La stagione lirica e balletto e la stagione sinfonica 2024 – 2025 del Teatro La Fenice
Presentata ufficialmente nelle Sale Apollinee una nuova, ricca stagione di concerti
“Debutterà a novembre” – questo è stato l’incipit di un più che mai lungo intervento da parte del sovrintendente e direttore artistico del Teatro, Fortunato Ortombina (Mantova, 10 maggio 1960) – la nuova stagione artistica della Fenice, la ventesima stagione che faccio (23 anni fa arrivai da Napoli) e che sarà anche l’ultima.
Perchè lo stimato direttore si appresta a firmare il contratto di sovrintendente del Teatro alla Scala, realizzato dall’architetto Giuseppe Piermarini dal 1776 al 1778. Tuttavia, continuerà a lavorare a Venezia fino ai primi di gennaio del 2025, allorchè scadrà il contratto in laguna, iniziando contemporaneamente ad occuparsi del teatro scaligero assieme all’attuale sovrintendente e direttore artistico Dominique Meyer.
Sarà difficile andare alla Scala, ma di più abbandonare Venezia, nel rispetto totale del rapporto con La Fenice. Ieri ho incontrato a Milano il sindaco : il fatto di essere “sovrintendente designato” implica un impegno sui progetti futuri.
Ma torniamo ad occuparci esclusivamente della stagione fenicea.
Ci saranno, ha detto Ortombina, più conferenze per avvicinare il pubblico alle opere.
Come al solito, l’inaugurazione della stagione lirica sarà in prossimità della festa della Madonna della Salute.
Spiccano, nel cartellone, ben quattro opere dell’amato, su tutti, dal sovrintendente, Giuseppe Verdi.
A partire dall’Otello, con la direzione di Myung-Whun Chung e un nuovo allestimento firmato dal regista Fabio Ceresa (20, 23, 26, 29 Novembre ; 1 dicembre 2024).
A seguire, ci sarà il ritorno sulla scena della Traviata - nello storico allestimento che a distanza di vent’anni dal debutto è diventato un pezzo imprescindibile della programmazione fenicea – e del maestro Diego Matheuz, che diresse quella serata speciale del 2004 (22, 24, 27 e 30 novembre 2024). La messinscena è del regista canadese Robert Carsen ; le scene e i costumi, di Patrick Kinmonth.
Dalla cosiddetta “Trilogia popolare” La Fenice ospiterà - il 7, 9, 11, 14, 16, 19, 23, 25, 28 febbraio 2025 – Rigoletto, melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma storico di Victor Hugo Le Roi s’amuse, che debuttò proprio alla Fenice l’11 marzo 1851. La ripresa in laguna si avvarrà dell’allestimento di Damiano Micheletto del 2017 per l’Opera Nazionale di Amsterdam, presentato a Venezia nel settembre 2021, in pieno regime anti-covid.
Sul podio, a dirigere l’orchestra e il coro del Teatro, ci sarà uno specialista del repertorio quale è Daniele Callegari.
Sarà poi di scena un nuovo allestimento, che porta la firma del regista Leo Muscato, dell’ Attila, scritta apposta per la Fenice, dove esordì il 17 marzo 1846. A dirigerla ci penserà Sebastiano Rolli, uno dei più promettenti e talentuosi direttori verdiani (28, 30 marzo ; 1, 4, 6 aprile 2025)
Conclusa l’intensa parentesi verdiana, la programmazione prosegue, per il progetto Barocco, da anni posizionato su Vivaldi, con la celebrazione dei 300 anni dalla scomparsa di Alessandro Scarlatti, attraverso la rappresentazione di un titolo di rara esecuzione, finora mai apparso a Venezia : Il trionfo dell’onore – teatro Malibran, 7, 9, 11, 13, 15 marzo 2025 - , una commedia in tre atti di Francesco Antonio Tullio, proposta in un nuovo allestimento con la regia di Stefano Vizioli e la direzione di Enrico Onofri. L’opera è importante perché pone le basi per un nuovo modello di opera buffa : con una struttura drammaturgica e musicale coerente e con la preferenza dell’italiano sul napoletano, anticipò Pergolesi e gli altri esponenti della scuola napoletana.
Si prosegue con Anna Bolena di Gaetano Donizetti, una nuova produzione in epoca moderna, visto che l’opera mancava dal 1857. Dirigerà Renato Balsadonna, mentre Pier Luigi Pizzi curerà l’allestimento (28, 30 marzo ; 1, 4, 6 aprile 2025).
Per la prima volta alla Fenice andrà in scena il debutto di Kurt Weill come autore d’opera, un giovane ventiseienne ancora alla ricerca della sua strada e del suo stile. Der Protagonist, opera in un atto su libretto tedesco di Georg Kaiser, sarà proposto in un nuovo allestimento con la regia di Ezio Toffolutti e la direzione di Markus Stenz (teatro Malibran, 2, 4, 10, 13, 15 maggio 2025).
