Julian Assange perde l’appello: "Non sono accusato di alcun crimine in nessun paese"
"Non sono stato accusato di alcun crimine in nessun paese" ha dichiarato Julian Assange ai giornalisti che attendevano fuori al Tribunale che aveva appena deciso per la sua estradizione in Svezia per i reati di stupro di cui è accusato.
È ormai un feuilleton quello che vede coinvolto Julian Assange accusato per stupro. Il fondatore di Wikileaks ha perso la causa d’appello per l’estradizione in Svezia e ora ha 14 giorni di tempo per dimostrare che il processo è di rilevanza pubblica e quindi sperare che i giudici lo accolgano al fine di rimanere in libertà vigilata in Gran Bretagna. In tal caso potrebbero passare diversi mesi affinché si tenga la nuova udienza; in caso contrario, se la richiesta d’appello non verrà accolta, Assange dovrà essere estradato in Svezia entro dieci giorni.
I giudici Ousley e Thomas hanno avvalorato, quindi, la decisione di febbraio del giudice distrettuale Howard Riddle e respinto la tesi dell'australiano che l'estradizione sarebbe stata ''ingiusta e illegale''. L’hacker australiano, infatti, ha sempre rimandato al mittente le accuse che gli sono state rivolte e infatti i suoi avvocati hanno già dichiarato che faranno ricorso.
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