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La Sanità privata forlivese minaccia la crisi

Circa 60 lavoratori delle due storiche case di cura folivesi: Villa Igea e Villa Serena sono a rischio del posto di lavoro; una notizia di qualche giorno fa, questa, che non rende certamente felice il primo maggio di sessanta famiglie.

Quale futuro si prospetta quindi per questi lavoratrori della sanità privata?

Forlì - Un primo maggio un po’ mesto quello di sabato, che ha visto sfilare davanti al palco degli oratori ufficiali dei tre sindacati della città romagnola, circa 50 lavoratori delle due storiche case di cura private: Villa Igea e Villa Serena, proprio mentre la banda cittadina, diretta da una donna intonava L’inno dei Lavoratori.
 
Davanti a questo piccolo corteo, uno striscione rosso con su scritti i motivi della loro lotta.
 
Sulla Piazza tanti palloncini colorati col tono di questa storica festa e le bandiere dei tre sindacati ufficiali, affisse qua e là sugli artistici lampioni di questa piazza.
Il piccolo corteo, dopo avere effettuato , un giro attorno alla piazza ,salutato in segno di solidarietà col pugno chiuso di qualche anziano, si è posizionato sul palco accanto a quello ufficiale,da dove hanno ascoltato il breve comizio, durante il quale una rappresentante sindacale della locale Zanuzzi Elettrolux, ha associato questa problematica a quella del loro stabilimento della Cava, dove anche qui è in atto un processo di ristrutturazione della forza lavoro.
 
Un volantino distribuito a firma dei tre sindacati ufficiali recita "Non verranno
accettati tentativi di scaricare sui lavoratori, le conseguenze della ristrutturazione..."
Le conseguenze di eventuali licenziamenti, avrebbero gravi e pesanti ripercussioni sui lavoratori e sulle loro famiglie.
 
"Di fronte alla richiesta delle istituzioni di aprire un confronto, abbiamo sempre visto la disponibilità a discutere, anche in casi più gravi, invece il vertice di Villa Serena-Villa Igea, pare rifiutare ogni forma di dialogo con i sindacati e dando come primo atto formale, l’annuncio dell’avvio delle procedure di licenziamento, un metodo questo inaccettabile" afferrma l’assessore alle attività produttive dl Comune Maria Maltoni. Da parte del Comune si avanza in questi giorni una richiesta formale al prefetto su tutta la vicenda .
 
Le due cliniche ci informano le fonti sindacali "... infatti fatturano, riunite assieme in proprietà, il 75% nei confronti dell’Ausl, ossia della sanità pubblica".
 
Questi lavoratori di Villa Igea e Villa Serena intendono salvaguardare con il loro lavoro e la loro profesionalità, un importante pezzo della sanità forlivese.

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