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L’ACTA non passa: no del Parlamento Europeo

Lo avevamo preannunciato ieri, approvare l’ACTA sarebbe stato come aprire un vaso di Pandora che, per ora, è molto meglio resti chiuso. Anche il Parlamento Europeo, oggi, ha scelto di respingere l’accordo con 468 voti contrari, 39 a favore e 165 astenuti.

È la prima volta che il principale organo esecutivo d’Europa si pronuncia in materia: probabilmente la decisione è stata influenzata anche dalle innumerevoli manifestazione che da mesi si susseguono non solo in Europa.

Dall’Australia ai Paesi Bassi, in molti erano scesi in piazza proprio per dire “no” ad un trattato anti contraffazione troppo vago che avrebbe minato diritti fondamentali come la privacy individuale. Nonostante questa vittoria, i sostenitori pro-ACTA non demordono e già ieri molti parlamentari europei avevano annunciato un eventuale ricorso alla Corte di Giustizia europea.

Per ora l’ACTA non diventerà dunque una legge a tutti gli effetti, sperando che se e quando ciò dovesse accadere, l’Europa e i suoi parlamentari sappiano interpretare al meglio le esigenze di una società che utilizza la Rete non solo per scopi loschi ma, soprattutto, per creare e comunicare.

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