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La notte delle stelle cadenti nel PD

La strategia è chiara ed è sempre la stessa, dai tempi di Previti ministro: non faremo prigionieri. Con la variante: non ci faremo fare prigionieri in Parlamento.
Cacciato Sansone Fini e tutti i filistei, ora Berlusconi gioca la carta dell’asso pigliatutto con le elezioni anticipate. Alla riapertura del Parlamento presenterà i suoi cavalli di battaglia sulla giustizia ad personam, sapendo già che l’ex cofondatore del PdL non li farà passare così come lui li vuole. E’ un pretesto per andare subito alle urne, certo di spazzar via FLI (perché inesistente secondo i suoi sondaggi) e PD, impreparato e titubante su tutto (candidato, alleanze e strategie).

In questo senso è da leggere il proclama di mobilitazione lanciato ai suoi berluscones di ogni ordine e grado, un vero e proprio inizio di campagna elettorale in pieno ferragosto, in linea con i trattati di strategia militare che consigliano di colpire il nemico con l’arma della sorpresa, prima che si organizzino. Non a caso Bossi ha già messo le mani avanti, ipotizzando a novembre la consultazione (questa sì che è una rivoluzione).

Dal suo punto di vista il cavaliere ha ragione, sempre ammesso che la politica sia più vicina alla matematica che all’astrologia e che i falchi che lo attorniano abbiano in mano i numeri giusti e non solo speranze cabalistiche.

C’è sempre il jolly che potrebbe giocare il Capo dello Stato con un altro mandato, tecnico o istituzionale, con il rischio che tutte le opposizioni si alleino per cambiare la legge porcata e tranquillizzare i mercati finanziari in vista della scadenza autunnale dei titoli di Stato. Ipotesi peregrina, ma non assurda. Se però si arrivasse comunque e subito allo scioglimento delle Camere, che farà il PD?

Al "porta a porta" berlusconiano Bersani ha ideato e contrapposto "l’ombrellone a ombrellone". Come cambiano i tempi! Una volta si sarebbero mobilitate le piazze, allertate le case del popolo, istituiti i comitati elettorali; oggi - a meno che in Via S. Andrea delle Fratte ci siano già un piano A ed un piano B tenuti ben nascosti - sembrano tutti preoccupati solo della tintarella.

Il segretario democratico giura sulle primarie ma, in caso di elezioni anticipate, dove si trova il tempo per affrontarle? Già da qualche mese Di Pietro ha sollecitato il PD a fare i nomi di eventuali candidati, ma è stato preso per un alieno delirante. O forse andremo a votare per Bersani premier? Il PdL ringrazierà per il resto degli anni a venire. O forse, messo alle strette dagli eventi, Bersani dovrà accettare una soluzione alla pugliese, con un candidato scelto/imposto dagli alleati (che non sarebbe uno scandalo, ma certamente non un buon segno di chiarezza di idee per il maggior partito di opposizione). Come disse Archibald Joseph Cronin, The Stars Look Down, ma a san Lorenzo le stelle diventano cadenti.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.106) 11 agosto 2010 19:51

    Il Cavaliere si è temporaneamente ritirato per ascoltare la "libera" voce del popolo. Sul campo è tempo di tatticismi e gioco di posizione. Dall’elezioni subito al governo di "transizione". Torneranno i Finiani a Canossa? Per votare a Novembre i tempi sono fin troppo stretti. L’unico dato certo è che la crisi (ex-ripresa) grava da mesi sul paese come Se fosse STAGNAZIONE ...

  • Di (---.---.---.129) 11 agosto 2010 22:52

    INFATTI SI SENTE UN TANFO , MA...PUZZOLENTE...DA STARE IN APNEA O AL MASSIMO RESPIRARE CON LA BOCCA.Forse è il caso di far sentire la voce di chi ha problemi seri,di chi vuole risposte o proposte per uscire da questa maledetta crisi,generata da trafficanti ma scaricata sui lavoratori 

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