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L’Italia declassata a paese "parzialmente libero"

Mentre guardavo Omnibus su La7 sono sobbalzato sulla sedia udendo questa notizia: l’Italia, parlando di libertà di stampa, è stata DECLASSATA da paese LIBERO a PARZIALMENTE LIBERO. Finalmente qualcuno si è accorto di una delle più scottanti anomalie presenti nel nostro Paese. Su un punteggio che va da 0 a 100, nell’annuale classifica sulla libertà di stampa stilata da - l’Italia ottiene solo 32 voti.

Secondo il rapporto ’’Freedom of the Press 2009" pubblicato da Freedom House (organizzazione non-profit fondata negli Stati Uniti nel 1941, per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo), l’Italia non è un Paese completamente libero per i giornalisti. Il nostro Paese è stato infatti declassato a causa ’’di limitazioni imposte dalla legislazione, per l’aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell’estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media’’.

Quindi a condizionare la libertà di stampa in Italia sono: le mafie, l’eversione di destra e Berlusconi.

Per quanto riguarda le mafie basta leggere i quotidiani di Napoli e dell’hinterland per rendersi conto del vastità del fenomeno. Del resto ne ha parlato in lungo e in largo Saviano...

L’eversione di destra: qui il discorso è un po’ più complesso. Fenomeni eversivi criminali violenti, paragonabili allo stragismo degli anni ’70, non accadono ma il rigurgito di gruppi eversivi neo-nazisti è comunque preoccupante. Indice di un malessere e di un disagio giovanile che sfocia nell’aggregazione, nell’appartenza ad un gruppo che si autoemargina e che si propone di affermarsi con la violenza. Tuttavia quello che più preoccupa sono i continui tentativi di riscrittura della storia, di fatto disinformando i cittadini. In questo sono spesso caduti anche alcuni rappresentanti delle Istituzioni in tempi recenti.

Il terzo punto è Berlusconi. Su questo c’è poco da dire. La concentrazione nelle sua mani di un numero impressionante di media parla da sola. Freedom House indica il ritorno al governo di Silvio Berlusconi come una delle cause della mancanza di libertà: “il ritorno al ruolo di premier del magnate Silvio Berlusconi ha risvegliato i timori sulla concentrazione di mezzi di comunicazione pubblici e privati sotto una sola guida”.



Insomma Freedom House (che tristezza pensare che la traduzione sia Casa delle Libertà) ci classifica come meno liberi del Ghana e della Namibia. Su un punteggio che va da 0 a 100, nell’annuale classifica sulla libertà di stampa stilata da Freedom House l’Italia ottiene solo 32 voti. E’ l’unico Paese europeo a essere retrocesso nell’ultimo anno dalla categoria dei Paesi con stampa libera a quella dei Paesi dove la libertà di stampa è parziale, insieme con Israele, Taiwan e Hong Kong.

Jennifer Windsor, direttore esecutivo di Freedom House, ha dichiarato: “La vulnerabilità della stampa potrebbe avere enormi implicazioni sulla democrazia, se i giornalisti non saranno capaci di mantenere il loro ruolo di cani da guardia”.
Letto il rapporto, il dato eclatante è che l’Italia sia scivolata tra i Paesi i cui la libertà di stampa è limitata a causa dell’accentramento dei mezzi di comunicazione, pubblici e privati, sotto un’unico padrone. Queste non sono accuse da visionari comunisti, come sempre accusa il premier quando gli vengono posti interrogativi sull’argomento, ma di un’organizzazione internazionale autorevole, impegnata da quasi settant’anni per la difesa della democrazia.

Tutto il mondo inizia a riconoscere la condizione anomala in cui opera la nostra informazione e non è una condizione da prendere sotto gamba.
Basta notare che di questa notizia NON SE NE PARLA. I quotidiani non ne parlano se non nelle ultime pagine... per rintracciare il rapporto (in inglese) dovete andare qui dove trovate il rapporto, le classifiche, le mappe ed i grafici.

Diffondete questa notizia.
Limitare la libertà di stampa significa limitare la libertà di ciascuno di noi

Commenti all'articolo

  • Di Diba (---.---.---.69) 4 maggio 2009 09:56

    C’è poco da commentare ed aggiungere, i fatti e le motivazioni di tale declassamento libertario in Italia sono di una chiarezza lapalisciana , la documentiamo tutti i giorni leggendo le notizie sulla stampa che per certi versi sembra gestita da un unico editore, se si escludono le lievi sfacettature di natura politico-partitica.
    Chi non la pensa come il reggitore non ha spazio sulla stampa che conta e sulle televisioni nazionali.
    Il guaio è che non ci rendiamo conto e progressivamente ci avviamo inconsci nelle "braccia del padrone", che si sta prendendo le nostre libertà costituzionali come si coglie la mela matura dall’albero.

  • Di uno che paga le tasse (---.---.---.9) 4 maggio 2009 10:09

    certo quando il 90 % dell’informazione e’ in mano ad una persona sola (o ad un gruppo solo ) come si fa ad avere una stampa libera ,guardate come ci prendono in giro nel resto del mondo,ma l’importante e’ mettersi il cappellino da ferroviere o da muratore e sorridere davanti alle telecamere ......e il lato politico ormai non importa piu’ i valori non esistono piu’ contano solo i soldi, la tv , e andare in vacanza.....se continuiamo cosi 
    ci ritroveremo prigionieri senza accorgercene ma voi italiani simpatizzanti del ferroviere/muratore/comico/donnaiolo, state attenti ,perche un giorno potreste ricredervi,e trovarvi a non far piu’ fatica a fare un certo sforzo quando siete seduti.... 

  • Di simone (---.---.---.40) 4 maggio 2009 10:27

    la notizia è fuorviante.
    i media non in mano di Berlusconi non fanno della ’libera’ informazione.
    vogliamo parlare dell’informazione che fanno i giornali dei palazzinari? di come la repubblica sforni articoli deliranti e imprecisi in maniera costante? dell’inchiesta che ha fatto saltare il direttore de la nazione a Firenze?

    quella poi delle pressioni della presunta "eversione di destra" è da comiche.
    se esiste una pressione, quella viene da sinistra e dalla sua mano armata rappresentata da collettivi e antifascisti vari. se non viene pubblicato un comunicato stampa, non è certo a loro.
    se viene distorta la realtà dei fatti e avvengono diffamazioni, non è certo nei loro confronti.
    i giornalisti creano a tavolino la fantomatica "eversione di destra" mentre l’unica vera eversione accertata e processata è quella delle Brigate Rosse.

    ma si sa, nel mondo delle favole, per sentirsi principi azzurri bisogna individuare il cattivo dall’altra parte.
    pietas.

  • Di Alessandro (---.---.---.132) 4 maggio 2009 13:44

    Questo articolo è veramente ridicolo!
    Sono d’accordo con Freedom House che in Italia c’è poca libertà di stampa ma non condivido assolutamente le fandonie che sono state scritte riguardo le cause di ciò.
    Fa ridere innanzitutto il fatto che l’autore di questo articolo interpreti come la causa di tutto ciò sia berlusconi. A tal riguardo rispondo che quando Freedom House parla di motivi legislativi intende tutte le precedenti legislazioni e non solo quella attuale.
    Fa ridere quando si cerca ancora di attribuire colpe all’estrema destra: i gruppi di estrema destra in Italia appartengono ad una stretta cerchia di persone (la maggior parte dei quali sono pacifici ed esprimono la loro idea come è il diritto di tutti) che non ha alcun potere legislativo sempre che l’autore ritiene Berlusconi o Fini esponenti di estrema destra: il che fa ancora più ridere.
    Fa ridere il fatto che l’autore non nomini gli estremisti di sinistra come se nell’altra fazione politica sono tutti dei santi!
    La principale causa della mancanza di libertà dei giornalisti è il fatto che la maggior parte di questi sono persone "inserite" nel giornalismo dalle varie legislature sia di destra che di sinistra!



    • Di Francesco (---.---.---.163) 4 maggio 2009 15:48

      Alessandro ma l’hai letto l’articolo? L’autore non si è inventato nulla. I giudizi sono di Freedom House come il virgolettato chiaramente sottolinea. Freedom House fa CHIARAMENTE riferimento a Berlusconi, all’estrema destra e alla criminalità organizzata.
      C’è poco da ridere. Leggi bene l’articolo la prossima volta.

  • Di charlie (---.---.---.9) 4 maggio 2009 13:49

    Ne ha parlato anche Repubblica, io mi chiedo dove vogliamo arrivare!?

  • Di charlie (---.---.---.9) 4 maggio 2009 13:57

    consiglio a tutti la lettura del libro di lance bennett - when the press fails.
    parla di come Bush ha imbrogliato gli americani facendogli credere, grazie alla stampa, che saddam aveva le armi di distruzione di massa....

    esempio: al tg passavano anche 60 volte al gg le parole terrorismo e terroristi...tanto da inculcare il terrore nelle menti delle persone...

    rifletteteci un pò?! qual’è la parola corrispondente (a "terroristi") che è stata tanto usata in Italia in questi anni???

  • Di (---.---.---.102) 4 maggio 2009 14:22

    L’unica cosa che mi lascia perplesso è che segnalano libera (verde) la stampa USA quando gli americani non erano al corrente che loro militari (una donna in particolare) erano stati fatti prigionieri in IRAQ e da noi se ne parlava a tutti i TG.

  • Di Enrico (---.---.---.52) 4 maggio 2009 14:23

    Alessandro, tra una risata e l’atra, una riflessione sul fatto che il capo del governo abbia la proprietà di tre reti televisive e controlli indirettamente altre tre, caso unico in Europa, non sarebbe fuori luogo....

  • Di lino morandi (---.---.---.74) 4 maggio 2009 14:38

    Gianluca Santilli autore dell’articolo è degno rappresentante di quella classe di "giornalisti di parte"
    che lui stesso vorrebbe stigmatizzare come persone prive di libertà,giornalisti che vorrebbero ma non possono ne potranno fare libera informazione in un paese "quasi" libero.
    Ricordo una frase scritta da Umberto Eco nel suo ’pendolo di Foucault’:"...lo stupido può anche dire una cosa giusta,ma per ragioni sbagliate.."
    Il potere che IMPONE la censura sull’informazione è al di sopra delle classi politiche di governo,
    Il Terribile Berlusconi al confronto diventa un umile servitore,come servi sono pure i suoi antagonisti dell’opposizione;compresi i santi e gli eroi,ed i giornalisti in talia(e non solo)sono servi dei servi dei PADRONI.
    Un potere al di sopra della legge stessa,capace di dare immunità penale a governatori come Fazio, potere che impone ai legislatori direttive e compiti.
    Potere che nasconde i volti dei suoi ministri e che presenta al volgo le facce dei suoi infimi servi... .
    Ma di questo ne è a conoscenza anche il Santilli su citato che,se veramente volesse dare un segno di rottura col sistema comincerebbe col rinnegare l’ "ordine dei giornalisti",luogo da cui comincia a pesare il giogo.

     

    • Di Gianluca Santilli (---.---.---.163) 4 maggio 2009 16:10

      Caro Lino,
      credo che tu ricorderai sicuramente il trattamento riservato a Biagi da silvio Berlusconi, così come quello riservato a Santoro. Di esempi da fare ne avrei a bizeffe ma mi bastano questi per essere d’accordo con Freedom House: l’Italia è un paese "parzialmente libero" per quanto riguarda la libertà di stampa. D’altronde non sono io a dirlo e nemmeno un’orda di comunisti inferociti come vorrebbe dire il Premier.
      Freedom House è una ONG americana con sede a Washington che gode di una certa CREDIBILITA’ a livello mondiale e fa parte di nessuna "classe di giornalisti di parte". 
      Si limita ad analizzare ciò che avviene nel mondo e a pubblicare dei report.
      Quello relativo alla libertà di stampa lo puoi leggere sul loro sito www.freedomhouse.org ti assicuro che nessuno, tantomeno io, ha manipolato alcun dato di quelli presenti nel rapporto.
      Distinti saluti.
      Gianluca Santilli 

  • Di francesco (---.---.---.124) 4 maggio 2009 15:36

    SALVE A TUTTI, PROBABILMENTE HO LETTO MALE O FORSE L’ETA’, LA PRESBIOPIA O CHISSA’...
    FREEDOM HOUSE? ILLUSTRISSIMA VOCE MONDIALE , E CHI NON CONOSCE FREEDOM HOUSE? TUTTI PRIMA DI DORMIRE CI LEGGIAMO LE PERLE DI SAGGEZZA E LE NOTIZIE DI FREEDOM HOUSE. CHI FRA COLORO CHE LEGGONO IN QUESTO MOMENTO NON CONOSCONO FREEDOM HOUSE? VERGOGNA A VOI !!CHE NELLA VOSTRA VITA DOVRESTE ,PRIMA ANCORA DI IMPARARE IL PADRENOSTRO , CONOSCERE E CREDERE IN F R E E D O M H O U S E FONDATA DA ELEANOR ROOSEVELT CONOSCIUTISSIMA FIRST LADY DEL PRIMO NOVECENTO. MA FATE IL PIACERE!
    PREOCCUPIAMOCI DI QUESTA SIGNORINA IMPICCATA 3 GIORNI FA IN UNO STATO CHE PUO’ DIRE ANCORA LA SUA PURTROPPO IN UNA "CIVILISSIMA" E "DEMOCRATICISSIMA" SVIZZERA.
    ALTROCHE’ LE TV DI BERLUSCONI.

  • Di maria (---.---.---.140) 4 maggio 2009 15:39

    Anche il Sole 24ore ha riportato la notizia,COPIO TESTUALMENTE :Israele, Italia e Taiwan sono passati dallo status di "Paesi liberi" a quello di "Paesi parzialmente liberi", e questo peggioramento dimostra che «anche democrazie consolidate con media tradizionalmente aperti non sono immuni da restrizioni alla libertà», ha commentato Arch Puddington, direttore di ricerca per Freedom House. In particolare, l’Italia è stata declassata in virtù «di limitazioni imposte dalla legislazione, per l’aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell’estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media», come si legge nel comunicato dell’ong.
    Tutto ciò che è tra virgolette non è una manovra della sinistra ma purtroppo E’ LA REALTA’

  • Di Cristiano Fantinati (---.---.---.141) 4 maggio 2009 16:59

    Gli italiani non si curano del loro paese, ma solo dei propri interessi, è per questo motivo che paradossalmente non sono liberi. I politici, italiani DOC, in fondo ci rappesentano perfettamente.

    Quando un politico riesce a regalarci con i nostri soldi un decoder e un distema di comunicazione digitale completamente inutili, se non per lui, e a farci passare la cosa come una manna venuta dal cielo, e a farsi rieleggere, vuole dire che la gran parte degli italiani sprofonda nell’ignoranza.

    Esiste una proporzionalità diretta fra ignoranza e privazione della libertà, ovvero, più sei ignorante, e più si approfitteranno di te, questo è quello che ci sta accadendo, ed è questa la ragione del declassamento.

  • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 4 maggio 2009 18:43

     Il problema non e’ che l’Italia ottiene "solo 32 voti". Il problema e’ il contrario: averne ottenuti addirittura 32.

    Il rank di Freedom House parte da 1 fino a 100, ma il grado di "liberta’ " e’ inversamente proporzionale al punteggio ottenuto, quindi piu’ alto e’ il punteggio e minore e’ ilgrado di liberta’ del paese in oggetto.

     lo spunto dell’articolo e’ lodevole anche se, a mio avviso, manca di analisi approfondita: l’Italia e’ una dittatura di tipo nuovo, e cio’ principalmente a causa del lavaggio del cervello dei mainstream e della loro concentrazione unica al mondo. Cio’ andava almeno accennato.
     In realta’, se Freedom House non fose un ente molto, molto conservatore, la valutazione di questo nostro penoso paese sarebbe molto piu’ imparziale, e l’Italia sarebbe insieme a democrazie formali come la Mongolia, la Tunisia, la Corea del Nord.
     Consiglierei quindi di informarsi un po’ piu’ approfonditamente la prossima volta.

