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L’ennesimo figurone di Libero

Provaci ancora, Maury.

E pensare che Libero, ieri, c’aveva provato. Sentire Bertone parlare d’omosessualità e pedofilia, sentirlo relegare lo scandalo vaticano al rango di perversione gay, e sentirglielo fare in uno stentato spagnolo deve aver commosso la redazione del giornale di Belpietro. Che prontamente si è lanciata in difesa del cupolotto. Colpa dei protestanti. Vedremo.

Accade però che a padre Lombardi, portavoce della Santa Sede, tocchi calmare le acque. Scoffessando il Tarcy: tutto ok, si parlava di noi. Niente gay cattivi.

Niente mea culpa ma “Taci Tarcy".

“Per quanto di competenza delle autorità ecclesiastiche – parole di Federico Lombardi, appunto - nel campo delle cause di abusi su minori da parte di sacerdoti [...] risulta semplicemente il dato statistico riferito nella intervista di Mons. Scicluna, in cui si parlava di un 10% di casi di pedofilia in senso stretto, e di un 90% di casi da definire piuttosto di efebofilia (cioè nei confronti di adolescenti), dei quali circa il 60% riferito a individui dello stesso sesso e il 30% di carattere eterosessuale. Ci si riferisce qui evidentemente alla problematica degli abusi da parte di sacerdoti e non nella popolazione in generale”. Quindi, roba nostra. Niente mea culpa, ma smentita.

Paradossi del Bertoldo. 

Appunto: il Bertoldo non aveva detto che “numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri – e mi è stato confermato anche recentemente – hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia“? Ovvero “Non scopare non c’entra nulla: colpa dei froci”?

Domanda: come fanno a mettere in relazione celibi, sposati e pedofilia, se come campione possono contare – come ammesso da Lombardi – solo su sacerdoti, per definizione celibi? Dilemma.

Protestanti, pedofili e ricchioni. 

Pensate al povero Luigi Santambrogio. Piccolo, che oggi su Libero si è affannato a spolverare gli studi di tale Philip Jenkins, professore alla Pennsylvania State University e autore di “Pedophiles and Priests”. Una sintesi? Colpa dei protestanti. E quelli mica restano celibi: “I sacerdoti cattolici ricevono tutta l’attenzione nei media, ma il problema è maggiore nelle Chiese protestanti [...]: la maggior parte dei pastori protestanti in genere e anglicani in specie è sposata. Ma c’è un altro dato che è assai più significativo e dà ragione al cardinale Bertone: per oltre l’80% i pedofili sono omosessuali, maschi che abusano di altri maschi. E, come ricorda sovente Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, citando ancora lo studio di Jenkins, oltre il 90% dei pedofili condannati è sposato e omosessuale”. Troppo tardi.

C’è da fidarsi.

“Dov’è lo scandalo?”, si chiede l’autore. Eccolo, in breve sinossi: una mente pericolosa vorrebbe assoggettare credenti e laici sotto la pericolosa cappa del pensiero unico. “Sputano fandonie e menzogne”, dice. E se lo scrivono su Libero, i leader nel settore..
U‘

 

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