• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Media > L’ennesima censura: Rainews24 oscurata

L’ennesima censura: Rainews24 oscurata

L'ennesima censura: Rainews24 oscurata

Si sono accorti da qualche mese che Rainews24 poteva rappresentare una spiacevole disfunzione nel sistema masiminzoliniano di disinformazione. Esattamente da quando il direttore di Rainews24 aveva promesso ai telespettatori di mandare in onda in diretta la manifestazione evento “Raiperunanotte”, tenutasi il 25 Marzo 2010 al Paladozza di Bologna, per protestare contro la censura dei programmi di approfondimento, voluta dalla Commissione di Vigilanza del parlamento e formalmente motivata come misura per rinforzare ancor di più la norma della Par condicio televisiva in vista delle scorse elezioni regionali.
 
Già in quel frangente Mineo, il direttore di Rainews24, si era dovuto scusare con il pubblico perché non era riuscito a trasmettere Raiperunanotte in diretta, ma almeno l’aveva mandata in differita di un’ora. Nonostante le pressioni insomma, Mineo aveva tenuto fede al rapporto con i suoi telespettatori e non l’aveva data vinta a quelli che alla Rai volevano bloccare la messa in onda di Raiperunanotte e che cercavano poi di farlo passare pubblicamente come un bugiardo, perché a lui inevitabilmente venivano indirizzate le lettere dei telespettatori scontenti che trovavano riprovevole l’atteggiamento di Rainews24 nel garantire prima un programma e poi non mandarlo in onda come promesso.
 
Il direttore Corradino Mineo era dunque uscito con dignità da quell’empasse perché nonostante si fosse scusato in prima persona dell’accadimento, chiunque poteva scorgere la verità: Mineo non era colpevole, anzi, lui avrebbe voluto offrire lo stesso servizio e trattamento ai telespettatori di Raiperunanotte precedentemente riservato pure per altre manifestazioni: ad esempio quelle del popolo viola oppure alle stesse del Pdl.
 
D’altronde bisogna ricordare in che paese ci troviamo: Berlusconi, il presidente del Consiglio e il proprietario di tre canali televisivi Mediaset è stato intercettato indirettamente, durante l’inchiesta di Trani, mentre cercava di bloccare preventivamente la messa in onda su Raidue di Annozero, programma da sempre ritenuto scomodo dal premier, chiamando Masi, ancora l’attuale direttore generale Rai, il quale gli suggeriva a telefono che “nessuno può fare ex ante, neanche nello Zimbawe (…) Tu oltre a richiamare le norme e fare le diffide non puoi fare”.
 
Ancora, Masi in un’altra intercettazione al telefono con Innocenzi, commissario Agcom, diceva riguardo alla puntata di Annozero sul caso Mills, “tu portami tutto quello che è possibile avere sulla famosa istruttoria perché quella è l’unica strada possibile (…) Noi con i telegiornali stiamo dando tutto un altro messaggio: vedi adesso come il tg1 ha trattato quell’argomento, il 2 come ha trattato l’argomento ma lo stesso 3 come ha trattato l’argomento… (…) Bisogna muoversi indirettamente (…)”
 
In questo contesto melmoso, che dobbiamo sempre tenere presente, va collocata questa ennesima censura. Il Cdr di Rainews24 oltre a protestare, ha espresso la volontà di incontrare urgentemente il direttore generale Mauro Masi per “chiedere i motivi di quanto sta succedendo e quale sarà il reale futuro di Rainews24”. La redazione ha anche annunciato per il 28 maggio una giornata di sciopero
 
Mineo dal canto suo ha scritto in una nota, come si può leggere su Repubblica.it: ’Rainews informa che da questa mattina gli utenti non ci trovano più al canale 42 della piattaforma digitale terrestre. Centinaia di mail pervenute al nostro sito e altrettante telefonate testimoniano che, in realtà, molti spettatori non riescono più in alcun modo a sintonizzarsi sul nostro canale. Rainews non va in onda nemmeno al canale 506 della piattaforma Sky” aggiungendo che “faremo di tutto per comprendere le ragioni di questo oscuramento e di porvi rimedio”.
 
Noi telespettatori intanto esigiamo le scuse, non certo di Mineo, ma di coloro che coscientemente fanno di tutto per pestare i piedi ogni giorno alle redazioni, agli ultimi canali tv e giornali rimasti che cercano di fare seriamente informazione.
Perché come scrive Beppe Grillo nel suo blog: “Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). E noi neppure”.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares