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La nuova stagione del Teatro La Fenice

32 in totale i titoli di Lirica, Balletto e Sinfonica

Prima di iniziare la conferenza stampa di presentazione della stagione 2022-2023, il Direttore Generale Andrea Erri ha reso noto alla platea convenuta, che il Sovrintendente e Direttore Artistico Fortunato Ortombina era appena stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dal presidente della Repubblica. Il premiato, visibilmente soddisfatto, ha però sottolineato come l’onorificenza “ è data a uno per tutti. Io la voglio condividere con gli addetti ai lavori e con i lavoratori del Teatro”. “La stagione che inizierà il prossimo 18 novembre – ha proseguito Ortombina – vuole indicare La Fenice come il luogo della città, ancora più vicina alle persone e aperta a tutti, dove si fa cultura. Un termine che, mai come oggi, non vuol dire niente se non lo si intende nella sua valenza sociale”.

Il 18 novembre, dunque, la stagione Lirica (14 titoli) e Balletto (2) si apre con Falstaff di Giuseppe Verdi, considerato un capolavoro dell’opera comica. E’ una commedia lirica in tre atti, tratta da William Shakespeare, frutto della collaborazione con Arrigo Boito. Debuttò alla Scala di Milano il 9 febbraio 1893, riscuotendo un trionfale successo. Il nuovo allestimento veneziano è ambientato, in maniera fedele al libretto, nel tardo Medioevo. L’opera giunge al culmine del percorso su Verdi, iniziato nel 2009 dal Maestro coreano Myung-Whun Chung, “in un modo di fare teatro che ci rende unici”, ha sottolineato il Sovrintendente.

Il 18 gennaio 2023 La Fenice ospiterà fino al 22 il balletto La Dame aux Camelias, capolavoro della coreografia contemporanea di John Neumeier. Ispirato al romanzo di Alexandre Dumas figlio, nonché fonte letteraria della Traviata di Verdi, il balletto, in tre atti, sulle musiche di Chopin, testimonia la sensibilità poetica di Neumeier, che lo creò nel 1978 per il Balletto di Stoccarda. A Venezia sarà interpretato dall “Hamburg Ballet”, la compagnia diretta da Neumeier, che festeggia quest’anno il mezzo secolo dalla sua fondazione.

Cinquant’anni li compie anche il Satyricon di Bruno Maderna, scomparso pure lui nel 1973. L’opera buffa, in un atto, per la prima volta proposta dal Teatro La Fenice (ma andrà in scena al Teatro Malibran dal 25 al 29 gennaio 2023), è venata di una forte componente sarcastica e ruota attorno all’episodio cardine del libro di Petronio, la cena di Trimalcione, un personaggio volgare che simboleggia la crisi di valori del mondo contemporaneo.

Durante il Carnevale si alterneranno due titoli del repertorio buffo sette-ottocentesco : un allestimento nuovo de Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, dramma giocoso per musica in due atti ( il 10,12,14,16,18 febbraio 2023) ; la ripresa de Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (11,15,17,19,21 febbraio 2023).

Da lungo assenti dal palcoscenico veneziano, ritorneranno due capolavori di Verdi : Ernani (16,19,22,25,28 marzo 2023), la prima delle cinque commissioni al compositore da parte della Fenice.

L’opera, in quattro atti, tratta dall’Hernani di Victor Hugo, viene riproposta in un nuovo allestimento realizzato dalla Fenice in coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia. Con questo titolo, ma in forma di concerto, la Fenice è stata invitata al festival di Budapest ; I due Foscari, un titolo da tempo atteso, se si considera che l’ultima messa in scena risale al 1977, chiuderà il cartellone lirico ( 6,8,10,12,14 ottobre 2023 ). Tragedia lirica in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dall’omonimo dramma di Lord Byron, l’opera è ambientata nella Venezia dei Dogi del 1457 e viene proposta in un allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Nell’ambito della programmazione Education, rivolta a scuole e famiglie, il cui obiettivo primario è quello di valorizzare e diffondere la cultura musicale nei giovani spettatori, andranno in scena due titoli contemporanei, entrambi al Teatro Malibran, mai rappresentati a Venezia. Il primo, Bach Haus ( dal 16 al 18 marzo 2023 ), opera in un atto su libretto di Vincenzo De Vivo, con musiche di Michele Dall’Ongaro, rievoca la famiglia di Bach, con i suoi tanti talenti musicali, a cui un impresario in angustie chiede la composizione di un’opera lirica, che tuttavia non sarà mai composta. L’opera viene proposta in un allestimento inedito, con la partecipazione dell’Orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Il secondo, Acquaprofonda (dal 27 al 29 aprile 2023) di Giovanni Sollima. È un’opera contemporanea per tutte le età che, su libretto di Giancarlo De Cataldo, ritrae con grande originalità il tema dell’inquinamento delle acque. A pochi mesi dal debutto a Roma (dicembre 2021) sarà proposta nell’allestimento di AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica) con l’orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, diretta da Riccardo Bisatti.

Orfeo ed Euridice (28 e 30 Aprile; 2, 4 e 6 maggio 2023) di Christoph Willibald Gluck sarà presentata in un nuovo allestimento, affidato a Pier Luigi Pizzi per regia, scene e costumi e Ottavio Dantone per la direzione musicale. E’ l’opera con la quale Gluck, insieme al librettista Ranieri de’Calzabigi, diede avvio alla stagione della riforma dell’opera seria.

LAC, il secondo ed ultimo titolo nel cartellone del Balletto, vede il ritorno a Venezia di una delle compagnie più apprezzate della scena internazionale, Les Ballets de Monte-Carlo. Si tratta di una rilettura del “Lago dei cigni” di Petr Il’ic Tchaikovsky da parte del coreografo Jean-Christophe Maillot, che fonde balletto classico e danza moderna, dando vita ad uno spettacolo sensuale. Annullato la stagione scorsa per motivi pandemici, sarà in scena dal 17 al 21 maggio 2023.

In ambito barocco, spicca al Teatro Malibran (25, 28, 30 maggio; 1, 3 giugno) la prima rappresentazione a Venezia de Il trionfo del tempo e del disinganno di Georg Friedrich Handel, in un allestimento nuovo, affidato per la parte musicale ad Andrea Marcon, specialista del repertorio, mentre la regia, le scene, i costumi e le coreografie saranno di competenza del giapponese Saburo Teshigawara, insignito del Leone d’Oro alla carriera nella recente edizione della Biennale Danza.

Il primo lavoro oratoriale del compositore tedesco si configura come una precisa allegoria con quattro protagonisti, Bellezza, Piacere, Tempo e Disinganno, un manifesto di austerità che porta l’eco della Controriforma.

Autore poco frequentato nei cartelloni fenicei degli ultimi decenni, torna protagonista Richard Wagner con Der fliegende Hollander, che non si rappresentava a Venezia da 25 anni. Basata sulla leggenda nordica del vascello fantasma, costretto a non morire e navigare per sempre senza meta, finché non incontrerà una donna fedele che gli restituisca la pace, l’opera, composta su libretto dello stesso Wagner, viene proposta in un nuovo allestimento, sotto la direzione musicale di Markus Stenz (22, 25, 28 giugno ; 1 e 4 luglio 2023 ).

Il 25, 27, 29, 31 agosto e il 3 settembre 2023 torna in scena sul palcoscenico veneziano, per rinnovare la collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, melodramma in un atto, tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga.

Sarà ripresa La Traviata, dalla trilogia popolare di Giuseppe Verdi, nell’ormai leggendario allestimento del regista Robert Carsen, che inaugurò la Fenice restaurata, con la direzione di Stefano Ranzani. Ben 10 le recite previste : 10, 12, 14, 17, 20, 22, 24 settembre; 7, 11, 13 ottobre 2023.

