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La Stagione Lirica e Balletto e la Stagione Sinfonica 2023/2024 della Fenice

Presentate nelle sale Apollinee le nuove stagioni musicali del Teatro veneziano

 

Teatro La Fenice, inaugurazione nuova stagione

Come di consueto, prima della pausa estiva, il Sovrintendente e Direttore Artistico del Gran Teatro La Fenice, Fortunato Ortombina, ha convocato gli addetti ai lavori per presentare le prossime stagioni, Lirica e Balletto e Sinfonica, che inizieranno, rispettivamente il 24 novembre e il 9 dicembre.

Dopo aver ringraziato le Istituzioni, lo Stato italiano, la Regione Veneto e, in toto, i lavoratori della Fenice che, come dirà in seguito il Direttore Generale Andrea Erri, sono suddivisi in quattro comunità (Coro, Orchestra, Tecnici, Amministrativi), Ortombina ha comunicato che la Fenice gode di ottima salute : la risposta del pubblico è in aumento e il bilancio 2022 si è chiuso in pareggio.

Andrea Erri ha rivelato questi dati :

- diminuzione del debito bancario : da 13 a 7 milioni

- incasso della biglietteria : 5 milioni e 700 mila (con una proiezione di 6 milioni 700/800 mila euro, vale a dire una cifra vicina al periodo Pre-Covid)

- valore delle produzioni : 32 milioni

- visitatori annui : 170 mila

Ed ecco gli spettacoli della Lirica : 13 titoli d’opera più 2 per le scuole, con 9 nuovi allestimenti.

Si inizia con Les Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach. “ Inauguriamo la stagione – le parole del Sovrintendente – diversamente dal solito, con il genere opéra-fantastique. E’ un’opera che ogni volta che la si fa è sempre molto aperta. Gli eredi ogni anno tirano fuori un manoscritto nuovo. Stavolta c’è anche il settimino, il brano più bello, composto da un allievo dell’autore : è la famosa Barcarola, cantata da tutto il coro.

Il 2024 si apre con Les Saisons, una coreografia di Thierry Malandain, così presentata da Franco Bolletta, responsabile artistico e organizzatore delle attività di danza : “E’ una commissione della presidentessa di ‘Le Chateau de Versailles’ e la compagnia di balletto, il Malandain Ballet Biarritz, ha iniziato a lavorare proprio in questi giorni”.

La coreografia combina insieme le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi (1678 – 1741), composte nel 1725, con gli Scherzi musicali sopra le quattro stagioni dell’anno di Giovanni Antonio Guido (Genova, 1675? - post 1728), composte tra il 1716 e il 1717, il quale fu un celebre virtuoso di violino, più che un compositore, anche se di lui si hanno poche notizie.

Entrambe le partiture celebrano il rapporto tra la natura e gli esseri umani.

Dopo la prima a novembre a Versailles, il balletto approderà alla Fenice (10-14 gennaio 2024)

Due opere per il carnevale : il Barbiere di Siviglia e La Boheme di Giacomo Puccini.

Ortombina ha così ricordato che nel 2024 ricorrono i 100 anni dalla morte di Puccini, che, insieme a Verdi, è il compositore più eseguito al mondo.

A marzo, un titolo di rarissima esecuzione, nell’intenzione di aprire al Novecento italiano :

Maria Egiziaca di Ottorino Respighi, una nuova produzione con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi.

Nuovo allestimento anche per Mefistofele di Arrigo Boito, un titolo chiave del melodramma italiano, assente da decenni. Dopo il fiasco clamoroso nella prima alla Scala (1868), Boito mise mano alla partitura, che risente del successivo intervento di Arturo Toscanini, le cui modifiche furono stampate dall’editore Ricordi. Quest’ultima versione sarà una prima assoluta alla Fenice, ricca di novità : sezioni ripristinate con tante battute di musica finora inascoltate.

