La malapolitica

Ovviamente finora sono accuse infondate e sottoposte ad accertamenti da parte della magistratura.

La mia riflessione non sarà incentrata sulla veridicità di certe accuse, né sull’attacco al nostro Governo, voglio parlare infatti di una questione di rilevanza ben più ampia, quale il potere di queste rivelazioni nella politica attuale.

A mio dire, risulta pazzesco poter pensare di coinvolgimento della mafia nella res publica, forse perché sono fiducioso o ingenuo.

Ma nemmeno ai tempi della Roma antica la politica era così marcia, nemmeno quanto personaggi del calibro di Catilina ambivano al consolato per mezzo di un “golpe”. Ma vi pare possibile poter pensare allo Stato, al Governo eletto dal popolo, ai nostri rappresentanti come favoreggiatori della mafia e collusi?

Il fatto grave non è tanto la veridicità appunto delle parole del figlio dell’interlocutore tra mafia e Stato, ma il fatto che si arrivi a parlare di queste cose.

La democrazia nasce per salvarci dall’anarchia e dagli istinti cosiddetti dell’homo homini lupus, nasce per far vedere la nostra civiltà e lo sviluppo che la nostra concezione di libertà ha avuto nella storia dopo secoli di totalitarismi e guerre, dopo anni di crimini ed ingiustizie.

Lo sviluppo ed il progresso dovrebbero portare al bene comune, ad un “telos” provvidenzialistico, non ad un degrado morale che non ha eguali.

Parlare di ciò non significa odiare un politico in particolare ma semplicemente aprire gli occhi davanti ad una situazione insopportabile, che dobbiamo combattere a colpi di democrazia e sana politica.