suo volo è stato chiamato VV01, e mette in evidenza l’ultimo capito

lo della fase di sviluppo del programma della durata complessiva di 9 anni. L’intero programma è avvenuto in collaborazione con l’Esa, Agenzia Spaziale Europea, ed alcuni partners, tra cui emergono l’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, e l’Agenzia Spaziale Francese CNES. La Missione ha quindi qualificato il sistema Vega nel suo complesso, compreso il veicolo, l’infrastruttura di terra e tutte le operazioni connesse alla campagna di lancio per la separazione e lo smaltimento del carico utile del modulo superiore.

Unendosi agli altri vettori già presenti, Ariane 5 e Soyuz, con Vega si crea un intera famiglia di lanciatori europei, dando così a tutta l’Europa un accesso allo spazio sicuro, competitivo con il resto del mondo ma nello stesso tempo affidabile.

Il settore dell’aerospazio è un settore in espansione per tutto il comparto, proprio nella Regione Lazio con una crescita nell’ultimo trimestre del 2011 del 116% delle esportazioni grazie al Polo tecnologico romano. Un risultato apprezzabile grazie a competenze e professionalità dei lavoratori e realtà aziendali presenti sul territorio. Bisogna quindi continuare sostenere questi settori produttivi, per uscire dalla crisi, investendo in Formazione Lavoro e Ricerca Industriale dando nuova vita e rilancio al settore Aerospaziale, da sempre scienza del futuro.