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L’inefficacia del "Registro delle Opposizioni": le associazioni dei consumatori insorgono

Le aziende di telemarketing eludono facilmente il registro, i processi di adesione sono complicati, pieni di errori ed incompresioni. Da rivedere totalmente l'iniziativa in funzione di una forma di tutela reale per i consumatori che vogliono aderire.

Il registro delle opposizioni doveva essere una iniziativa mirata a tutelare quei cittadini che non volevano essere disturbati da telefonate commerciali in determinate ore del giorno, ma a distanza di pochi mesi dalla sua applicazione ufficiale presenta già delle forti anomalie. La Federconsumatori e Adusbef affermano che sono già numerosi i disservizi e molte sono le lamentele pervenute da quegli stessi cittadini che avevano accettato di buon grado l'niziativa.

Secondo le due associazioni, infatti, le persone che hanno deciso di aderire si sono da subito trovati di fronte ad errori ed incomprensioni che rendono più che complicate le procedure di adesione. Innanzitutto per chi è inserito nelle Pagine bianche - l'elenco telefonico del nostro paese - è praticamente impossibile iscriversi al registro, inoltre le aziende che operano nel telemarketing possono aggirare tranquillamente l'iniziativa consultando altri elenchi in cui il cittadino è presente, fornendo il proprio assenso, il più delle volte inconsapevolmente, a queste iniziative commerciali. Le telefonate a scopo di telemarketing continuano inesorabili esattamente come prima, anzi il più delle volte i consumatori si trovano ad interloquire con soggetti tutt'altro che rispettosi quando si trovano di fronte ad un eventuale rifiuto del cittadino.

L'altro vincolo procedurale dell'iniziativa è rappresentata dal fatto di aver limitato i processi di adesione unicamente ai mezzi informatici, il che presenta un vero e proprio ostacolo insormontabile per tutti quei consumatori anziani che normalmente non hanno dimestichezza con gli strumenti offerti dal web o con un semplice pc e che, tra l'altro, sono proprio loro ad essere i più perseguitati dalle iniziative commerciali per la loro presenza abituale in casa.
 
Le due associazioni di tutela dei consumatori definiscono, dunque, l'iniziativa semplicemente "inefficace", ed invitano ad una totale messa a punto dei processi relativi all'adesione con regole più incisive, finalizzate a non essere eluse dalle aziende commerciali operanti nel settore del telemarketing.

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.4) 9 maggio 2011 22:23

     Da quando mi sono iscritto nel “Registro” il numero delle telefonate è sensibilmente diminuito, ma non cessato.

    Prima ricevevo anche tre, quattro telefonate al giorno, ora capita di ricevere una due telefonate alla settimana; un netto miglioramento anche se, effettivamente, ancora qualcuno si ostina a chiamarmi.

    Ho sempre ritenuto questo tipo di pubblicità potenzialmente dannosa per l’azienda che lo pratica, in quanto la persona contattata più e più volte, e non interessata nel modo più assoluto alla proposta commerciale, associa il nome dell’azienda al “fastidio” più volte subito, denotando negativamente l’azienda, negatività che spesso viene riferita alle persone con cui ha contatti, parenti, colleghi, etc.

    Il che, evidentemente, per una azienda è un danno.

    Un po’ come cercare di avere un appuntamento da una ragazza telefonandole tutti i giorni, con il nostro numero di telefono oscurato, e pensare di avere questo appuntamento non per convinzione, da parte della ragazza, ma per sfinimento.

    È evidente che se dopo le nostre prime due, massimo tre, telefonate la ragazza non accetta il nostro invito allora quelle telefonate diventano molestie e la ragazza farà di tutto per evitarci, vedendo la nostra presenza, ovviamente, in modo negativo.



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