Ancora una prima rappresentazione alla Fenice. Si tratta di Dialogues des carmélites, il capolavoro di Francis Poulenc, proposto in un nuovo allestimento, coprodotto con il Teatro dell’Opera di Roma, per la regia di Emma Dante, al debutto alla Fenice, e la direzione di Frédéric Chaslin (20, 22, 24, 28 giugno ; 1 luglio 2025).
Tra i titoli più amati dal pubblico verrà proposta Tosca di Giacomo Puccini, in un nuovo allestimento con la regia di Jean Anton Rechi e la direzione musicale di Daniele Rustioni, recentemente ascoltato nella IX° Sinfonia di Beethoven (29, 31 agosto ; 2, 4, 7 settembre 2025).
Ricordo che nel centenario della morte del compositore lucchese, la Fenice gli renderà omaggio con un grande concerto in piazza San Marco sabato 13 luglio prossimo. James Conlon sarà alla testa di Orchestra e Coro del Teatro, con Alfonso Caiani maestro del Coro e un programma di musiche di Wagner, Ravel, Gershwin, Verdi e dello stesso Puccini.
La stagione si chiude con Wozzeck di Alban Berg, opera in tre atti, su libretto ricavato dal dramma incompleto di Georg Buchner, che debuttò alla Staatsoper di Berlino il 14 dicembre 1925. Sarà proposta in italiano, senza istinto nazionalistico – ha tenuto a precisare Ortombina - perché con il suono della lingua italiana viene fuori un altro stile rappresentativo. La versione italiana fu ascoltata per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma nel 1942, con la partecipazione di due artisti veneti : il baritono Tito Gobbi e il direttore Tullio Serafin.
Il nuovo allestimento sarà a cura del regista Valentino Villa e affidato per la parte musicale a Markus Stenz.
Due titoli andranno in scena nell’ambito della stagione di Fenice Education, dedicata al pubblico delle scuole, dei giovani e delle famiglie.
Tornerà Acquaprofonda di Giovanni Sollima, per le scuole primarie e secondarie di I°grado (Teatro Malibran, 31 gennaio ; 1, 2, 4, 5 febbraio 2025) con l’orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, diretta da Eric Foster.
E poi andrà in scena Arcifanfano re dei matti di Baldassarre Galuppi, dramma comico per musica in tre atti su libretto di Carlo Goldoni. La musica, che era andata perduta, è stata ritrovata nell’abbazia di Montecassino, per cui assisteremo alla prima rappresentazione in tempi moderni, con la regia di Bepi Morassi e la direzione di Francesco Erle, a guidare l’Orchestra del Conservatorio veneziano (Teatro Malibran, 2, 3, 4, 5 aprile 2025).
E’ infine in corso il progetto #GO2025FENICE che selezionerà 16 classi delle scuole primarie della Città Metropolitana di Venezia che potranno partecipare ai laboratori musicali di Fenice Education e al concerto conclusivo al Teatro Verdi di Gorizia nel maggio 2025 con l’Orchestra del Teatro La Fenice, in occasione di Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025, eseguendo l’Inno alla gioia, dalla IX° Sinfonia di Beethoven, in duplice lingua, slovena e italiana, divenuto nel 1985 inno ufficiale dell’Unione Europea.
Ortombina ha poi definito formidabile la collaborazione con Musikàmera, mentre anche il Malibran, come la Fenice, si sta imponendo come luogo di cultura per eccellenza.
Franco Bolletta, responsabile artistico e organizzativo delle attività di danza, ha presentato i quattro spettacoli di balletto : Romeo e Giulietta, coreografia di John Neumeier, basato su musiche di Sergej Prokof’ev, Adrian Piotrowsky, Leonid Lawrowsi e Sergej Radlow, eseguite dall’Orchestra del Teatro, diretta da Markus Lehtinen. Protagonista l’Hamburg Ballet, in una nuova versione rispettosa, classica, che utilizza la coreografia originale che debuttò in prima assoluta a Francoforte – con il Frankfurt Ballet – nel 1971, riproposta ad Amburgo nel 1981 (15, 16, 17, 18, 19 gennaio 2025).
La Cenerentola, del coreografo Jean-Christophe Maillot su musiche di Sergej Prokof’ev, eseguite dall’Orchestra del Teatro diretta da Igor Dronov, è una delle creazioni più amate de Les Ballets de Monte Carlo, che hanno segnato una svolta nella storia della compagine monegasca (18, 19, 20, 21, 23 settembre 2025).
A breve distanza temporale arriverà la Compagnia Larreal – Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma, che da 80 anni porta in scena i colori e ritmi della danza bolera. In uno spettacolo unico, Espana, si susseguiranno quattro coreografie : Amalurra, Mosaico Barocco, Caronte, El quinto elemento (teatro Malibran, 3, 4, 5 ottobre 2025).
