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La minacciosa portaerei cinese

Si è parlato molto del varo di una nuova porterei cinese e molti ne hanno parlato come di una minaccia alla supremazia navale americana nel Pacifico o come dimostrazione della volontà imperialistica cinese. Come al solito, il tono della presunta minaccia è stato molto amplificato da media superficiali e da furboni interessati a pompare l'esistenza del "pericolo giallo".

La "nuova" nave, battezzata Shi Lang (foto sopra), altro non è che la portaerei russa Varyag, che i cinesi hanno comprato dai russi dopo che questi ne avevano sospeso la costruzione. Si tratta di un'unità della classe Kuznetzov mossa da motori diesel, per nulla paragonabile alle 10 portaerei americane a propulsione nucleare della classe Nimitz (foto sotto) in servizio attivo e ancora meno a quelle della classe Ford attualmente in fase di costruzione, ma nemmeno all'unica portaerei della vecchia classe Enterprise superstite e ancora in servizio.

Ogni portaerei americana è poi accompagnata da un numeroso e composito gruppo navale che ne integra il potenziale offensivo e difensivo. Gruppi navali che la Cina al momento non può permettersi, essendo la marina militare cinese quasi inconsistente e tecnologicamente arretrata. E una portaerei che naviga da sola o quasi rappresenta più un bersaglio che una minaccia. La nuova portaerei peraltro è classificabile a stento nella categoria, visto che non dispone di catapulte per il decollo, ma solo di una rampa inclinata che permette il decollo di un solo tipo di aerei in grado di decollare a bassa velocità senza andare in stallo, che i cinesi stanno cercando di copiare dai russi non disponendo di velivoli simili. Può inoltre trasportare solo un numero ridotto di questi aerei, una trentina contro i circa novanta di diverso tipo della concorrenza americana. Proprio a causa di questa intrinseca inferiorità e dell'inutilità strategica nel confronto con gli americani, i russi hanno completato la costruzione di un solo esemplare (la Kuznetzov) e venduto ai cinesi l'unica ancora in costruzione.

aircraft carrier nimitz Cinesi che hanno in programma di costruire altri tre cloni di questo modello qualora superi con successo i test ai quali sarà sottoposto, ma si tratta di un programma che appare improvvisato (lo scafo fu inizialmente comprato da privati per trasformarlo in un casinò-resort galleggiante e anche il viaggio fino ai porti cinesi fu un'Odissea) e non certo improntato a sfidare la netta superiorità statunitense, destinata a rimanere tale nei decenni a venire.

Secondo Jonathan Holslag, dell'Istituto per gli studi cinesi contemporanei di Bruxelles, le portaerei cinesi potranno al massimo intimidire le povere marine di paesi asiatici come l'Indonesia, il Vietnam o le Filippine, visto che già paesi come Corea del Sud e Giappone, per non parlare dell'India, dispongono di marine e di dotazioni in grado di sconsigliare alla Cina qualsiasi confronto ancora per molti anni, anche qualora si dotasse dei quattro navigli in progetto.

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