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La Polverini pizzicata da Striscia. Già le chiedono favori

Striscia la notizia mostra un filmato della Polverini che parla con Vincenzo Zaccheo, i due non sanno di essere ripresi dalle telecamere e dopo i complimenti di rito Zaccheo ricorda al neo Governatore di quanto ha fatto per la sua campagna elettorale di quanti voti gli ha portato gli dice anche –“non ti dimenticare delle mie figlie” - e la Polverini – “no, no che stai a scherza’, poi domani mi faccio il calendario mi faccio un giro…” - ed il dialogo continua e Zaccheo si raccomanda: “E soprattutto ti prego non appaltare più a Fazzone, ha perso 15000 voti” - e la risposta arriva celere e rassicurante – “no, no stai tranquillo eh! A bello! E’ che io non ho…” a questo punto la Polverini si accorge delle telecamere e prosegue l’interessante dialogo lontano da occhi indiscreti.
 

Bene per la disoccupazione nel Lazio ha già cominciato a lavorare, cercando di risolvere il problema alle figlie dell’amico, poi per gli altri vediamo; d’altronde da qualche parte dobbiamo pure cominciare.

Prima di parlare di Fazzone inquadriamo i personaggi. Vincenzo Zaccheo è l’attuale sindaco di Latina, ex Forza Italia, Claudio Fazzone è un politico di Fondi, ex AN, che nel 2008 oltre ad essere un senatore di PDL aveva una società che tra i soci aveva proprio il sindaco della città laziale, Luigi Parisella, la cui giunta comunale è stata indagata per infiltrazione mafiosa e Luigi Peppe, il cui fratello era "in rapporti certi con la famiglia Tripodo” come ha sostenuto la Garavini, capogruppo antimafia Pd all’Antimafia.

Questo farebbe ritenere la richiesta di “non appaltare Fazzone” plausibile visto le sue manchevolezze nello scegliersi i soci, invece no, il motivo pare siano i 15000 voti persi, cosa imperdonabile, ma dato che al peggio non c’è fine la richiesta potrebbe anche nascere dal tentativo di Fazzone e 14 suoi fidati di far saltare Zaccheo firmando un documento di sfiducia al sindaco di Latina.

Cosa ne deriverà da questo piccolo ma significativo esempio di come si amministra la cosa pubblica? Nulla, in Italia siamo tra il rassegnato e l’abituato e quello che in un altro paese avrebbe delle conseguenze, qui passa e finisce nel dimenticatoio.

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