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 Home page > Tribuna Libera > Afghanistan: la vita delle spose bambine vendute come schiave

Afghanistan: la vita delle spose bambine vendute come schiave

Le condizioni di povertà estrema spingono molte famiglie a "vendere" o a consegnare le proprie figlie, anche di 11 anni di età, ad uomini adulti. Matrimoni combinati per pagare debiti o per sancire alleanze.

In molte parti del mondo i diritti umani sono all'ultimo posto nella scaletta di una sorta di un automatismo indotto che tende a consacrare atroci abitudini come un modus operandi abituale. L'Afghanistan rappresenta l'esempio più emblematico in cui le protagoniste sono semplici bambine costrette a sposarsi anche in età al di sotto dei 16 anni. Infatti circa il 60% di queste creature sono praticamente obbligate, il più delle volte contro la loro volontà, a iniziare una vita coniugale con uomini di età anche 10 volte più grandi.

Emblematico il caso di Faiz Mohammed, di 40 anni suonati, che aspetta di convogliare a nozze con Ghulam Haider di appena undici anni. Coppie come queste lasciano letteralmente sbigottiti e disgustati quella parte del pianeta che vive una quotidianità sociale totalmente differente. 

In buona parte di questi matrimoni atipici si verificano spesso casi in cui i mariti-padroni abusano fisicamente dell'innocenza delle fanciulle con dei veri e propri atti di pedofilìa, e la vicenda che vede protagonista una poliziotta che arresta un uomo di 35 anni con l'accusa di aver tentato di uccidere sua moglie di appena 15 anni, per la sola colpa di essere fuggita di casa per non subire più violenze da parte dell'uomo, dimostra palesemente le condizioni tremende in cui sono costrette a vivere gran parte delle bambine in Afghanistan. Ci sono padri che "vendono" le proprie figlie in cambio di una dose considerevole di droga, questo è ovviamente un caso limite, ci sono casi un pò più "moderati" - perdonate l'eufemismo - in cui le nozze rappresentano delle vere e proprie transazioni economiche atte ad estinguere debiti o a sancire delle "Sante Alleanze" tra famiglie già unite per rapporti di vario genere, sociali o di affari. 
 
C'è da dire, infine, che le condizioni di povertà estreme in cui versa il paese porta le famiglie alla fatale decisione di costringere le proprie figlie ad unirsi ad uomini molto più grandi, per il solo scopo di poter dar loro un futuro più dignitoso, ma il prezzo da pagare a volte è altissimo, e molti genitori dichiarano che non sono per niente contenti di queste scelte, ma quando si vive in uno stato di povertà estrema tutto ha un valore, anche una figlia.
 
Eduardo Parente

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.89) 26 marzo 2012 15:10

    io questi argomenti le sto studiando a scuola .... secondo me anche oggi giorno i diritti dell’uomo fanno severamente schifo! se la nostra prossima generazione pensa a com’era la vita d’oggi di sicuro si domanderanno il perchè nel mondo c’era la genta benestante e tranquilla da una parte e dall’altra gente che sovriva senza soldi come in questo caso con le spose bambine che fanno una roba così triste quando in teoria dovrebbero avere la possibiltà di fare come ogni bambino cioè.. gioccare, ussare l’immaginazione , ma più importante avere una famiglia a cui rivolgersi per l’aiuto!!!! io ho 13 anni e se dovessi pensare che mi dovessi sposare con uno di tipo 40 anni sinceramente preferirei non essere mai entrata a far parte del mondo!!!!

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