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La Cina alla conquista dei mercati mondiali

Continua l'offensiva a tutto campo della Cina, dall'Africa passando per l'Europa.

E' un'agenda fitta d'incontri e colloqui internazionali quella che in questi mesi vede impegnati in prima persona il primo ministro Wen Jiabao e Xi Jinping, futuro candidato alla guida della Presidenza nel 2012 dopo il Congresso del Partito Comunista.

Dopo la promessa di finanziare il debito dei paesi europei più in difficoltà (vedi articolo di Libero Mercato del 29 dicembre), la Cina si impegna a sostenere economicamente i paesi dell'area subsahariana, in cambio del riconoscimento come acquirente privilegiata delle loro ricche materie prime.
Alla nazione in questo momento più dinamica, il Sud Africa, è stato promesso di entrare a pieno titolo nell'elenco dei Bric (Brasile, Russia, India e Cina) ovvero la lista dei paesi emergenti.
 
Il pressing strategico è proseguito a dicembre con il potente vicino di casa, l'India, con la visita del premier Wen Jiabao che si è garantito accordi commerciali miliardari e relazioni saldamente improntate alla pace ed alla cooperazione.
 
In questi giorni il tour riguarda ancora una volta i paesi dell'Unione Europea, con una trasferta in Spagna, Germania e Gran Bretagna, che ha visto protagonista il vice-premier Li Keqiang.
 
"Compreremo una quantità maggiore di titoli di stato spagnoli, perché crediamo che Madrid riuscirà a superare le sue difficoltà", ha dichiarato Li davanti a Josè Louis Zapatero, con all'orizzonte una prospettiva di acquisto di bond per 6 miliardi di euro, secondo il quotidiano El Pais.
 
Sempre Li è volato in questi giorni in Germania, strappando una serie di accordi economici di ampio profilo, "convincendo" la diplomazia tedesca a mettere per ora da parte l'annoso problema dei diritti umani e proponendosi come partenr di prim'ordine, firmando contratti strategici nell'industria, nella finanza e nella meccanica e avviando anche una collaborazione in campo scientifico e sulle regole protezionistiche.
 
L'ambasciatore cinese in Germania, Wu Hongbo, ha parlato di intese del valore di 8,7 miliardi di dollari. Va ricordato che l'interscambio tra i due paesi si è moltiplicato 30 volte dal 1990 ad oggi e nel 2010 ha toccato quota 140 miliardi di dollari.
 
Durante i colloqui con la Cancelliera Angela Merkel, Li Keqiang ha promesso a tutte le società straniere in Cina "un ambiente economico giusto, stabile, ordinato, trasparente e prevedibile" (secondo il resoconto ufficiale dell'agenzia di stampa cinese Xinhua), cercando di superare i dubbi tedeschi sull'eccessive regole burocratiche.
 
In sostanza, secondo una ricerca dell'Istituto Ifo, la Cina potrebbe diventare nel 2011 il secondo mercato di destinazione dei prodotti tedeschi dopo la Francia, un bel balzo in avanti se si considera il quinto posto nel 2010.
 
In settimana le case automobilistiche hanno pubblicato i dati di vendita. Ebbene, la Volkswagen ha venduto nel paese asiatico 1,51 milioni di veicoli, con un aumento del 36%.
 
Per Audi, la Cina è diventato ormai un mercato strategico quanto gli Stati Uniti, mentre Mercedes-Benz ha visto le proprie immatricolazioni cinesi crescere del 112%.
 
Non solo accordi economici sullo sfondo, ma anche un reciproco interesse a rafforzare la cooperazione scientifica nell'efficienza energetica e nella tecnologia a basso contenuto di carbonio.
 
Inoltre in questi anni la Germania non ha ignorato l'importanza di coltivare solidi rapporti culturali con la Cina. Gli studenti cinesi nelle università tedesche sono circa 23 mila e rappresentano la comunità straniera più marcata ed i rapporti di collaborazione tra gli atenei dei due paesi sono oltre 530.
 
Nei contatti bilaterali non è mancata infine la discussione sui cambi, con la richiesta di Berlino di una maggiore flessibilità dello yuan, nell'ottica di un rafforzamento rispetto alle altre monete internazionali. Il vice-ministro del Commercio Gao Hucheng ha garantito che farà la sua parte.
 
Insomma par di capire che la Germania stia contribuendo a pieno titolo alla modernizzazione dei paesi emergenti.
 
Nel frattempo la Cina continua a muoversi con una certa disinvoltura nello scacchiere geopolitico ed economico mondiale, e il 19 gennaio ci sarà un'altra importante visita di Wen Jiabao a Washington in un vertice con il presidente americano Barack Obama.
 
Si parlerà dei classici rapporti Usa-Cina tra yuan e scambi commerciali.
Sarà l'ennesimo braccio di ferro alla pari o la staffetta per incoronare la nuova e la vecchia superpotenza?

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