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La Bozza della Manovra economica

Oggi il Corriere della Sera pubblica la bozza della manovra economica voluta dal Ministro Giulio Tremonti:

L'entita complessiva del provvedimento messo a punto dal ministro Giulio Tremonti sarà di 47 miliardi: 2 per il 2011, 5 per il 2012 e 20 rispettivamente per il 2013 e 2014. Le tasse non saranno tagliate, ma «rimodulate», ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine dell'incontro. Quanto al clima del vertice, il titolare della Farnesina si è detto molto soddisfatto.Nessuna polemica, dunque, e nessun processo al ministro dell'Economia (dopo le voci di dimissioni circolate e poi smentite dal diretto interessato). Tremonti, convinto di aver messo a punto «una manovra seria e responsabile», «ha recepito la richiesta di collegialità tra i ministri nelle decisioni», ha riferito sempre Frattini. Fonti di governo hanno parlato poi di un Berlusconi soddisfatto dell'intesa che si respirava durante l'incontro. Il Cavaliere ha invitato i suoi a comunicare anche all'esterno l'unità dell'esecutivo e a marciare compatti. DSiamo a un momento di svolta, è la convinzione di Berlusconi, viste le riforme strutturali che la maggioranza ha intenzione di portare avanti, in primis quella fiscale.
leggi il resto
 
Qui di seguito la bozza (via scribd)
Manovra Economica Finanziaria 2011: bozza testo di legge

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.250) 29 giugno 2011 20:00

    Ultima chiamata >

    Nel 2010 il PIL è fermo al 94,7% di quello ante-crisi (2007). Il tasso di crescita non arriva a metà della media europea e la Borsa sta regredendo ai valori del 2009.
    Dal 2008 il nostro Debito pubblico è cresciuto di quasi 290 miliardi.
    Dopo i 24 miliardi di “tagli” decisi nel 2010 vedremo “aggiustamenti” e “cure” per circa 47 miliardi.
    Da quasi 7 mesi la “terza gamba” difende alla Camera la “trincea” di una maggioranza “purchessia” fedele all’appello del “tutto tranne elezioni”.

    Il paese non può più “vivacchiare”, ma la soluzione non è tornare alle urne senza una prospettiva credibile.
    Serve da subito una “larga convergenza” su alcuni obiettivi prioritari.
    Dalla riforma della legge elettorale ad un piano d’azione in grado di gestire le urgenze di bilancio e dell’economia, rivalutando l’equità sociale.
    Un’agenda programmatica da svolgere senza ulteriori rinvii. Il punto d’incontro di un “passaggio” politico dettato da mero senso di responsabilità.

    Aspettare ancora significa caricare sul paese sempre maggiori “sacrifici”.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non rinuncia mai ai propri interessi fino a …

  • Di (---.---.---.221) 30 giugno 2011 02:04

    ­­­­­­­­­­­­­­­il sistema finanziario mondiale è destinato a soccombere alla rivoluzione dei cittadini di tutto il mondo. La prossima tappa evolutiva dell’uomo è costruire e vivere in una società senza denaro. vi propongo la lettura di questo articolo: http://wp.me/p19KhY-Dx­­­­­­­­­­­­­­­

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