• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > L’Europa entra a gamba tesa nella campagna elettorale italiana

L’Europa entra a gamba tesa nella campagna elettorale italiana

I Paesi europei sono entrati a gamba tesa nella campagna elettorale del nostro Paese, indicando preferenze per uomini e per programmi. Hollande e Merkel ed altri, hanno sposato l’agenda Monti, si sono schierati contro Berlusconi e hanno ignorato Bersani. Hanno giudicato il ritorno in campo del cavaliere come fonte di instabilità dell’eurozona, elogiato la politica montiana e non considerato l’agenda del segretario del PD.

Dunque viva Monti, abbasso Berlusconi e Bersani non classificato.

Questo lo spot elettorale dei Paesi Europei.

Una vera e propria interferenza che non è un fatto occasionale, ma un'ulteriore tappa di un processo intrusivo nelle politica dei paesi europei che è iniziato con gli organismi dell’UE, ed ora approda ai singoli Stati. La troika finanziaria ci ha dettato il programma per i prossimi anni, e così le agenzie di rating, e ora Germania, Francia ed altri Paesi europei ci dicono per chi e per che cosa votare.

È chiaro che cosi non si può continuare, si corre il rischio che la sovranità nazionale venga intaccata, non dall’Europa politica, ma da quella finanziaria e dai singoli paesi europei, quelli più forti.

Peraltro l’interferenza genera un processo emulativo a catena e soprattutto la legittimazione di tutti ad interferire su tutti. Se la Germania e la Francia intervengono nella campagna elettorale italiana, perché l’Italia non potrebbe intervenire nelle campagne elettorali tedesca e francese? E l’Olanda, il Belgio? Perché questi paesi non potrebbero intervenire nelle campagne elettorali tedesca e francese o in quella spagnola? E cosi via in una confusione senza fine. 

E allora è ragionevole interrogarsi sulla legittimità e opportunità di questa interferenza.

L’autonomia politica dei singoli Stati è intangibile e nessun interesse economico giustifica l’interferenza di uno Stato nella politica di un altro Stato, anche se è un interesse economico europeo, e meno che mai un interesse politico elettorale.

Solo l’Europa politica ha questo potere, non lo ha l’Europa finanziaria, né l’Europa economica, e tantomeno i singoli Stati.

Anche per questa via, torna ad imporsi il problema dell’unificazione politica europea.

Resta il fatto che l’interferenza c’è stata, anche se non motivata da ragioni di schieramento di partito, Berlusconi e Merkel appartengono al PPE , Hollande è socialista ma appoggia Monti che è uomo di destra.

I singoli Stati giustificano il loro intervento con ragioni economiche correlate alla difesa degli interessi nazionali ed europei, perché il destino economico dei paesi del vecchio continente è legato al nostro.

Intervengono contro Berlusconi per il fondato timore che il suo ritorno in campo, e la sua politica antieuropeista, possano provocare danni non solo all’Italia, ma a tutti i paesi europei.

Intervengono in appoggio a Monti, per le fondate garanzie di stabilizzazione economica dell’eurozona offerte da Monti.

Ma l’Italia non si identifica con Berlusconi e con Monti.

Le garanzie offerte da Bersani, che peraltro è avanti nei sondaggi, probabile vincitore delle prossime elezioni, e quindi probabile nuovo presidente del Consiglio, non contano? Non hanno valore?

Hanno valore solo le garanzie offerte da Monti?

Il fatto è che gli Stati europei hanno fatto una scelta non solo economico/politica ma anche politico/elettorale. Tra Monti, Berlusconi e Bersani hanno scelto Monti. Non hanno sventato solo il pericolo di una politica antieuropeista, ma anche scelto una politica economica rigorista senza equità, espressa dall'attuale Premier e rigettato la politica rigorista con equità di Bersani.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.196) 15 dicembre 2012 12:38

    E’ inutile che arzigogoli, gli altri paesi europei hanno paura. Se per ipotesi dovesse vincere Grillo o Berlusconi il disastro non si limiterebbe a noi italiani , ma si estenderebbe rapidamente e terribilmente a tutti gli altri. Ecco perché puntano sulla persona più affidabile dal loro punto di vista: Monti. Capisco che a te Vendoliano-Bersaniano la cosa dispiace, ma la colpa è solo vostra se nessuno vi crede e vi da fiducia. Già sognavate Bersani presidente del consiglio??!! beh ! potete scordarvelo. E anche la vice presidenza del consiglio. le capacità di Bersani non vanno oltre la gestione di un ministero.

    La destra si sta rapidamente riorganizzando intorno a Monti in destra moderata e la destra berlusconiana è destinata a sparire rapidamente. La destra purtroppo per me, che sono geneticamente di sinistra, sta dimostrando ancora una volta di sapersi trasformare con velocità sorprendente.

    La sinistra invece, per la quinta volta nella storia d’Italia, ha dimostrato di non essere all’altezza del compito. Avete bruciata l’unica occasione di rinnovamento che vi si offriva : Renzi, e ora che volete?!? di che vi lamentate se alle prossime elezione stentatamente supererete il 30%( e lo spero proprio) e alla fine sarà Monti il nuovo presidente del consiglio?!?!

    A un liberale di sinistra Renzi, avete preferito un liberale di destra Monti ecco cosa avete fatto !