    Del resto se la redazione del sito permette tali svarioni e pubblica un pezzo senza nemmeno verificare sommariamente i contenuti, cio’ e’ indicativo del grado di attendibilita’ del sito stesso.
    saluti.




     

    • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 4 maggio 2009 21:44
      Francesco Raiola

      Caro scemo del villaggio i commenti servono anche a questo. Se c’è un errore lo si può correggere, quindi grazie della segnalazione - a volte capita di sbagliare - , credo ne terrà conto anche l’autore dell’articolo. Il senso globale comunque era chiaro (che si sia o meno d’accordo sull’interpretazione è un’altra cosa), fortunatamente non è su quello che abbiamo sbagliato. Sono contento che comunque continui a seguirci...



    • Di lo scemo del villaggio (---.---.---.230) 4 maggio 2009 22:07

       no, veramente sono finito qui da google. secondo errore in un giorno... ahi ahi ahi.
       buonasera.

    • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 4 maggio 2009 22:27
      Francesco Raiola

      Beh vuol dire che è un nick molto utilizzato...Ciao

    • Di Gianluca Santilli (---.---.---.208) 5 maggio 2009 11:39

      Ti ringrazio per la segnalazione. Effettivamente leggendo il rapporto avevo notato che che il punteggio era inversamente proporzionale ma poi, nello stendere l’articolo, ho descritto male il procedimento usato. Credo comunque che ciò cambi poco il senso dell’articolo.
      L’analisi approfondita... si tratta di un articolo che lancia una notizia. Cimentarsi in un’analisi approfondita avrebbe significato appesantire notevolmente l’articolo. Ciò non toglie che io sia sostanzialmente d’accordo con te nel momento in cui parli di un nuovo tipo di dittatura e di lavaggio del cervello. A mio parere si tratta di un’evoluzione della cosiddetta low density psychological warfare che ci ha impegnati per tutti gli anni ’70-’80.
      E’ ovvio che il discorso sarebbe lungo.
      Comunque grazie per aver commentato. La segnalazione di errori, svarioni o anche il solo dissentire da un’opinione non può che far crescere sia la redazione che l’autore di un articolo.
      Cordiali saluti.

      Gianluca Santilli

  • Di giac (---.---.---.99) 6 maggio 2009 11:28

    articolo abominevole falso e schifoso, come schifoso e immondo è il potere mediatico di migliaia di raccomandati assistiti all’ombra dell’usig rai stalinista assistito, figli nipoti e pronipoti, della più gigantesca accozzaglia di raccomandati, giustizialisti e fannulloni che il giornalismo italiano abbia mai avuto dalla fine della seconda guerra mondiale ad ogg.
     per non parlare degli altri quotidiani anche "berusconiani e similari", tutti prostrati al pensiero unici giustizialista e moralista a spese di tantissime persone per bene. si e vero l’italia è da declassare, ma per una effettiva macanza di libertà dei cittadini che possono essere calunniati e distrutti moralmente prima che fisicamente, senza alcuna possibilità di difendersi. Avete sentito due giorni fà quella immensa nullità comunista di Vendola (presidente della mia disgraziatissima regione puglia) preannunciare l’avviso di garanzia al candidato dell’altra sponda, senza che questo ne sapesse nulla.?avete mai sentito parlare di cinghia di trasmissione tra magistrati comunisti e politici-giornalisti comunisti, che vigliaccamente, approfittaNDO DEI LORO PRIVILEGI, CHE CHIAMANO CON UNA IMMENSA FACCIA TOSTA LIBERTA’ DI STAMPA, organizzano imboscate e attentati alla democrazie al chiuso delle loro nicchia di impunità di regime, e nessuno che si muova nessuno che li strolli fuori dai coglioni, nessuno che denuncia si, questa che è la vera mancanza di democrazia. l’italia è si senza democrazia, perchè il potere è tirannicamente solo in mano a voi giornalisti asistiti e scribacchini e ai vostri soci di fogna cioè i magistrati, sono queste le caste che opprimono la democrazia, sono loro che decidono della vita e della morte delle persono per bene.
    berlusconi è solo uno che stà cercando forse pure inconsapevolmente di contrastate questa spectre rossa-giustizialista, che è poi l’epilogo pscanalitic dei raccomandati dei deboli e degli invidiosi. l’italia è in mani rosse, rosse del sangue di milioni di persone innocenti e c’è chi, qui da noi vorrebbe per invidia e per parassitismo statalista ripetere la mattanza, e nessuno che li fermi nessuno che si metta di traverso, è pazzesco, si l’italia non è mai stata democratica, in quanto la falce e il martello continuano a vomitare senza ritegno senza alcun freno, la morte spirituale degli uomini domina la nostra nazione.

    • Di Mamma la cricca rossa! (---.---.---.123) 6 maggio 2009 13:56

      Una piccola domanda. Insomma la storia dei "rossi" (ma dove stanno?) che manipolano tutto fa veramente ridere. La domanda: ma se esiste questa spectre rossa giustizialista perchè Berlusconi è al governo e lo è stato anche negli anni passati? Perchè nella storia repubblicana la sinistra al potere è stata una parentesi più che breve? (Insomma sempre considerando Craxi non proprio come un partito di sinistra ovviamente). Scusate non sarebbe più semplice con l"immenso" potere di questi comunisti prendere il potere totalmente? Insomma levare mediaset a berlusconi, fare in modo che non essendo presidente del consiglio non abbia il potere sulla rai, levargli i giornali di famiglia (insomma Repubblica è orientata a sinistra e lo sappiamo - pur non appartenendo all’opposizione, mentre Corsera e stampa, beh non mi sembrano giornali rossi), che comunque fanno il paio con giornali espressamente di sinistra come manifesto e Unità, che almeno non sbattono foto vergognose in prima pagina per poi ammiccare e fare sorrisetti.
      dai smettiamola con sta storia della cricca rossa, anche berlusconi prima di sta storia l’aveva capito. Poi onestamente immaginare questa sinistra massonica (ops forse massonica non si può dire, appartiene già a qualcun altro) a me fa ridere...me li vedo franceschini e bersani organizzare piani sovversivi...quelli lasciamoli a Gelli e Dell’Utri (bello il fascismo! Mah!)

  • Di Naples (---.---.---.78) 7 maggio 2009 10:35

    Cosa significa per le mafie basta leggere i quotidiani di Napoli e dell’hinterland per rendersi conto del vastità del fenomeno? Si vorrebbe dire che la criminalità esista solo al sud?L’appetibilità di alcune zone per il business mafioso. In genere le organizzazioni mafiose si sono indirizzate verso zone "più ricche, più movimentate, che offrono maggiori possibilità di fare affari e di impiegare il denaro "sporco.Togliamoci dalla testa che la mafia sia solo un problema del sud. 
    Che riguardi solo le aree arretrate del paese: la mafia punta a fare affari e al potere, inteso come controllo del territorio e del mercato.La mafia cerca di interloquire con gli imprenditori (gli uomini cerniera che gli permettono di entrare nei salotti buoni) e con chi gestisce il potere.
    Non è solo un problema del sud. E non è solo un problema di classi criminalità organizzata: è un problema economico, sociale, politico e finanziario.

    • Di Antonio (---.---.---.208) 7 maggio 2009 14:45

      Caro Naples,

      nessuno ha parlato di mafie solo al sud. Nell’articolo si puntualizzava che nell’interland napoletano scrivere su un giornale è veramente difficile.