Al Malibran, infine, ci sarà la riproposizione dell’ Orlando Furioso di Antonio Vivaldi ( 23, 26, 28 settembre ; 1 ottobre 2023 ), dramma per musica su libretto di Grazio Braccioli, dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, nell’allestimento firmato dal regista Fabio Ceresa, con Diego Fasolis alla direzione musicale. Si tratta dello spettacolo che esordì nel 2018 e che poi, in piena pandemia, nel 2020, fu pubblicato sul canale You Tube del Teatro La Fenice, arrivando a contare oltre 620 mila visualizzazioni.

La stagione sinfonica conquista uno spazio maggiore – 18 concerti dal 3 dicembre 2022 al 4 novembre 2023 – perché “non tutti hanno la possibilità economiche di prima della pandemia e per capire qual’è il sentire del pubblico di oggi”, ha spiegato Ortombina.

Anche la sinfonica sarà aperta da Myung-Whun Chung, che dirigerà la Sinfonia n.5 di Gustav Mahler, nel solco di una lunga linea progettuale di molte stagioni, oltre ai Vesperae solennes de confessore per soli, coro e orchestra KV 339 di Mozart. Chung tornerà a primavera per il concerto del venerdì santo ( 7 aprile, replica l’8, 2023), dirigendo lo Stabat Mater di Rossini e Ave Verum Corpus KV 618 di Mozart.

Saliranno per la prima volta sul palco del Teatro La Fenice George Petrou (13 e 15 gennaio 2023) e Jonathan Darlington (25 e 28 febbraio 2023), che dirigerà il Concerto per pianoforte e orchestra n.20 in Re minore KV 466 di Mozart, con il pianista solista Davide Ranaldi, vincitore del Premio Venezia nel novembre 2021 e il Requiem op.48 per soli, coro e orchestra di Gabriel Faurè.

Louis Lortie recupererà il 3 e 4 novembre 2023 il concerto dello scorso anno, cancellato per motivi di salute, mentre il figlio d’arte Min Chung guiderà l’unico concerto affidato ad un’orchestra ospite, Haydn di Bolzano e Trento, lunedì 8 maggio 2023.

E ancora illustri direttori quali Asher Fisch (10-11 dicembre 2022); Charles Dutoit (17 dicembre 2022); Ton Koopman (7-8 gennaio 2023); Federico Guglielmo, anche al violino (3-4 marzo 2023) con un programma barocco; Donato Renzetti (24 e 26 marzo 2023); Harmut Haenchen (1-2 aprile 2023), con un programma tedesco dedicato a Schumann e Wagner ; Robert Trevino (dal 26 al 28 maggio 2023), che dirigerà la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op.68 “Pastorale”di Beethoven e Also sprach Zarathustra op.30 di Richard Strauss; Alpes Chauhan (9-10 giugno 2023), Markus Stenz (30 giugno e 2 luglio 2023) e Dennis Russell Davies (27 e 28 ottobre 2023) con un programma di musiche di Giovanni Gabrieli/Bruno Maderna, Richard Strauss e Gustav Holst (The Planets op.32).

In occasione del suo concerto, al Maestro Dutoit sarà conferito il Premio ‘Una vita per la musica’.

Anche in questa stagione ci saranno il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre con Marco Gemmani e la Cappella Marciana (20 e 21 dicembre 2022); il Concerto di Capodanno, con la direzione musicale di Daniel Harding, solisti Federica Lombardi e Freddy De Tommaso ; l’8 luglio 2023 il concerto sinfonico in piazza San Marco, con Juraj Valcuha che dirigerà la Nona Sinfonia di Beethoven.

Infine una gradita novità. In collaborazione con la Diocesi di Venezia ci sarà una rassegna di Musica Sacra nella vicinissima chiesa di San Fantin, restaurata in modo ottimale, da aprile a giugno 2023. Sarà una breve serie di concerti partendo da Antonio Vivaldi, per continuare a sviluppare il progetto già in corso da anni.

Altre buone notizie. “La Fenice gode di ottima salute. Per la dodicesima volta consecutiva il bilancio si è chiuso in pareggio con un pochino di avanzo”.

A Marghera fra poco ci sarà il rogito per il Prisma di Vetro, dove sarà spostato il magazzino, parte del laboratorio e dove ci sarà una sala per fare prototipi di spettacolo e spazi con laboratori per le scuole.

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