La nazione delle piante e le radici del male
Stefano Mancuso è uno scienziato polivalente che ha scritto “La nazione delle piante”, un libro molto scorrevole e stimolante sul ruolo della vita vegetale e sullo strapotere antisociale della burocrazia (Laterza, 2019, 139 pagine, euro 12).
A volte nei libri si possono trovare delle piacevoli sorprese molto illuminanti. Il saggio prende in esame la vita delle piante e le ultime ricerche neurobiologiche sulla decentralizzazione in campo botanico, e le confronta con la vita animale, e con i grandi problemi che la burocrazia instaura nelle società umane, a qualsiasi livello (aziendale, sociale, medico, amministrativo). Per rafforzare questo confronto Mancuso ha ideato una provocatoria Costituzione della Nazione delle Piante.
Le piante seguono il principio di decentralizzazione e percepiscono la luce, la gravità, i gradienti chimici, i campi elettrici, il tocco e il suono. Invece ogni organizzazione gerarchica, con la sua fragilità legata alla forte centralizzazione, non è capace di adattarsi nei modi e nei tempi giusti ai grandi cambiamenti ambientali e sociali. In genere le burocrazie non cambiano, ma crollano. Oltretutto la lotta per raggiungere o mantenere il potere, e le azioni per permettere il massimo controllo dei cittadini, possono diventare immorali, folli e provocare psicopatie istituzionalizzate.
“Nel 1963 Hannah Arendt pubblicava La banalità del male, uno dei libri fondamentali per la comprensione della storia del XX secolo… la Arendt trarrà la convinzione che Eichmann, così come la maggioranza dei tedeschi, corresponsabili della Shoah, non lo furono a causa di una loro speciale disposizione al male, ma perché parte di un’organizzazione gerarchica in cui i burocrati addetti alla trasmissione degli ordini erano inconsapevoli del significato ultimo delle loro azioni”. Se un’autorità diventa troppo forte (si allenta o si annulla la separazione del potere giudiziario, esecutivo e legislativo), e se si promuove la spersonalizzazione delle relazioni umane, una crisi umanitaria simile alla persecuzione istituzionalizzata degli ebrei potrebbe materializzarsi (p. 65).
Nel suo esperimento sull’Obbedienza all’autorità, anche Stanley Milgram, uno psicologo sociale che svolgeva le sue ricerche a Yale, giunse a conclusioni quasi uguali a quelle della famosa filosofa. Infatti vide con i suo occhi il “sadismo” inaspettato che infiammava alcuni volontari maschi di diversa estrazione sociale. Nei vari moduli della ricerca venivano utilizzate delle finte scariche elettriche di bassa, media o alta intensità su attori che interpretavano un certo grado di sofferenza (ci furono molte varianti dell’esperimento, riportate nella nota in fondo). Ma l’esperimento più realistico, fino al punto da dover essere interrotto, fu quello del collega Philip Zimbardo con le guardie carcerarie e i carcerati (erano studenti di Stanford estratti a sorte; vedere il link nella nota finale; https://www.youtube.com/watch?v=OsFEV35tWsg, seminario TED, 2008, 23 minuti).
Comunque la “burocrazia cessa di servire la società che l’ha creata diventando fine a sé stessa, crescendo con un corpo estraneo, prendendo provvedimenti che la proteggono e imponendo regole non funzionali che servono esclusivamente a giustificare le proprie dimensioni” (Max Weber, citato a p. 60). Per fortuna il web è stato progettato molto bene, seguendo un principio di decentralizzazione molto simile al processo di crescita dell’apparato radicale delle piante.
In ogni caso gli esseri umani stanno distruggendo le foreste e quindi la fonte indispensabile del nostro ossigeno. L’eccesso di produzione umana di anidride carbonica non è un problema, poiché è il carburante fondamentale per avviare la fotosintesi clorofilliana delle piante. Il vero problema risiede nel capitalismo sfrenato che ha spolpato quasi tutte le foreste vergini del nostro pianeta. Se qualcuno non troverà il modo di separare la ricchezza dal potere, il potere distruggerà quasi tutte le ricchezze naturali e milioni di vite umane (https://www.youtube.com/watch?v=9EThMS2KX30).
Stefano Mancuso è un ricercatore famoso e dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale di Firenze (www.linv.org). Nel 2017 ha pubblicato “Plant Revolution”, dove descrive i misteriosi poteri delle piante (https://www.agoravox.it/Mancuso-e-i-misteriosi-poteri.html).
