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Kochi: alla scoperta del Kathakhali

Vecchio possedimento portoghese, fuori portata dalla più conosciuta Goa, Fort Kochin, risponde alle esigenze di chi non vuole allontanarsi troppo dalle abitudini occidentali. Discreto connubio tra India e Europa, l’ex colonia è un punto di incontro, e di felice tolleranza, tra varie religioni, come dimostrato dalla Manichitrathal, la serratura delle porte presenti in ogni abitazione, in cui vi sono rappresentati la religione Cristiana, Hindu, islamica, shintoista, ebraica.

Si può ammirare uno dei primi esemplari, custodito presso il museo indo-portoghese. Joseph, l’erudita guida dell’edificio, fornisce esaurienti spiegazioni sulle ultime macerie del forte, rinvenute nei basamenti del museo, e sulle variegate reliquie esposte al piano superiore. Il tutto per una entrata di 25 rupie, meno di 50 centesimi di euro. L’unica struttura rimasta a simbolo della colonizzazione portoghese, è la Chiesa di S. Francesco, dove Vasco de Gama fu sepolto fino alla decisione di portarlo a Lisbona.

 Se volete bere qualcosa, vi sono due luoghi in cui vale la pena fermarsi più di una ora: il Kashi art café’in Burgher Street, in cui, oltre al buon menu a base di insalate e caffè europei, potete dare una occhiata alle opere esposte settimanalmente da artisti locali. L’altro posto è il Teapot. Come si evince dal nome, qui si possono gustare numerosi tipi di tè, serviti in divertenti teiere di infinite forme e dimensioni. Il Tea special, è quello della casa.

Il perimetro della città è delineato dalle Chinese fishing net, ovvero le reti da pesca cinese, ancora parzialmente in uso dai pescatori di Kochin. Di notevole interesse il quartiere ebraico, in cui potete assoporare cibi kosher e visitare la sinagoga.

Ma la vera attrazione si trova nel quartiere di Ernakulam: la See India Foundation Kathakali Theatre. Solo due minuti a sud dalla stazione ferroviaria, a Kalathi Parambu Cross Road. Questo centro è uno dei più antichi luoghi in cui si può assistere ad una performance di Kathakhali, la danza teatrale tradizionale del Kerala.

La compagnia è composta da quattro persone, più il famoso direttore P.K. Devan, l’unico rimasto in vita della sua famiglia di attori. Tra questi, si sottolinea l’importanza della simpatica signora la quale fornisce, delucidazioni, durante lo spettacolo, sui particolari movimenti facciali del protagonista. Il direttore, un pacato gentiluomo di 83 anni, è molto orgoglioso di diffondere la conoscenza di questo spettacolo tra I turisti occidentali. "Se date una occhiata al Guest Book, vedrete la firma di Tom Cruise, era tra gli spettatori!” afferma il Signor Devan. Lo spettacolo dura circa due ore. Inoltre, si può assistere al make up degli attori, arrivando circa 40 minuti in anticipo. 

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