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L’Unione europea apre un ufficio in Groenlandia

La presidente della Commissione europea si è recata in Groenlandia per aprire un ufficio dell'Unione europea e stipulare degli accordi con la comunità locale.

 La Groenlandia fa parte della Danimarca anche se gode di ampia autonomia. Ha uno popolazione di 56000 abitanti e sin dalla adesione della Danimarca all'Unione europea ha chiesto di non farne parte. La ragione è simile a quella dell'Islanda. Le regole imposte dalla Unione europea sulla pesca sono troppo restrittive per un paese che vive di pesca, su una isola enorme ma in gran parte ricoperta da ghiacci perenni.e dove non ci sono terreni coltivabili. Si mangia la carne di balena oltre a quella di renna e si vive della esportazione di pesce. Inoltre geograficamente è vicina al Canada e lontana da Bruxelles. L'Unione la ha sempre considerata un territorio speciale, come i territori d'oltre mare di paesi come la Francia o l'Olanda. Con i cambiamenti climatici parte del ghiaccio si sta sciogliendo e numerose sono le aziende canadesi, australiane, statunitensi che hanno licenze per esplorare i territori alla ricerca di giacimenti. Si stima che possano essercene molti, soprattutto di terre rare, quelle utili per la transizione ecologica. Anche le aziende cinesi chiedono licenze e hanno già acquistato una azienda australiana già presente in Groenlandia Per la Danimarca la Groenlandia dovrebbe essere un territorio incontaminato, da preservare. Un po' come l'Antartide. Ma i governi locali che in parte vivono grazie alle sovvenzioni danesi vorrebbero rendersi autonome grazie alle royalties che possono arrivare dalle estrazioni E così la Commissione fa da apripista per aziende europee che vogliano ottenere licenze. Per l'Europa si tratta di ridurre la nostra dipendenza dall'estero, in gran parte dalla Cina in un settore che diventerà strategico.quando si vorranno produrre solo auto elettriche e rifornirsi di energia elettrica solo da rinnovabili.

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