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L’ombra dello IOR sul Conclave

Sono i nemici di qualsiasi rinnovamento, e specialmente di qualsisi trasparenza. È la versione "moderna" - se questo termine può qui significare qualcosa - dei nemici di Urbano VIII e di Galileo, quelli che segnarono lo spostamento indietro dell'orologio della Chiesa di quattro secoli.

È il "Partito" dello IOR, quello della Curia romana. Candidato di punta sarebbe Odilo Peter Scherer, brasiliano di origini tedesche, attualmente membro della Commissione di vigilanza sullo IOR, legato a Bertone e da lui sostenuto. L'avvicinamento, nelle ultime settimane, di Angelo Sodano, ha portato anche il nome a questi vicino di Leonardo Sandri, Prefetto delle Chiese Orientali, il quale è più vicino e miglior conoscitore della Curia. La candidatura di Sandri sarebbe però inficiata - secondo diverse e autorevoli testate giornalistiche non solo italiane - dal fatto che egli e Sodano avrebbero "coperto" Marcial Maciel, fondatore dei "Legionari di Cristo" che abusò di minori ed ha almeno sei figli, dettaglio che spronerebbe la candidatura di Scherer.

La candidatura dei due stranieri ha una ragione strategica ben specifica: il "Partito dello IOR" mira, ovviamente, anzitutto e soprattutto appunto allo IOR e perciò alla Segreteria di Stato e, per garantirla ad un italiano, si candida a Papa uno straniero. Di contro il "Partito dei riformatori" di cui una delle punte di diamante sarebbe il Card. Angelo Scola, è il partito che non ha forti legami con la Curia, il partito delle pulizie forti e decise sia per quanto concerne la pedofilia, sia per lo IOR, ma a quanto pare si tratta della stessa cosa.

Ciò che più colpisce di Odilo Peter Scherer, nato il 21 settembre 1949 da Edwino Scherer e Francisca Wilma Steffens, emigrati tedeschi in Brasile, ordinato il 7 dicembre 1976, vescovo il 2 febbraio 2002 e cardinale il 24 novembre 2007, è la straordinaria somiglianza con il Generalleutnant omonimo (si veda l'immagine).

Insomma non ci resta che pregare in ginocchio per Angelo Scola.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.210) 9 marzo 2013 11:23

    Che il gruppo di potere dello IOR sia contrario ad ogni rinnovamento e ad ogni trasparenza non c’è dubbio, ma credo che tanti, forse tutti, abbiano i loro scheletrucci nel confessionale.

    Il bubbone dello IOR deriva dal patto anticomunista a tre fra Vaticano, mafia e OSS.
    Davvero i cardinali nordamericani e italiani sarebbero disposti ad aprire quel vaso di Pandora?

    Potremmo chiederlo a Bersani, che quando apparentemente era un giovane fervente comunista ha fatto la sua tesi su papa Gregorio I (uno dei più restauratori), oppure a D’Alema e Veltroni, cultori di padre Escrivà, cappellano di Franco e fondatore dell’Opus dei...

    Gli scheletri del Vaticano sono ben diffusi nella politica italiana...

    GeriSteve

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