• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Europa > L’esistenzialismo di Bayrou contro Sarkozy

L’esistenzialismo di Bayrou contro Sarkozy

L’appoggio di François Bayrou al candidato socialista Francois Hollande, ha un valore politico che va oltre le elezioni e oltre la Francia. Va verso un’idea comune che Sarkozy non ha più.

 

Sostanzialmente sono tre le ragioni per cui Bayrou appoggia Hollande, e tutte e tre indicano un rifiuto alla demagogia e al populismo del presidente uscente, in difesa dei valori e delle soluzione ideali per una cultura più europea.

Il primo nodo è che Sarkozy «è partito alla caccia dei voti dell’estrema destra»: in questo modo nega i fondamenti della visione del mondo della cultura centrista e cattolica. Già questo basta per scardinare la poca fiducia che Bayrou poteva avere in Sarkozy.

Secondo il leader centrista, Sarkozy «ha l’ossessione delle frontiere». La sua visione è quella di chiudere la Francia in una specie di limbo autosufficiente al proprio egoismo.

Terzo e ultimo nodo: Sarkozy «nega il progetto europeo cui non solo il centro e la sinistra ma anche la destra hanno lavorato per tanti anni». Questo è il punto nevralgico su cui si affida l’intera linea politica di Bayrou.

I tre argomenti esposti costituiscono un terreno fertile in cui la sinistra e il centro francese possono, e fanno, affidamento. Il populismo di Sarkozy non è ben visto dal centro, ma non è ben visto soprattutto dai socialisti e da Hollande. Il solletichio alla destra estrema di Marine Le Pen, il pensiero secondo cui la xenofobia è l’unico modo per essere nazionalisti, il pensiero secondo cui gli stranieri debbano necessariamente adattarsi alle usanze nazionali o vengono cacciati, non è – e mai lo sarà – nella cultura europea. Il sentimento europeista, la sensibilità verso i ceti più abbienti, la cultura e gli atteggiamenti socialisti, al momento sono tra i più forti legami che saldano Bayrou a Hollande.

Lo stesso discorso Bayrou lo fece nel lontano 1998 davanti all’Assemblea del Ppe riunita per ammettere Berlusconi al partito europeo. Un discorso pieno di significati e di ideali: la xenofobia della Lega, il populismo di Berlusconi, l’affermazione del denaro a scapito della volontà ideologica. Il Berlusconi di oggi si chiama Sarkozy, per questo passano gli anni ma non cambiano le idee.

L’appoggio ad Hollande, per Bayrou, vuol dire rinnovarsi politicamente verso un pensiero e una dottrina che chiede un’inversione radicale. Questo cambiamento va al di là della Francia: va verso un’Europa più vicina alle esigenze di tutti gli europei.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares