• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > La Chiesa Cattolica sale nel più affollato autobus globale: YouTube

La Chiesa Cattolica sale nel più affollato autobus globale: YouTube

 Il Vaticano ha lanciato un proprio canale su YouTube, ospiterà discorsi, omelie e interventi del Papa. L’iniziativa è stata annunciata in occasione della presentazione del messaggio del Papa per la 43esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

Un guizzo innovativo davvero sorprendente soprattutto se viene da un conservatore come Benedetto XVI e se accompagnato da un giudizio convinto: “Le tecnologie digitali sono "un vero dono per l’umanità", ma sarebbe "un grave danno" se non fossero accessibili a tutti.

La notizia già circolava da giorni in Vaticano ed era stata anticipata dal direttore dell’Ufficio nazionale delle Comunicazioni sociali e portavoce della Cei, don Domenico Pompoli nel discorso introduttivo al convegno "Chiesa in rete 2.0" "Noi non siamo dei "digital native" aveva detto don Pompili... Noi siamo probabilmente le ultime generazioni dell’era Gutemberg, degli "immigranti digitali", perché non siamo nati in una società multischermo, ma proprio questo svantaggio – aveva ancora sottolineato il portavoce dei vescovi italiani – potrebbe rivelarsi, a ben guardare, un vantaggio per entrare in maniera più critica e avvertita dentro un mondo decisivo.

E se il Presidente Nero dice sì alla “net neutrality", il Papa Bianco sembra non voler essere da meno. “Le nuove tecnologie - scrive Papa Ratzinger - hanno anche aperto la strada al dialogo tra persone di differenti paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale, il cosiddetto cyberspace, permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri - ammonisce il Papa, ma l’ammonimento rientra nelle prerogative del suo ruolo - per essere fecondi, richiedono forme oneste e corrette di espressione insieme ad un ascolto attento e rispettoso".

Il portavoce della Santa Sede, il gesuita Federico Lombardi, ha spiegato che il canale "è aggiornato quotidianamente. Le immagini sono prodotte dal Centro Televisivo Vaticano (CTV), i testi sono redatti dalla Radio Vaticana e le videonews offrono una presentazione delle posizioni piu’ autorevoli della Chiesa cattolica sulle principali questioni odierne. Nella pagina alcuni link permettono l’accesso ai testi completi ed ufficiali dei documenti citati.

"Siamo convinti - ha spiegato padre Lombardi - che dappertutto ci siano persone attente, sensibili e interessate ai messaggi, alle proposte, alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi di una autorita’ morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa Cattolica". "Percio’ - ha aggiunto - la scelta di ’YouTube’ come piattaforma adatta per diventare presenti sulla Rete con regolarita’, in modo da poter offrire una fonte di riferimento attendibile e continua in italiano, inglese, spagnolo e tedesco. Oltre allo sbarco su Youtube, è stato anche inaugurato Cathoogle, un motore di ricerca tutto dedicato ai cattolici.

Così la grande Rai, Mediaset e... Gianni Riotta, direttore del TG1 con le sue invettive contro la dispersione dell’opinione pubblica da parte della Rete, restano al palo mentre la millenaristica Chiesa Cattolica ha dimostrato grande vitalità entrando con il suo colonnato del Bernini, la sua cultura, i suoi paramenti sacri, il suo Vangelo, nel più affollato autobus globale. E non si vergogna di sedere accanto a sconosciuti e rocchettari.

Commenti all'articolo

  • Di onid (---.---.---.130) 24 gennaio 2009 03:22

    È molto delicato opinare a proposito delle decisioni della Chiesa Cattolica, si possono ofendere convinzioni e idee che quest’ultime per principio sono da rispettare. Il prossimo si merita il nostro rispetto. Come tutti noi desideriamo essere rispettati. Ma anche se si può capire chi sono, dirò la mia. La Chiesa Cattolica ultimamente non è molto drastica ne vuole essere infalibile come anni fa, mi pare che attua molto prudentemente in confronto a qualche tempo adietro. È prudente direi, a fatti compiuti e acettati dalla stragrande maggioranza, prende atto e filosofa giustificando la propie decizioni. Non è molto coerente con il passato a proposito per esempio dello Spirito Santo. Pare che questa entità già non è molto importante. Naturalmente parlo non pontifico!
    Preciso che ho avuto durante la mia lunga vita, prova di evoluzioni nel senso delle verità pontificate. Non voglio fare esempi che sono chiari ai più.
    Del resto anche le altre umanità culturali hanno fatto dei fiaschi chiarissimi, quasi in tutti i campi.

    Si può disegnare delle pseude verità, si possono creare degli eroi anche fondando la Patria su di essi, ma il tempo passa e le cose cambiano. Mi dicono che in Italia le Chiese sono vuote, anche se io ho visto nei paesi piccoli che sono piene.
    Il Papa Condanna il relativismo, ma il relativismo esiste, anche in matemattica dopo la teoria provata, di quell’uomo dai capelli bianchi. Qualcuno dirà che non dico niente e che non ho le idee chiare ma non sono tanto ceco da non capire che nessunno è padrone della verità, si prova, si vuole convincere. Ma poi...

     

    • Di Grazia Gaspari (---.---.---.2) 24 gennaio 2009 09:04
      Grazia Gaspari

      Mi dispiace che lei abbia avuto questa impressione. Non era mia intenzione e non credo comunque di aver offeso qualcuno. Apprezzo molto la decisione di aprire un canale su YouTube da parte del Vaticano, una scelta che dimostra quanto la Chiesa Cattolica, quando vuole, se non altro in campo tecnologico, sappia essere in sintonia con i tempi. Se si riferisce al "conservatore" attribuito al papa, è cosa nota, lo è sempre stato anche quando era cardinale, anche se capisco che un aggettivo possa non cogliere le tante sfumature di una filosofia, di una dottrina. Papa Ratzinger è senz’altro una personalità complessa, uomo di valore, grande studioso, ma non si può certo catalogare tra gli innovatori. Ho fatto la vaticanista per anni e conosco un po’ il mondo cattolico. 
      Per quanto riguarda la comunicazione, va anche detto che la Chiesa Cattolica è sicuramente all’avanguardia in Italia e non solo. Non a caso questo settore è affidato ai gesuiti. Radio Vaticana, ad esempio, fu creata con Marconi nel 1931, trasmette in 38 lingue via satellite e via Internet. e così via. Solo la BBC le tiene testa. Non è organo ufficiale del Vaticano e ha mantenuto sempre una propria autonomia di programmazione, infatti, trasmise alcuni brani di Frabrizio De Andrè e di altri cantautori vietati nella RadioTv di stato. L’esempio più famoso riguarda il brano Dio è morto di Francesco Guccini. 
      Perchè si preoccupa di far capire chi é? La discussione a tutto campo è sempre interessante

  • Di Giuseppe (---.---.---.237) 24 gennaio 2009 09:45

    Mamma mia che ipocrisia! I palestinesi non possono pregare in una piazza pubblica perchè davanti c’è il Duomo di Milano, quindi urta la sensibilità dei cattolici. Gli autobus con la scritta degli atei non possono circolare, urta la senbilità dei cattolici. Gli Ebrei non hanno partecipato alla Gionata Mondiale dell’ebraismo perchè "la chiesa" per la cerimonia ha introdotto la messa in latino con la preghiera per la "riconversione" di quel’ultimi, però in questo caso non gli interessa se lei urta la sensibilità degli ebrei...certo nega lo spazio alle altre religioni o linee di pensiero però il suo spazio è sacrosanto e inviolabile, e adesso pure su you tube. Italia leccapiedi del Vaticano.

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 24 gennaio 2009 10:45

     chissa’ se, approfittando di questo nuovo canale di comunicazione vaticana, le gerarchie ecclesiastiche spegneranno "radio Maria" e i sui mortiferi ripetitori, venendo cosi’ incontro alle richieste della sfortunata popolazione circostante, condannata alla leucemia dai megafoni clericali romani.
     e chissa’ se, sul "canale Vaticano" di you tube, i commenti saranno censurati, o ignorati, oppure si rispondera’ a chi domandera’ spiegazioni su fatti spiacevoli, come, per esempio, lo scandalo dei preti pedofili e la sua copertura da parte della sua piu’ alta’ autorita’, l’attuale papa.

     comunque per chi aveva, sino al 1966, l’ index librorum prohibitorum sembrerebbe un bel passo avanti. 
    Io, magari sbagliando, credo piu’ semplicemente che siccome internet non riescono a censurarlo, a controllarlo, a normalizzarlo, allora, nel frattempo, lo usano.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares