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La stagione 2013-2014 del Palazzetto Bru Zane di Venezia

La novità più importante della stagione 2013-2014 per il Palazzetto Bru Zane, ha spiegato Florence Alibert, direttore generale, davanti ad una platea di addetti ai lavori, sarà quella di rendere il Palazzetto un luogo aperto al pubblico lungo l’intero arco dell’anno. L’attività a Venezia, finora concentrata in tre festival – autunnale, invernale e primaverile –si dispiegherà in due festival tematici, che apriranno e concluderanno la stagione, e in appuntamenti musicali distribuiti tra novembre e marzo.

Il compito di addentrarsi in maniera più tecnica nel programma è spettato al direttore scientifico Alexandre Dratwicki. Il primo festival, ‘Alkan. Il pianoforte visionario’, dal 28 settembre al 23 ottobre, cercherà di far luce su di un genio della tastiera, anche pianista di concerto, Charles-Valentin Alkan (1813-1888), del quale si celebra il centenario dalla nascita.

Ammesso al Conservatoire Royal di Parigi all’età di 6 anni, a 10 consegue un primo premio di pianoforte, a 12 quello di armonia e accompagnamento, quindi il primo premio d’organo mentre contemporaneamente si esibisce in pubblico, compone e insegna solfeggio nella prestigiosa istituzione già a 15 anni. Amico di Chopin, Liszt, Hugo e altre personalità parigine, scrisse soprattutto per il pianoforte in un brillante stile da salotto. I suoi studi trascendentali diedero un notevole contributo alla tecnica dello strumento e furono adottati nell’insegnamento da Ferruccio Busoni (1866-1924).

Tra i concerti del festival emerge, in quello del 29 settembre nella scuola grande di San Giovanni Evangelista, l’esecuzione della Grande Sonate ‘Les Quatres Ages’, il suo pezzo più originale, un’allegoria della vita dell’uomo, contrassegnata da un prestissimo iniziale e da un adagio finale. Il 20 ottobre, di nuovo a San Giovanni Evangelista, il pianista Roberto Prosseda si cimenterà nell’integrale dell’opera per pianoforte a pedaliera. Considerato lo strumento di lavoro invernale degli organisti, è stato utilizzato da Alkan, partendo dallo studio del repertorio di Bach, per approdare ad un fertile terreno di sperimentazione.

Otto concerti, dal 5 aprile al 24 maggio 2014, celebreranno il secondo compositore in residenza, Felicien David (1810-1876), in un festival intitolato ‘Felicien David, da Parigi al Cairo’. Il compositore è rimasto celebre agli occhi degli specialisti per un’opera che non è mai stata rappresentata, ‘Le Desert’, inventando un genere misto che coniugava l’oratorio da concerto al melodramma e lanciando, così si dice, la moda dell’orientalismo in musica esattamente nel 1844, anno della sua trionfale prima al Theatre Italien de Paris. David è ricordato inoltre per aver aderito dal 1831 al 1833 alla comunità sansimoniana, della quale diventa il compositore ufficiale, intraprendendo nel 1833 un viaggio in medio oriente, con lo scopo di diffonderne la dottrina.

Il sansimonismo, dal nome dell’ideatore Claude-Henri de Rouvroy, conte di Saint-Simon (1760-1825), fu un movimento a sfondo politico e religioso che reclamava, in un programma di rinnovamento politico-sociale, l’abolizione del diritto di eredità e la fine della proprietà capitalistica dei mezzi di produzione, teorizzando l’avvento nel prossimo futuro di una forma di Stato che sarà l’unico possessore delle ricchezze e distribuirà il lavoro tenendo conto delle esigenze e delle attitudini individuali.

Il festival darà modo di ascoltare al Palazzetto l’8 e il 17 maggio l’integrale dei quartetti per archi, mentre per chi se lo può permettere, l’8 marzo a Versailles ci sarà la rappresentazione di ‘Herculanum’(1859), una monumentale opera che coniuga antico ed esotico, argomento politico e dibattito religioso, verità storica e fantastico romantico, quasi un peplum cinematografico ante-litteram.

Tornando alle novità, sarà dato sempre più spazio all’attività discografica, per la quale, oltre alle collane ‘Prix de Rome’ iniziata nel 2009, l’anno in cui il palazzetto fu aperto al pubblico, e ‘Opera Français’, dall’autunno 2012, si aggiungerà una collana di libri/CD, ‘Portraits’, la quale offrirà una panoramica varia del repertorio di un autore: musica sinfonica, lirica o da camera. Dal luglio di quest’anno al maggio del prossimo, tra l’Italia e la Francia, il Palazzetto organizzerà 10 convegni, intesi come momento privilegiato di scambio e di riflessione, occasione, attraverso comunicazioni e articoli, per tracciare uno stato del sapere. Tutti gli atti saranno pubblicati sotto forma di volumi o di file digitali.

Molto spazio verrà dedicato all’opera e al balletto in un arco di tempo che va da Gluck alla prima guerra mondiale, in località che abbracciano tutti i continenti. A tale proposito, Florence Alibert ha ricordato come nella stagione 2013-’14 ci saranno 315 concerti e spettacoli in 130 città diverse di 22 Paesi. La parte del leone continua a farla la Francia con 155 concerti in 63 città, ma è Venezia la più visitata tra le città italiane con 29 concerti su un totale di 61. Continuerà la collaborazione con le scuole di tutto il Veneto, attraverso il progetto didattico ‘Romantici in erba’. Nel 2012-’13 sono stati coinvolti 1179 alunni di 61 classi, che hanno partecipato a 61 laboratori e a 14 giochi musicali.

Si intensificherà la collaborazione con i Conservatori di Venezia, Padova, Vicenza e Castelfranco Veneto, mentre la domenica pomeriggio ci saranno appuntamenti musicali pensati per le famiglie. Il palazzetto continuerà infine ad aprire le sue porte ogni giovedì pomeriggio per le visite guidate gratuite, alle 14e 30 in italiano, alle 15 in francese, alle 15 e 30 in inglese.

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