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La vicenda Parmaliana: dove sono i diritti umani?

Dove sono i diritti umani? si chiedeva sconsolato in un cartellone uno dei disperati di Lampedusa; e c’è proprio da capirlo. Stai in un posto dove nessuna tutela è esercitata in favore dei fondamentali diritti dell’uomo, vedi accanto a te morire in gran numero quanti non lo accettano più, per questo motivo ti sobbarchi di enormi spese e di ancor maggiori rischi per raggiungere un Eldorado di legalità e cosa ti ritrovi? La nostra Italietta, patria di Macchiavelli e della Ragion di Stato nella sua degenerazione di Ragion della Classe Dirigente!

Proprio come è accaduto al professore Adolfo Parmaliana di Vigliatore Terme, vittima dell’endemica violazione dei diritti umani nel nostro Paese. La sua storia la conoscono in molti: Adolfo Parmaliana, docente alla Facoltà di Chimica dell’Università di Messina, era un sognatore ad occhi aperti, uno che mai aveva chinato la testa davanti al degrado civile, politico, sociale, economico, umano del Meridione d’Italia. Una vita diventata un impegno ed una continua lotta per il bene comune. Ed aveva pure avuto importanti successi: i vertici delle Istituzioni avevano sciolto per inquinamento mafioso il consiglio municipale e la giunta di Vigliatore Terme. Di ciò felice aveva fatto un manifesto, un volantino; ma, per questa sua espressione di pensiero, era stato rinviato a giudizio e, conseguentemente, si è suicidato. Questa bruttissima storia è illustrata nel saggio Io che da morto vi parlo, scritto da Alfio Caruso, editore Longanesi.

Oggi, a distanza di anni, l’inchiesta Tsunami, causa dello scioglimento del’amministrazione del comune di Vigliatore Terme, ha prodotto la notifica di due avvisi di garanzia all’attuale sindaco, Bartolo Cipriano, ed all'ex maresciallo della Guardia di finanza, Santi Pino, all'epoca comandante della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. E qualcuno pensa ed afferma che adesso Adolfo Parmaliana non è morto invano. Ma il vostro cronista ne dubita.

Perché qualunque sia stato il motivo posto a fondamento dell’iniziativa di scioglimento del consiglio municipale di Vigliatore Terme, il professore Parmaliana, nel suo volantino, stava solamente esercitando uno dei diritti fondamentali dell’uomo, quello riportato nell’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, che recita:

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Egli si è ucciso in quanto gli è stato negato questo diritto e questo ad oggi è accaduto senza conseguenza alcuna per nessuno. Per questo motivo dobbiamo tutti noi essere consapevoli che la stessa cosa, domattina, può succedere alle persone a noi care, a noi medesimi ; e da questo consegue che viviamo tutti in una situazione di lesione dei diritti umani ; di infinito degrado, appunto.

Nel frattempo la nostra classe dirigente si accapiglia nella quotidiana lotta per il potere fine a se stesso (figuratevi adesso che sono in corso i ballottaggi delle elezioni amministrative di medio termine!) ed il problema della legalità (evitiamo il termine “giustizia” decisamente eccessivo) è quello di un signore che pare si dilettasse di strane pratiche dal nome esotico bunga-bunga.

Non ci ha fatto proprio un affare il migrante di Lampedusa, che si era illuso di chissà cosa.

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