La seconda regia di Damiano Michieletto (dopo Les Contes d’Hoffmann) si realizzerà nel Don Giovanni di Mozart.

A giugno prosegue il percorso vivaldiano della Fenice, iniziato sei anni fa con “Dorilla in tempe”. Sarà proposto, come sempre al Malibran, spazio ideale per il Barocco, un nuovo allestimento de Il Tamerlano, tragedia per musica, composta da Vivaldi come un pasticcio, vale a dire con una partitura, in cui confluirono pagine preesistenti dell’autore e di altri compositori, secondo una prassi consolidata per l’epoca. Dirgerà Diego Fasolis, specialista del repertorio, accanto al regista Fabio Ceresa.

Prima della pausa estiva, spazio ad un divertissement operistico : Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, nuovo allestimento coprodotto con il Teatro Comunale di Bologna.

Alla ripresa, di nuovo Puccini con Turandot.

Il ricordo di un duplice anniversario – il centenario dalla nascita di Luigi Nono (1924 - 1990) e il 150esimo da quella di Arnold Schoenberg (1874 – 1951) – sarà celebrato con un dittico che abbina un nuovo allestimento de La fabbrica illuminata e di Erwartung.

La fabbrica illuminata debuttò nel 1964 alla Fenice, diretta da Bruno Maderna, Ha una base elettronica, sulla quale un soprano canta dal vivo, mentre l’esperto Alvise Vidolin farà un percorso di spazializzazione del suono.

L’unica parte femminile di Erwartung avrà come protagonista la soprano americana Angela Meade, che sta iniziando a frequentare il repertorio tedesco, dopo essersi specializzata in un repertorio drammatico di coloratura.

Il cartellone lirico principale si chiude con un nuovo allestimento de La vita è sogno di Gian Francesco Malipiero, tratta dal dramma di Pedro Calderon de La Barca (1600 – 1681). E’ un’opera scritta nel 1943 per il teatro allora tedesco, oggi polacco, di Breslavia (Wroclaw).
Passando ai titoli per le scuole, entrambi al Malibran, a gennaio ci sarà Pinocchio, fiaba musicale del compositore vicentino Pierangelo Valtinoni, che incontrò grande successo nel 2019.

Ad aprile, Marco Polo, un lavoro nato dall’interazione tra gli allievi di composizione del Conservatorio veneziano B.Marcello e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che ideeranno e realizzeranno le scene e i costumi (firmati Capucci).

La novità della stagione Sinfonica è costituita da un maggior numero di spettacoli, 19, rispetto ai 15 della lirica. Anch’essa vedrà la celebrazione di parecchi centenari :

i 200 anni dalla composizione della IX° sinfonia di Beethoven, che verrà eseguita dal 31 maggio al 3 giugno, sotto la direzione di Daniele Rustioni ;

i 100 anni dalla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta il giovedì e venerdì santo (28 e 29 marzo) da Myung-Whun Chung nel terzo dei suoi concerti.

Nel primo dirigerà la sinfonia n.6 - Pastorale di Beethoven e Le sacre du printemps di Igor Stravinskij (15-17 dicembre 2023).

Nel secondo (22 e 23 marzo) suonerà anche il pianoforte per il triplo concerto di Beethoven, affiancato da Roberto Baraldi al violino e Emanuele Silvestri al violoncello, mentre dirigerà soltanto, la Quarta sinfonia di Johannes Brahms.

Tre i concerti previsti per celebrare la nascita di Anton Bruckner :

Hartmut Haenchen dirigerà la IV° sinfonia, nota come la Romantica (17-18 febbraio) ;

l’indiano Alpesh Chauhan si misurerà con l’VIII° sinfonia ;

Markus Stenz dirigerà la sinfonia n°7 (28-29 giugno).