Nota sulla burocrazia aziendale – Nel 2018 uno studio “ha preso in esame le pratiche utilizzate per la promozione dei dipendenti in 214 aziende americane, scoprendo che tendevano a promuovere in posizioni gestionali persone che nelle loro precedenti mansioni si erano dimostrate molto capaci con le vendite” (p. 58). Quindi è facile far peggiorare le cose per tutti, trasferendo una persona brava in un ruolo, per promuoverlo in un’attività troppo diversa dalle sue affinità lavorative. Poi ci possono essere altri fattori e motivazioni: https://nuovoeutile.it/persone-di-potere (Annamaria Testa, 2017); https://nuovoeutile.it/leadership-leader (2019).
Nota buffa – Nel pianeta burocrazia “una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo, mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe” (Mark Twain). In molti casi “Curare gli esseri umani in assenza del concetto di energia significa curare materia morta” (Albert Szent-Gyorgyi, premio Nobel, 1937, Ungheria). Adam Smith era un filosofo morale, non moralista, che si è trasformato in un economista incompreso: https://www.agoravox.it/Tutta-la-verita-su-Adam-Smith.html.
Nota sulla decentralizzazione informatica – Questo articolo inizia con la storia informatica e finisce con il futuro sociale: https://urielfanelli.altervista.org/loweel/e-la-storia-si-ripete/2020-05-26.
Nota sull’evoluzione – Darwin sosteneva “la sopravvivenza del più adatto, non del migliore, del più forte, del più intelligente, del più grosso o del più spietato… Poiché è impossibile prevederle, Darwin redige mai una lista di quali siano le caratteristiche che deve possedere il più adatto [a parte quelle riguardanti la selezione sessuale di alcune specie]. Queste, infatti, non sono mai le stesse, dipendendo dalla infinità variabilità dell’ambiente e delle circostanze” (p. 128). Lo studioso russo Kropotkin, delineò l’importanza evolutiva della cooperazione nel famoso saggio “Il mutuo appoggio come fattore dell’evoluzione” (https://www.agoravox.it/Kropotkin-la-politica-e-la.html). A sua volta Lynn Margulis (https://pikaia.eu/lynn-margulis-la-portavoce-del-microcosmo), descrisse il processo di simbiosi, che ha portato le cellule eucariote a inglobare gli apparati e le funzioni di alcuni batteri (cellule procariote) trasformandoli negli organuli interni. Oggi la sua idea viene definita “teoria endosimbiotica seriale”. Oggi sappiamo che il corpo umano è formato da milioni di batteri e virus che ci fanno assimilare le sostanze nutritive (https://www.agoravox.it/I-batteri-della-felicita-e-il.html). E concludo ricordando i quattro elementi chimici fondamentali della vita: azoto, carbonio, idrogeno e ossigeno. Le piante hanno bisogno anche di potassio e di molto fosforo, difficilmente reperibile, e circa l’80 per cento delle piante erbacce e arboree ha trovato il modo di recuperarlo attraverso la cooperazione con i funghi: le piante forniscono gli zuccheri e i funghi aiutano ad assorbire il fosforo e proteggono gli apici radicali. Le piante non si possono spostare e sono obbligate a trovarsi molti alleati per sopravvivere (p. 137).
Nota sulla ricerca di Milgram: https://www.youtube.com/watch?v=wktco0SywEk (Igor Graziato); https://www.youtube.com/watch?v=wN_gHW5Npbg (Felice Perussia, http://perussia.it). Per maggiori informazioni: https://www.stateofmind.it/2016/04/esperimento-obbedienza-milgram (2016); https://www.thedifferentgroup.com/2019/11/17/esperimenti-di-milgram (2019). Forse l’analisi migliore è questa: https://www.focus.it/comportamento/psicologia/la-verita-sugli-esperimenti-shock-di-stanley-milgram (https://www.focus.it/autori/elisabetta-intini).
Nota sulla ricerca di successiva di Philip Zimbardo – Il potere può usare la malvagità per distruggere la vita delle persone, l’economia di un paese, un modo di pensare o di vivere (l’Effetto Lucifero): https://dirittopenaleuomo.org/storie_dpu/un-esperimento-passato-alla-storia/#_ftn3; intervista, https://www.youtube.com/watch?v=sTX-XGbPFHE (2019); video-mattone per appassionati veraci: https://www.youtube.com/watch?v=9xpsVlY3QQc (MIT, 2007). Comunque un vero leader è capace di evitare le situazioni sbagliate e crea gli incontri ideali e le situazioni giuste.
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