Farà tappa a Venezia il 10 e 11 Ottobre la Pockemon Crew, una delle compagnie hip hop tra le più titolate al mondo, guidata da Riyad Fghani, nata a Lione alla fine degli anni Novanta. Al Malibran presenterà una nuova versione 2025 di Hashtag, coreografia su musica di Flavian Tauleille, con la quale esplorerà il mondo dei social network, svelandone gli aspetti deleteri e quello dell’hip hop.
La Stagione Sinfonica si svolgerà a partire dal 6 dicembre 2024 fino al 2 novembre 2025, con direttori tra i più celebri a livello internazionale, attesi ritorni e debutti, nella sala grande del Teatro La Fenice e al Teatro Malibran.
L’apertura di Stagione sarà affidata a Hervé Niquet, che dirigerà il Te Deum di Charpentier, insieme a brani di Dauvergne e Méhul. Tornerà Charles Dutoit con la Sinfonia n.104 London di Haydn e con la Sinfonia Dal nuovo mondo di Dvořák. E poi Christian Arming, con musiche di Johann Strauss e Richard Strauss. Alpesh Chauhan si misurerà con la Sinfonia n.3, op.97, Renana di Schumann e con pagine di Mendelssohn, Milhaud e Farrenc; mentre Enrico Onofri proporrà un concerto con musiche di Haydn, Sacchini, Kraus, Sammartini e Boccherini, esaltando grazia e passione nell’Età dei Lumi. Tornerà Rudolf Buchbinder che, nella doppia veste di direttore e pianista solista, proporrà il Primo, il Secondo, il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, chiudendo il cerchio con i Concerti beethoveniani interpretati nella Stagione 2023-2024.
Un programma speciale è previsto nel periodo della Quaresima, con Ton Koopman che dirigerà la Passione secondo Matteo di Bach e, a stretto giro, Myung-Whun Chung, che si misurerà con la Sinfonia n.2 in Do minore, Resurrezione di Mahler.
Giungerà in Fenice Martin Rajna, con la Sinfonia n.4, op.60 di Beethoven e la Sinfonia n.8, op.88 di Dvořák. Manlio Benzi proporrà la Sinfonia n.5, op.82 di Sibelius, e dirigerà il Concerto per pianoforte e orchestra n.2, op.21 di Chopin. Ivor Bolton tornerà in Fenice per dirigere la Sinfonia n.3, op. 56, Scozzese di Mendelssohn e la suite dal balletto Pulcinella di Stravinskij; mentre Stanislav Kochanovsky proporrà musiche di Prokof’ev e Čajkovskij.
Saranno graditi ritorni anche quelli di Daniele Rustioni, che dirigerà la Sinfonia n.4 in Sol maggiore di Mahler, e Markus Stenz che proporrà la Militarsinfonie di Haydn e la Sinfonia n.1, op.68 di Brahms; mentre debutta sul podio veneziano Giuseppe Mengoli, con un’opera di grande enfasi come la Sinfonia n.6 in La minore, Tragica di Mahler.
Altra novità, per la prima volta Kent Nagano dirigerà la compagine veneziana, e sarà con la Sinfonia n.3, D.200 di Schubert e con Il borghese gentiluomo di Molière secondo due grandi autori: l’ouverture e le danze dalla partitura di Lully e la suite dalle musiche di scena di Richard Strauss.
Come orchestra ospite la Fenice accoglierà la Cappella Musicale Pontificia, che eseguirà musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina in occasione dell’anno giubilare e del cinquecentesimo anniversario della morte del compositore.
Si rinnoveranno inoltre anche in questa nuova Stagione il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre, con Marco Gemmani e la Cappella Marciana impegnati nell’esecuzione di una Messa di Natale (Musiche sacre 1656) di Francesco Cavalli;
il Concerto di Capodanno con la direzione musicale di Daniel Harding, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1;
e il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate, con Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, trasmesso ormai come da tradizione in diretta televisiva e radiofonica su Rai5 e su Rai Radio3.
Di prestigio anche le prossime tournée: l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Markus Stenz, con il violinista solista Vikram Francesco Sedona, si esibirà a luglio ad Amburgo, in occasione del Festival musicale dello Schleswig-Holstein 2024, nella prestigiosa Grosser Saal della Elbphilarmonie, la sala da concerto tedesca da oltre duemila posti, considerata tra le più grandi e acusticamente avanzate a livello mondiale.
Mentre la compagine, sotto la direzione musicale di Myung-Whun Chung, con le voci soliste del soprano Ol'ga Peretjat’ko e del tenore John Osborn, sarà impegnata in una serie di concerti in Corea del Sud dal primo all’11 ottobre.
Prima di congedarsi dagli astanti, Ortombina si è prodigato in infiniti ringraziamenti, concludendo con le seguenti parole :
La Fenice deve andare avanti più forte di prima e dopo un mese non dovrete ricordarvi più di Fortunato Ortombina.
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