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La nuova generazione dei ’Bamboccioni’

Giovani italiani alle prese con le difficoltà del ’nuovo millennio’, ragazzi che per volontà o costrizione accettano di vivere con i loro genitori, neolaureati che sperano di raggiungere un sogno: ecco, questi sono i bamboccioni tanto discussi dal ministro Renato Brunetta. 

 
L’obiettivo del Governo è regolamentare il processo attraverso una legge che permetta da un lato di aiutare i giovani avviandoli e sostenendoli nel mondo lavorativo e dall’altro sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si maturi la profonda coscienza che oggigiorno è possibile crescere da soli senza l’aiuto e l’appoggio familiare.
 
La proposta di legge ’obbligherebbe’ i ragazzi ad ’uscire di casa’ a 18 anni con un piccolo sussidio da parte del Governo italiano (circa 500 euro).
 
La risposta degli eterni Peter Pan è stata immediata: trasmissioni televisive, radio e giornali hanno sostenuto a gran voce la causa affrontando in modo del tutto trasparente le diverse sfaccettature di pensiero.
 
L’italia si divide in due fra i sostenitori della nuova politica e gli oppositori che per forza maggiore sono anche i protagonisti della nuova Italia.
 
Accanto a questi un pensiero va a tutti i neolaureati e a tutti i lavoratori precari, pieni di speranza e voglia di carriera ma che, per costrizione sociale devono o abbandonare la loro terra d’origine o accontentarsi di un lavoro instabile poco motivato ma soprattutto poco soddisfacente.
 
Non siamo certo noi a dire se sia giusto o sbagliato costringere o incentivare questa ’mobilitazione di massa’.
 
E’ pur vero che se accanto a questa ’piccola rivoluzione’ ci fossero altri cambiamenti ... beh forse tutto questo sarebbe stato accettato e condiviso con toni molto più pacati.
 
In bocca al lupo ai giovani d’oggi: sicuramente eterni bamboccioni ma fieri di credere in una vita migliore!

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