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L’anno nero della scuola salernitana

Emergenza scuola nel salernitano. Nella giornata di ieri, una nuova accesa mobilitazione di 150 precari dinanzi alla prefettura. Il prefetto Sabatino Marchione ha inviato al Ministero dell’istruzione una relazione sulla drammatica situazione di Salerno. 

“La scuola è nostra, la difenderemo con la lotta". E´ il grido di battaglia dei 150 precari ieri in sit in a piazza Amendola a Salerno, dinanzi alla prefettura, per ottenere un incontro con il prefetto Sabatino Marchione, per avere risposte sulla drammatica situazione della scuola salernitana, all'indomani delle larghe sforbiciate del governo, che hanno messo a rischio la regolare apertura di almeno 20 plessi scolastici nella nostra provincia. Una protesta dominata da momenti di vero e proprio caos. Indignati insegnati, bidelli e assistenti scolastici, hanno dapprima determinato un intenso blocco stradale per circa mezz'ora, lungo via Roma, solo l'intervento della polizia ha permesso di riportare la circolazione alla normalità. Dopo essersi spostati a piazza Amendola e dopo qualche ora di attesa, i manifestanti sono riusciti ad incontrare il prefetto Sabatino Marchione, il quale non ha mancato di evidenziare la sua preoccupazione, ma ha assicurato di aver inviato al ministero dell'istruzione una relazione sullo stato critico della scuola salernitana.

E così, la prima campanella, fissata per il 14 Settembre, potrebbe non trillare per tanti, forse troppi studenti. La situazione, come si diceva, è drammatica nel salernitano: 400 tagli per gli organici ata, 328 decurtazioni per i bidelli, 85 per gli assistenti amministrativi, 18 per gli assistenti tecnici. Personale tecnico amministrativo dal destino incerto, docenti che hanno perso titolarità o assegnati al sostegno senza specializzazione. E la regione Campani, denunciano i sindacati, è quella che maggiormente paga le spese dei tagli: in tre anni sono stati persi 900 posti.

Due settimane fa i dirigenti scolastici avevano avanzato richiesta di 370 posti ata in deroga all’ufficio scolastico regionale, richiesta che dalla sede partenopea non era stato possibile soddisfare. In secondo momento per Salerno è arrivato lo stanziamento per 118 posti, non sufficienti per far rientrare l’allarme chiusura di tutti quegli istituti che senza persole ata, sono impossibiliti ad aprire le aule. E’ l’anno nero per la scuola salernitana, ma ciò che denunciano dal cobas, è il silenzio tombale della classe politica. 

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