    • Di Emanuele (---.---.---.91) 10 maggio 2009 20:40

      Per caso ho aperto questo sito e mi piace.
      Il fatto di poter discutere è oggi fondamentale per la democrazia; ne abbiamo molto bisogno.
      Non mi voglio cimentare su questo argomento perchè non conosco bene la fonte delle notizie pubblicate.
      A risentirci su altro.
      Saluti.
      Emanuele

  • Di georgia (---.---.---.138) 10 maggio 2009 21:08

    alessandro scrive: "Freedom House parla di motivi legislativi intende tutte le precedenti legislazioni e non solo quella attuale".
    Davvero? e allora come mai l’anno scorso eravamo ancora tra i paesi free?
    Riguardo agli Usa, in confronto a noi i suoi giornalisti sono dei sovversivi smiley. Bush ha cercato di limitare le televisioni libere, ma proprio non ci è riuscito. Infatti ha vinto Obama. Ti sei mai chiesto come mai? Riguardo al fatto che molte notizie, nel passato, che non sono passate è stato per autocensura degli stessi giornalisti scioccati dall’attentato delle due torri, ma finito lo schok si sono svegliati, nessuno li ha potuti limitare, come invece succede spesso in Italia.
    georgia

  • Di (---.---.---.5) 11 maggio 2009 02:42
    Sulla banca Rasini, dove il padre Luigi Berlusconi lavora per tutta la vita, da semplice impiegato a direttore generale, ecco la risposta di Michele Sindona (bancarottiere piduista legato a Cosa Nostra e riciclatore di denaro mafioso) al giornalista americano Nick Tosches, che nel 1985 gli domanda quali siano le banche usate dalla mafia: "In Sicilia il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una piccola banca in piazza Mercanti". Cioè la Rasini, dove - ripetiamo - Luigi Berlusconi, padre di Silvio, ha lavorato per tutta a vita, fino a diventarne il procuratore generale. Alla Rasini tengono i conti correnti noti mafiosi e narcotrafficanti siciliani come Antonio Virgilio, Salvatore Enea, Luigi Monti, legati a Vittorio Mangano, il mafioso che lavora come fattore nella villa di Berlusconi fra il 1973 e il 1975.
    ...Nel 1973 Berlusconi, tramite Marcello Dell’Utri, ingaggia come fattore (ma in seguito Dell’Utri l’ha promosso "amministratore della villa") il noto criminale palermitano, pluriarrestato e pluricondannato Vittorio Mangano. Il quale lascerà la villa solo due anni più tardi, quando verrà sospettato di aver organizzato il sequestro di Luigi d’Angerio principe di Sant’Agata, che aveva appena lasciato la villa di Arcore dopo una cena con Berlusconi, Dell’Utri e lo stesso Mangano. Mangano verrà condannato persino per narcotraffico (al maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino) e, nel 1998, all’ergastolo per omicidio e mafia.
  • Di (---.---.---.5) 11 maggio 2009 02:44
    nessun giornale riporta la notizia, da fonti svizzere risulta arrestata in frontiera la segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma con 8 KG di cocaina.
    E`una dipendente del Parlamento italiano una delle due persone arrestate, lo scorso due aprile a Lugano, con otto chili di cocaina in valigia.—
    Fermata con 8 chili di cocaina la segretaria della Lega
    09 aprile 2009 - Erano di ritorno dal Brasile ma al posto dei souvenir sono rientrati con 8 chili di cocaina nascosti in vaschette di carne per il “churrasco”. Una coppia di italiani è stata fermata e poi arrestata all’aeroporto di Lugano in Svizzera per traffico internazionale di stupefacenti. Ma di stupefacente c’è anche che la donna fermata non è un’illustre sconosciuta. Anzi. Si tratta infatti, della segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma. La cocaina, come ha affermato il commissario capo dell’antidroga Armando Scano a LaRegioneTicino, sul mercato si sarebbe trasformata in 200mila dosi
     
    La notizia è stata resa nota lo scorso 7 aprile dalla Radio Televisione Svizzera, ma nessun media - stranamente - pare averla ripresa..."
    Perchè nessun tg o giornale di rilevanza nazionale ha commentato la notizia?
    SIAMO SUDDITI DI UN NUOVO IMPERO
  • Di (---.---.---.34) 13 luglio 2012 13:09

    Chi giudica il giudice? Chi dice che Freedom House sia imparziale?

  • Di (---.---.---.34) 13 luglio 2012 13:10

    Ah scusate, mi correggo, ho appena visto la cartina, gli USA sarebbero classificati free, allora mi correggo: Quelli di Freedom House sono dei PAGLIACCI.

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