Dal nutrito cartellone, che inizierà con la terza sinfonia di Gustav Mahler, diretta da Robert Trevino e con la contralto Sara Mingardo (9-10 dicembre 2023) segnalo :

un gradito ritorno, dopo un quarto di secolo, del pianista e direttore austriaco Rudolph Buchbinder (1946), protagonista in due concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven (7 e 9 marzo) ;

una nuova commissione proposta dal direttore Nicola Luisotti a Fabio Massimo Capogrosso, nel settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo , e l’esecuzione della Prima sinfonia , ‘Titano’, di Mahler (19 e 21 aprile) ;

due debutti : il direttore inglese Ivor Bolton, musiche di Cherubini, Haydn, Mozart (1 e 3 marzo);

il direttore russo Stanislav Kochanovsky (violino solista, il vincitore del premio Paganini 2023 di Genova), che dirigerà un programma dedicato alla musica russa.

Un secondo appuntamento con Markus Stenz (6-7 luglio) lo vedrà impegnato in un programma wagneriano, un compositore, ha rivelato Ortombina, che d’ora in poi sarà sempre meno assente nel cartellone feniceo.

E ancora , musiche di Vivaldi, dirette da Diego Fasolis (14 e 16 giugno);

Alfonso Caiani dirigerà il Coro del Teatro La Fenice nei Carmina Burana di Carl Orff, nella versione per coro, due pianoforti e percussioni (28-29 settembre).

Debutterà alla Fenice il direttore spagnolo Juanjo Mena, con un programma di musiche di Rachmaninov e Lutosławski e con il pianista Nicolò Cafaro, vincitore del XXXVIII Premio Venezia, quale interprete solista del ‘Rach3’(18-20 ottobre).

Come orchestra ospite ritroveremo l’applauditissima Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che sarà diretta dal nippoamericano Kent Nagano, direttore dell’opera di Amburgo (22 aprile)

Si rinnoveranno inoltre , il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco (19-20 dicembre) e nel Duomo di Mestre, con Marco Gemmani e la Cappella Marciana impegnati in un programma monteverdiano;

il Concerto di Capodanno con la direzione musicale di Fabio Luisi, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1;

il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate (13 luglio). Sarà un omaggio a Puccini, un progetto ancora in lavorazione, che alternerà atti di cinque opere in forma di concerto.

Si consolida infine la collaborazione con il Patriarcato di Venezia con la seconda edizione della rassegna di musica sacra La Fenice nella Chiesa di San Fantin, che tanto successo ha riscosso dal 14 aprile al 7 maggio scorso, e che si svolgerà nei medesimi mesi. Visto che il Patriarcato ha garantito l’apertura ogni fine settimana, si sta pensando all’idea di una Messa cantata con musiche adeguate.

Ortombina ha poi elogiato le Associazioni che lavorano nel teatro.

In primis Musikàmera, “nata sulle ceneri della Società veneziana di concerti, la quale fa un programma con grande attenzione e grande supporto. Vengono scoperti artisti nuovi e... quanta gente viene alle sale Apollinee!”

Altri appuntamenti annunciati : il 2 settembre un concerto gratuito a favore della città, offerto da Cartier.

Il 24 agosto il Coro del Teatro si esibirà all’Hotel Excelsior con un programma di arie da Musical , preparando l’atmosfera dell’imminente Mostra del Cinema.

È infine in programma una prestigiosa tournée: Madama Butterfly di Giacomo Puccini, una delle produzioni più applaudite degli ultimi anni, sarà in scena al Festival Ljubljana il 13 luglio 2024 nella suggestiva mise-en-scène prodotta dalla Fenice nel 2013, con la regia di Àlex Rigola ripresa da Cecilia Ligorio, le scene e i costumi dell’artista giapponese Mariko Mori, che fu progetto speciale della cinquantacinquesima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. L’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice in trasferta saranno guidati da Daniele Callegari, alla testa di un cast composto per i ruoli principali da Monica Zanettin, Manuela Custer e Vincenzo Costanzo.

Foto Teatro La Fenice/Facebook

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