L’Isola dei Famosi aspetta... coraggiosi naufraghi
Volendo si può cambiare canale e pagina...
L’anno scorso oltre 500 mila profughi sono passati per Lesbo e quest’anno, finora almeno, 50 mila sono approdati nell’isola greca.
"Idomeni sprofonda nel fango. Lo stesso rischio che corre l'Europa. Migliaia di bambini e bambine, ci raccontano le cronache, vivono da giorni a Idomeni tra fango, melma, pioggia e freddo, in ripari di fortuna con altissimi rischi di malattie e morte. Dobbiamo impedirlo. Non ci sono più parole per definire questa situazione". Lo afferma Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia.
https://www.youtube.com/watch?v=X5q_5vkOfPI
"Durante la programmazione dell’Isola dei Famosi ho denunciato al governo italiano e alla Commissione europea l’attività della Astaldi, ditta costruttrice del complesso turistico Indura Beach, a Baia Tela, di fronte alla location del reality. Il villaggio sorge su un’area protetta abitata da secoli dalla comunità afrocaraibica, sgomberata nel 2014 e portata in giudizio, lo scorso mese, per aver protestato contro gli espropri. Controllata dall’italiana Goldlake Group e specializzata nello sfruttamento minerario, l’Eurocantera è responsabile invece di aver inquinato e deviato il corso dei torrenti nella comunità di Agalteca.
Al momento siamo impegnati in un’inchiesta su diverse società coinvolte nella privatizzazione dell’acqua e nel settore dell’estrazione." Berta Cáceres, leader degli indigeni ambientalista, assassinata il 3 marzo ha detto a Left.
Come suggerito da Emanuela Risari, amica su Facebook, qui ci sta bene al volo una sua trasposizione sull'aria di "O Gorizia", con lo stesso furore,canzone nella guerra, che da sempre fa parte della tradizione anarchica e antimilitarista : La mattina di un giorno qualunque
noi lasciammo le case amate
per l'Europa, le terre lontane
e dolente ognuna partì
Traversammo il mare in burrasca
camminammo per aspri sentieri
a fermarci il filo spinato
e le armi contro di noi
O Europa tu sia maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molte non fu
O vigliacchi che voi ve ne state
dietro tavoli e scrivanie
schernitori di noi carne umana
ogni guerra ci insegna a punir
Voi che amate il campo d'onore
e chiudete i vostri confini
qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara mamma che tu non mi senti
tengo stretti per mano i bambini
Qui fa freddo, c'è pioggia e c'è fame
non c'è pace ancora per noi
O Europa tu sia maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molte non fu
pensare globalmente, agire localmente, sempre
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox