• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > L’ultraliberista di Stato

L’ultraliberista di Stato

A conferma del fatto che viviamo in un paese unico, vi omaggiamo di un paio di dichiarazioni del neo amministratore delegato di FinmeccanicaMauro Moretti, che sono piuttosto stranianti (soprattutto una) rispetto alla storia professionale di quest’uomo strongly opinionated, già alla guida dell’operatore dominante del trasporto ferroviario e già leader della Cgil Trasporti, un quarto di secolo addietro.

Parlando della ridicola pletora di aeroporti italiani, che come noto tendono ad essere il punto d’intersezione tra piccoli e grandi campanili, appetiti politici ed oligarchie roditrici, Moretti si mette il mantello del difensore dei contribuenti ed il costumino della scuola austriaca, e da pugnace conservatore fiscale oltre che nemico giurato delmalinvestment trancia:

«Io sarei contento se chiudesse la metà degli aeroporti». Lo ha detto l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, intervenendo ad un convegno all’Enac. «Sarebbe scellerato – ha detto – se lo Stato intervenisse per salvare cose già morte, aeroporti che non hanno mercato, perché alla fine pagherebbero sempre gli stessi, i clienti e i contribuenti» (Ansa, 3 luglio 2014)

Se vi siete seduti per riprendere fiato avete fatto cosa opportuna, perché ora arriva il giudizio del nostro ultra-liberista di Stato sulle banche coinvolte nella vicenda Alitalia, e sulla richiesta di writedown dei crediti concessi al nostro altoforno di bandiera. E se al termine di questa lettura avrete maturato la convinzione che, più che di ultraliberismo, si tratta di antichi rancori da “ferroviere” verso l’aereo, potreste avere un avvenire come strizzacervelli. Per ora godiamoci questa ennesima perla del Manicomio Italia.

«Le banche dovranno fare ora quello che non hanno fatto in precedenza, mettere i soldi». Lo ha detto l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti. Ha quindi spiegato: «se le banche investono in progetti sbagliati è bene che paghino perché non deve rimetterci il Paese» – (Ansa, 3 luglio 2014)

Viviamo tempi decisamente interessanti.

 

Foto: Luigi Rosa/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità