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L’Ucraina contro SpongeBob e i Simpson: "Incitano all’omosessualità"

Dopo l’arresto delle Pussy Riot in Russia – un collettivo di ragazze punk rock, simbolo del dissenso contro Putin, accusate dal regime di essere responsabili di teppismo e incitamento all'odio religioso – un altro duro colpo viene inferto alla libertà d’espressione nelle terre dell’est. La notizia proviene da La Repubblica: l'Ucraina ha dichiarato guerra ai cartoni. Nel mirino della Commissione per la protezione della pubblica moralità finisce la spugna più famosa del mondo, SpongeBob.

Gli esperti della commissione ucraina hanno diffuso un rapporto nel quale spiegano che il personaggio del canale Nickelodeon nasconderebbe una pericolosa propaganda dell’omosessualità. "Una vera minaccia per i bambini", si legge nel rapporto, sotto accusa è il fatto che la spugna stringa spesso la mano a una stella marina rosa di nome Patrick. I moralizzatori ucraini attaccano anche altri show: i Pokemon, i Simpson e i Teletubbies, già finiti nel mirino di altri paesi, per la borsetta di Tinky Winky. Non è la prima volta che i cartoni animati finiscono nel mirino della violenta censura politica o religiosa perpetrata nel mondo da fondamentalisti, regimi e inquisitori.

La Tv Comedy Central ad esempio tempo fa dovette censurare il cartone animato satirico South Park dopo che un gruppo islamico lanciò minacce agli autori. South Park, attraverso la satira, tratta temi di politica e attualità e cerca di sfatare i tabù e le demonizzazioni della società, spesso usando la parodia e la black comedy. La serie animata è stata spesso aspramente criticata da gruppi religiosi che la giudicano moralmente offensiva. In Italia la serie ha ricevuto un trattamento simile, costringendo l’emittente Italia 1prima a "censurare" il cartone attraverso un doppiaggio non letterale e in seguito a censurare totalmente alcuni episodi fino alla soppressione totale del cartone alla fine della quarta stagione (adesso in onda su Commedy Central).

Un’altra serie che fa scandalo e solletica i pruriti della censura è Family Guy (I Griffin) un cartoon che ha fatto più terremoto di Grillo ai tempi di Craxi. Le loro vicende sono satira dissacrante su una realtà discutibile ma spesso visibile sui nostri Tg e viene raccontata attraverso continui flashback in vari punti della storia che esplicano i comportamenti dei personaggi. La serie è talmente incisiva che è stata cancellata ben due volte, per il suo approccio brusco su temi sensibili come religione, alcolismo, droghe, pedofilia, politica. I fan però hanno sempre risposto in modo compatto e per sostenerla hanno raccolto ben 111.000 firme nel 2003 in una petizione finalizzata alla difesa dei Griffin. Nonostante ciò la serie è stata vietata a Taiwan, in Sud Africa, Indonesia, Vietnam, Corea del Sud e Malesia.

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