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L’oscena farsa del Rubygate

Alla luce delle rivelazioni documentate dalla Procura della Repubblica, che invito fermamente tutti a leggere nonostante richieda tempo, non può esserci ombra di dubbio: Ruby si prostituiva, Berlusconi la frequentava e, per tirarsi fuori dai guai, ha abusato del potere. Questo è il succo della triste realtà che emerge chiaramente spulciando le rubriche telefoniche, sfogliando le intercettazioni, seguendo i verbali della Questura di Milano, leggendo gli interrogatori. Atti esaminati dalla Giunta della Camera che però prende tempo e rinvia a martedì la decisione. Ora, il problema non è tanto scoprire misfatti che già dai tempi di Noemi erano chiari, bensì assistere impotenti all’oscena farsa dell’entourage di Berlusconi, atta a imbrogliare le carte in tavola. A negare spudoratamente accadimenti aderenti alla realtà, trasformandoli in ridicole barzellette. Se la ride pure? Mentre il Paese è travolto da un inquietante imbarazzo manifestato sia da Napolitano che dal Vaticano.

Possibile sia così difficile far sapere a tutta l'opinione pubblica che basta visionare quei documenti per formare un’idea obiettiva? Sembra di sì, a giudicare dallo sconcio (non è una novità) Tg1 andato in onda ieri sera. E’ inaudito che il servizio pubblico non entri nel merito, informando gli italiani sui particolari emersi che provano, al di là dei presunti reati, l’immorale condotta del Premier. Ma non è bastato. Per influenzare le menti, subito dopo aver disinformato per bene sul Ruby-gate, con una spudoratezza ineguagliabile, Minzolini diffonde un politico servizio sul caso Leone, paragonando il linciaggio mediatico che subì l’allora Presidente della Repubblica alle attuali imputazioni del Cavaliere. E ancora: per mesi è stata battuta la notizia sulle trattative Stato-mafia del 93, dove si citava di continuo la responsabilità di Ciampi e Scalfaro, rispetto all'abolizione del famigerato 41bis. Anche ieri sera, la storia si è ripetuta, ma non una parola sulle nuove rivelazioni dei pentiti, che invece riguardano Silvio Berlusconi. Non si può assistere a tali manipolazioni di parte, in silenzio. I preposti devono redarguire gli affronti di questo burattino al servizio del Potere.

E non è finita qui. Lo sbigottimento sta tutto nelle facce di bronzo che si presentano al pubblico come vittime sacrificali. Il candido Silvio non si scompone di fronte alle telecamere, anzi fa di più, dà del matto a chi gli chiede se si dimetterà. La Minetti, peggio ancora, chiede ai giornalisti un po' di decenza! Perché le fanno domande lecite? Ma con quale coraggio si mostra? Volti ridicoli e rifatti, come quello della Prestigiacomo, mentre farfuglia improbabili teorie in direttta tv. La Carfagna che non risponde alle richieste solo perché provengono dai giornalisti del Fatto Quotidiano. Paura, eh? Sallusti scrive articoli faziosissimi, parla di pornomagistratura, attaccando spudoratamente la Verità inconfutabilmente dimostrata nei documenti presentati al Parlamento. Chiariamolo: la Pm Fiorillo, si legge nelle trascrizioni, aveva ordinato che la minorenne restasse in caserma, sino all’indomani, in mancanza d’immediata accoglienza in una casa famiglia. Ma Ruby viene affidata comunque all’igienista dentale che la scarica alla coinquilina brasiliana della rubacuori. Compiendo doppia scorrettezza: prima prevaricando il volere del Magistrato, poi non rispettando la responsabilità assunta nei confronti della marocchina. Grazie all’intervento menzognero di Berlusconi che spaccia, tra l’altro, la diciassettenne per la figlia di Moubarak. Altro che bunga bunga. Questo è lo scandalo.

Dulcis in fundo: il prepotente Presidente del Consiglio, telefona nuovamente alla redazione di Ballarò, ma questa volta Floris, dopo le esperienze pregresse che hanno visto l’Onorevole sbraitare e chiudere la comunicazione in faccia al conduttore, gli dà il ben servito. Si presenti in studio e accetti il contraddittorio. Ma è chiaro che Mr. Beatotraledonne non solo non si presenta in Tribunale, diserta anche le varie trasmissioni. Non permette critiche: detta le sue condizioni dal pulpito. E basta. La spiegazione sta nella diagnosi del noto psichiatra Prof. Cancrini, che già anni fa disegnò il patologico profilo narcisistico di quest’uomo privo di pudore. 

Chi ne è affetto è magnanimo con chi lo adora e tremendo con chi gli si oppone, non ha capacità di valutare oggettivamente il significato dei comportamenti degli altri e diventa facile vittima di piaggeria.

L’indignazione monta oltre misura nello scorgere il piglio arrogante di questi sepolcri imbiancati autorizzati dallo Stato che non mollano. Marrazzo, per molto meno, è sparito dalla circolazione riconoscendo l’errore. Al contrario, i berluscones avanzano imperterriti. Vanno fermati al più presto. E l’unico mezzo per farlo sta nell’emblematica metafora di Orwell: Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. Ergo, è un dovere divulgare questi atti. Con ogni mezzo legale a disposizione, perchè è solo prendendo visione dei documenti che si forma un giudizio incondizionato. Le chiacchiere stanno a zero. I mirati occultamenti, idem. Tranne in Italia, dove se pula o Carnaval tutto l’anno. Vergogna.

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