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La maledetta questione svizzera

Ci sono aspetti scandalosi in questa manovra “salvaitalia” e sono ormai così dibattuti che non vale la pena di aggiungere altro. Basta farne l’elenco: l’Ici sugli immobili di proprietà della Chiesa ad uso “non esclusivamente religioso” (metterò una madonna in salotto pure io), la patrimoniale mancata, i superbombardieri comprati, le frequenze regalate eccetera.

Sono scandalizzato anch’io, sia chiaro, ma se c’è una cosa che mi fa veramente infuriare è la “questione svizzera”. Non tanto per gli svizzeri di cui Orson Welles disse cose famose quanto scottanti (non ve lo ricordate? “In Italia per 300 anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, avevano 500 anni di pace e di Democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucu'” da “Il terzo uomo”).

E ce ne sono anche tante altre, ancora più sagaci, ma quello che fa infuriare è tutto made in Italy. E’ farina del sacco governativo. Il neo ministro Giarda – leggendo un comunicato del Tesoro (chissà perché ci ha tenuto a specificarlo) – ha risposto picche a chi gli chiedeva se il nostro paese avesse siglato un accordo con la Confederazione Elvetica per la tassazione dei depositi bancari dei nostri concittadini.

L’hanno già fatto la Germania e l’Inghilterra e la tassazione, imposta dal governo svizzero e poi girata ai rispettivi governi nazionali dei depositanti, varia tra il 30 e il 33 %. L’Italia non lo farà – dice Giarda – perché questa è un’operazione in contrasto con le normative europee.

Ma come? mi chiedo, se due grandi paesi europei lo fanno, se la cosa è così profondamente corretta dal punto di vista etico, perché colpisce patrimoni che si nascondono al fisco nazionale, se la Svizzera stessa - in cambio di un atteggiamento “morbido” sul segreto bancario – ci sta sorprendentemente a fare da agente della riscossione; se finalmente si riesce, in un’atmosfera da cupio dissolvi nazionale a raccattare legittimamente un po’ di quattrini freschi, come è possibile che il nostro stesso Ministero del Tesoro (affettuosamente detto Vlad) si ritragga, facendo smorfiette da pudica pulzella dicendo "no grazie" alle proposte transalpine?

Trasecolo, prima di infuriarmi. Le normative europee ci impediscono di tartassare, se ci riusciamo, quei capitali che, potete scommetterci, sono andati di là per sfuggire al fisco di qua? Infatti, non è così. L’Europa non impedisce proprio niente; dice solo che il comportamento europeo deve essere univoco e coordinato (che tenerezza, c’è ancora qualcuno a Bruxelles che ci prova a costruire l’Europa politica), che la percentuale di tassazione concordata deve essere la stessa per tutti per evitare incontrollati spostamenti di capitali (e anche questa sembra affermazione assennata) e stabilita al 35% e che chi si comporta diversamente andrà incontro alle solite bacchettate (leggi multe).

Di fronte alla severa presa di posizione del funzionario in questione, il governo italiano di fresca nomina si ferma. Il rispetto delle regole anzitutto, sembrerebbe. Abbiamo avuto un governicchio di cartapesta finora, al parlamento europeo ci sono andati saltimbanchi e formose fanciulle in tacco 12, ma adesso basta. Lodevole. Però il nuovo governo si blocca, si paralizza, proprio, non muove un muscolo; nemmeno un dito. Mi pare esagerato.

Ci sono un numero imprecisato di milioni di euro, forse addirittura un miliardo o due, che la Svizzera ci offre su un piatto d’argento - e che tedeschi e inglesi, strafottendosene dei diktat europei, si sono precipitati a rastrellare – e che noi, per non infrangere le regole (sic) non tocchiamo. Magari bastoniamo le vecchiette al minimo della pensione, magari facciamo lavorare la gente per quarant’anni, magari facciamo costare la benzina quanto l'oro, ma le regole europee, quelle no, quelle non si toccano. Sennò poi ci fanno la multa.

Giarda, parliamoci chiaro. Quello che dite è proprio una grandissima sciocchezza.

 

 

 

Commenti all'articolo

  • Di Truman Burbank (---.---.---.251) 13 dicembre 2011 18:47
    Truman Burbank

    Se provi a supporre che la manovra "salvaItalia" non sia fatta per salvare l’Italia, ma sia fatta per salvare le banche, evitando di pestare i piedi a quelli che la devono approvare, nelle azioni del governo un po’ di logica si ritrova.
    Insomma, gli unici che possono essere bastonati sono i cittadini comuni, perchè negli altri casi si vanno a toccare gli interessi di persone che possono bocciare la manovra. La Chiesa si è messa al governo per evitare che venissero prese decisioni "sbagliate", il complesso militare industriale ha messo il suo rappresentante alla Difesa, insomma i margini sono minimi. Che volevi? Credevi davvero ad una finanziaria equa?
    La avrai a Natale, come regalo di Babbo Natale.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.82) 13 dicembre 2011 18:55
    Fabio Della Pergola

    No amico mio, facevo solo un po’ di sofisticato (o rassegnato) sarcasmo...

  • Di (---.---.---.1) 15 dicembre 2011 17:42

    Effettivamente il "no" italiano alla firma di un cosiddetto "accordo Rubik" ha deluso un po’ la Svizzera ufficiale, soprattutto quella italofona. Rimangono così in uno stato mediocre i rapporti fra i due Stati, aggravati nei mesi scorsi soprattutto dall’atteggiamento antisvizzero delll’ex ministro Tremonti. Peccato. Ma il problema è soprattutto "italiano", se vari miliardi non fanno comodo vuol dire che lo Stato è sufficientemente ricco. A noi svizzeri è importante tenere il segreto bancario e l’evasione fiscale che "non è reato penale". Padroni in casa nostra. A proposito dell’infelice citazione di Welles: gli svizzeri non hanno mai inventato gli orologi a cucù (invenzione germanica/Foresta Nera). Precisione un’altra volta!

     

  • Di (---.---.---.82) 15 dicembre 2011 19:52

    sono estremamente dispiaciuto per l’equivoco (quello riguardante la citazione di Welles). Non avendo il tempo di andare a riguardarmi tutto il film, mi sono limitato a verificare su wikipedia qui http://it.wikipedia.org/wiki/Orson_... e poi anche qui http://www.film.it/articolo/orson-w... poi anche qui http://www.drzap.it/Svizzera.htm e infine qui http://www.movieconnection.it/sched...

    In tutti si citano gli orologi a cucù; che dire ? Lo sceneggiatore era Graham Green, mica scherzi !

    Nel dubbio ho cercato su Google "orologi a cucù" e ho trovato un sito qui http://www.orologi-a-cucu.com/ dove effettivamente si afferma che l’invenzione fu fatta nel paese di Schonwald che sta proprio nella Foresta Nera, in Germania...e bravo il commentatore !

    Ma bravo anch’io che ho citato esattamente il film ! Quindi non resta che prendere nota che il povero Green ha scritto una battuta inesatta...

    Ma attenzione Graham Green, lo scrittore inglese, non l’attore americano che faceva il capo indiano in Balla coi lupi ! sennò con gli equivoci non si finisce mai...

  • Di (---.---.---.82) 15 dicembre 2011 20:03

    Perbacco ho controllato e ricontrollato. Welles dice proprio "orologi a cucù". Puoi verificare cercando il ’Terzo uomo’ in rete. Oppure su Google ’Orson Welles e gli svizzeri’. Lo sceneggiatore era Graham Green, mica scherzi (lo scrittore inglese, non l’attore americano...) ma la frase fu inserita dallo stesso Welles. Vedi qui http://it.wikipedia.org/wiki/Il_ter...

    Però effettivamente ho controllato: gli orologi a cucù sono stati inventati (pare) a Schönwald in Germania, Foresta Nera...e bravo commentatore, non ti sfugge niente !
    Ma bravo anch’io che ho citato correttamente il film !

  • Di (---.---.---.82) 15 dicembre 2011 20:09

    Nel frattempo appare un articolo in anteprima su l’Espresso in uscita: nelle banche svizzere sono stati depositati, dicono, tra 150 e 400 miliardi. Se facciamo una media un po’ al ribasso e prendiamo per buona una cifra attorno ai 250 miliardi e la tassiamo al 30% come fanno inglesi e tedeschi... vengono fuori 75 miliardi di euro, pari a tre dicasi tre finanziarie, che potremmo incassare semplicemente sottoscrivendo un accordo con la Svizzera ?
    Ho detto giusto ? Se qualcuno mi vuole correggere lo faccia pure !

    Fabio DP

  • Di (---.---.---.82) 15 dicembre 2011 22:32

    va bene, va bene, volevo vedere se c’era qualcuno di preparato. Mi correggo da solo: l’accordo Rubik prevede che la Svizzera riscuota, per conto dello stato estero di cui è cittadino il detentore del conto aperto su una delle sue banche, una tassa da definire (varia tra il 27 e il 48% a seconda degli accordi presi fra i governi) sulle rendite e sugli utili dei capitali depositati.
    Il Sole 24 ore aveva fatto un calcolo di circa 9 miliardi di possibili introiti per il nostro Tesoro. A essere un po’ più realisti direi attorno ai 12 (ma non posso provarlo quindi prendetela per una mia pura illazione). Ma si può avere un rimborso extra per il passato (la Germania l’ha avuto).
    In cambio si riconosce (perché finora ?) il diritto al segreto bancario per i banchieri elvetici.

    Insomma non dico che avremmo coperta l’intera finanziaria salvaitalia, ma caspita ci saremmo andati vicini...

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