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L’Italia al centro dell’attenzione internazionale

La Nostra crisi nazionale è sotto i riflettori di tutti i media internazionali.

Ormai sono tutti preoccupati, dalla Francia, alla Germania, agli Stati Uniti.

Tutti i media a livello mondiale danno quotidianamente notizie sullo stato della politica Italiana.

Il nostro debito pubblico è 8 volte superiore a quello della Grecia, una voragine inimmaginabile, ha detto bene Francesco Rutelli a "Linea Notte", ovvero che vanno ristudiati e rimodulati i costi della politica con parametri di livello europeo, simili in tutti gli stati dell'Unione.

Aggiungerei che anche tutte le persone coinvolte nella vita politica del paese vanno rimodulate come numero e che ci siano dei parametri di riferimento in base alla popolazione.

La finanza pubblica Europea, in particolare quella Italiana e quella Greca, è stata vista dalla classe politica come una grassa vacca da mungere fino all'esaurimento delle risorse, depredando per se e proprie "enclavi" politiche, o peggio ancora di entourages familiari o di amicizie di famiglia.

Ovviamente i titoli Italiani sono nelle mani delle Holding bancarie internazionali e la paura di un effetto Grecia, anche per l'Italia, sembra sempre in agguato dietro l'angolo.

Queste paure sembrano internazionalmente acuirsi quando si manifestano disaccordi con tra Lega e PDL.

Anche i disordini di piazza sono un'altro ingrediente del traballante e preoccupante panorama politico Italiano

Una cosa è certa che se Berlusconi non dovesse risolvere questo grave problema per dare il contentino alla "sua" classe politica, l'odierno mandato, probabilmente l'ultimo, passerà alla storia per incapacità manifesta, e per aver impoverito questa generazione e qualcuna a venire, un altro riflesso indiretto della crisi è la denatalità, dovuta in parte (ovviamente ci sono anche altre cause), all'obiettiva difficoltà di sostenere le spese, per le famiglie, dei nuovi nati.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.138) 26 ottobre 2011 13:29

    Credibilità >

    Berlusconi racconta di aver parlato a lungo con la Merkel delle misure anti-crisi italiane e pensa di averla convinta.
    Finito il Consiglio europeo a Merkel e Sarkozy si chiede la conferma delle “rassicurazioni” fornite da Berlusconi.
    Sarkozy risponde dichiarandosi fiducioso nel senso di responsabilità “dell’insieme delle istituzioni sociali, politiche ed economiche italiane”.
    La Merkel ricorda che "il capo del governo" di un grande paese è “il nostro interlocutore” e quindi “ovviamente contiamo su di lui”.
    A seguire V
    an Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, informa che sono state chieste all’Italia “rassicurazioni” sull’attuazione “tempestiva” delle misure prese.

    Prima di rispondere la Merkel e Sarkozy si sono scambiati una serie di sguardi e sorrisi? Chissà perché solo quelli di Sarkozy sono apparsi così ironici e sarcastici da “ridicolizzare” il nostro paese.
    La governance UE chiede di formalizzare “calendario e dettagli” delle riforme per la crescita che il Premier ha esposto e “garantito” a Barroso lo scorso 13 settembre? Chissà come per Bossi “quello dell’Europa è un colpo contro Berlusconi”.

    Nel paese del Barbiere e il Lupo si dicono e si fanno cose davvero singolari …

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