    Per quanto mi riguarda ho pensato che avrei votato a dispetto direttamente per Monti, ma non lo farò e voterò Bersani per il solo motivo che non vorrei sorprese del tipo Grillo primo partito e premio di maggioranza a lui. Ma se i sondaggi degli ultimi giorni dovessero convincermi che il pericolo Grillo non c’è allora state sicuri che voterò per Monti direttamente io e non per interposta persona. Sono 20 anni che voto persone inqualificabili (Occhetto, Prodi, Rutelli e compagnia) e sono proprio stufo!!!!

  • Di (---.---.---.196) 15 dicembre 2012 13:01

    E’ inutile che arzigogoli di sovranità infrante, gli altri paesi europei hanno paura e pertanto puntano su chi più li tranquillizza. Se per ipotesi dovesse vincere Berlusconi o Grillo il disastro non si limiterebbe solo all’Italia ma si estenderebbe in maniera violenta anche agli altri paesi.

    Allora di che ti lamenti se il tuo Bersani non convice e tranquillizza?

    Purtroppo per me che sono geneticamente di sinistra, devo costatare che la destra italiana si va rapidamente riorganizzando in destra moderata intorno a Monti e la destra becera e autoritaria berlusconiana è finita.

    Voi invece avete liquidata l’unica occasione che vi si presentava per rinnovarvi, RENZI. E ora che volete?

    Ancora una volta la sinistra italiana si presenta all’appuntamento con una crisi di regime con una proposta inadatta, che non convince la maggioranza degli italiani.

    Avete preferito un liberale di destra Monti a un liberale di sinistra Renzi ecco cosa avete fatto!!!

    Il vostro Bersani che già si sentiva presidente del consiglio, dovrà contentarsi di un ministero, del resto parliamoci chiaro le sue capacità oltre la gestione di un ministero non vanno. Il 38% potete scordarvelo e sarà difficile che risulterete il primo partito.

    Per quanto mi riguarda avevo pensato di votare - per dispetto - direttamente per Monti e non per interposta persona, ma il rischio che Grillo possa risultare il primo partito è troppo grande e quindi voterò nuovamente come negli ultimi 20 anni, voterò per una persona che non mi convince Bersani solo per paura del demonio che è dall’altra parte Grillo.

     

  • Di (---.---.---.118) 15 dicembre 2012 14:42

    Quelli dell’Europa e deli USA , che ne sanno molto di più di politica che non da noi, fanno molto bene ad intromettersi, visto che all’orizzonte spuntano nuovamente il Berlusconi del bunga bunga ed il Bersani delle "mica siamo qui a smacchiare le zebre". Ma ci rendiamo conto o siamo completamente rincitrulliti?

    Ma vi immaginate Bersani ( Berlusconi manco lo chiamano più) alla corte di Obama o dalla Merkel? Ma avete idea del peso di Monti nello scacchiere mondiale ed in altenativa a quello degli altri leader(?) politici italiani?

    Se volete cinguettare come gli uccellini, fatelo pure, ma sappiate che state cinguettando.

  • Di (---.---.---.133) 15 dicembre 2012 16:50

    Cratere Montiano >

    Monti, con i suoi ”tecnici”, fu chiamato a scongiurare il “baratro” di un possibile collasso del paese.
    Più volte ha rimarcato di aver adottato “misure brutali” per evitare la “catastrofe” dovuta al Debito frutto delle “troppe promesse” dei governi passati.
    A luglio ha annunciato che “la fine del tunnel era vicina” e che “presto” avremmo visto “alcuni effetti” sulla crescita.
    Ora però aggiunge che anche l’attuale mancanza di ripresa è “responsabilità” dei suoi predecessori.

    Due numeri.
    In un anno il Debito è salito di altri 110 miliardi e il Pil è sceso di altri 2,5 punti.
    Non basta. Tutte le previsioni dicono che anche il 2013 sarà un altro anno in negativo.
    Era troppo aspettarsi di cominciare a “risalire” la china? Di fatto, in un anno, non è stata fermata la discesa.
    Con il “rigore” (austerità) Monti dice di aver “stabilizzato i conti”.
    Intanto il paese è più povero e non si vede la fine della cura al “ribasso”.
    Finora non siamo precipitati nel “baratro”, ma per certo siamo scivolati in un “cratere” vieppiù profondo.
    Di suadenti proclami e di spiegazioni “paludate” trabocca anche un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.88) 15 dicembre 2012 19:16

    L’Italia di Monti, nel bene o nel male, con le riforme all’Inps la reintroduzione dell’ICI (ora IMU) e quant’altro è stato fatto, ci ha evitato la fine della Grecia che si è indebitata ulteriolmente con i prestiti ricevuti.

    Pertanto favolette in cui ci si poteva sperare, che con la cura Monti (e dell’incapacità degli altri partiti che hanno fatto languire la situazione senza muovere un dito), l’Italia sarebbe risorta e proiettata in un radioso futuro e davvero dura da credere.

    La situazione planetaria di una evidente depressione dovrebbe farci capire che quel che è stato fatto andava fatto e non ci dovevamo aspettare chissa cosa, se non evitare danni maggiori.

    Risalire la china significa produrre, ma se la produzione è in decrescita non è certamete colpa di Monti, visto che questo andazzo va avanti da un bel po’ mentre i due schieramenti erano impegnati a dibattere sulle abitudini sessuali dell’ex premier.

    Pertanto diamo a Cesare, senza enfatizzare, quel che merita, senza cedere a populismi senza senso.

    Intanto qualche scricchiolio si sente pure in Francia. L’Inghilterra non scoppia di salute e chissa’ quando toccherà pure alla Germania avere qualche dolorino di pancia...

     

     

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares