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La patente di internet

Internet è come un’automobile. E’ un mezzo, che se utilizzato nel modo giusto ci permette di raggiungere un fine o più semplicemente di muoverci, di esplorare (la rete in questo caso); proprio come un’auto, che se guidata correttamente ci porta dove vogliamo andare. Internet è una delle più grandi invenzioni del genere umano; proprio come l’automobile. Internet è un fantastico strumento di condivisione, di confronto, di contatto con il mondo. Ma, proprio come l’automobile, può essere pericoloso se utilizzato nel modo sbagliato.

Internet è una porta d’accesso verso il mondo e nel mondo c’è di tutto, cose belle e cose brutte, persone positive e criminali, siti interessanti per tutti e altri riservati a un pubblico adulto. Spetta a noi scegliere, decidere cosa visitare; proprio come un’automobile che ci porta dove noi decidiamo di andare.

La causa degli incidenti stradali non sono le automobili, ma chi le guida; così come la causa di tutti i problemi legati ad internet, non è il web ma i suoi utilizzatori, gli utenti, noi.

La diffusione di internet è in costante crescita e ormai è uno strumento che fa parte della nostra vita quotidiana (e lo sarà sempre più).

Per questo ritengo che sia necessario regolamentarne l’utilizzo, o meglio, fornire agli utenti tutte quelle nozioni necessarie per permettergli di utilizzare internet nel modo giusto. Fornirli quindi di una sorta di patente di internet, proprio come una patente di guida, che ci permetta di imparare come evitare truffe, virus, spam, contatti indesiderati e in generale che ci insegni ad andare “piano e lontano”.

Potrà sembrare un’assurdità ma non lo è: ho scoperto solo di recente, facendo una ricerca prima di scrivere questo articolo, che lo stesso Robert Cailliau (uno degli inventori del World Wide Web) aveva ipotizzato il bisogno di una patente per chi naviga e utilizza servizi internet. Oggi, a 20 anni dalla sua nascita, penso che sia il caso di prendere in seria considerazione questa ipotesi.

Attenzione: amo la libertà e odio la censura. Adoro il web anche per la sua “purezza” e la mancanza di filtri, per la possibilità di informarsi in modo indipendente e di confrontare le fonti ma è proprio per questo motivo che penso sia giusto iniziare a preservarlo.

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