• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Johan Cruijff: gli dei dello sport

Johan Cruijff: gli dei dello sport

JOHAN CRUIJFF (OLANDA, 1947-2016) CALCIO

 

Considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio e da alcuni il migliore in assoluto (di sicuro lo è stato per gli anni Settanta), fu l'interprete più emblematico del “calcio totale” con cui l'Ajax e l'Olanda di Rinus Michels rivoluzionarono la storia del calcio tra la seconda metà degli anni ‘60 e la prima metà dei ’70. Soprannominato “Il Pelè bianco”, Cruijff, narra la letteratura sportiva, “era un giocatore perfettamente ambidestro, scattante e allo stesso tempo elegante: quantunque non ricoprisse un ruolo ben precisato, poteva essere ritenuto un centravanti di manovra o un trequartista che, occupandosi sia dell'impostazione della manovra, sia della finalizzazione, aggregava ad una ingentilita tecnica individuale un'imperiosa velocità. Questo gli consentiva di partire palla al piede e, soprattutto nei primi metri di scatto, di rendersi insidioso per ogni difensore ed immarcabile per ogni mediano, grazie soprattutto ad un dribbling fulmineo (evitava i takcle avversari con un salto o con la classica girata)”. Tatticamente molto duttile, di ottima tenuta fisica ed estremamente generoso, queste doti lo rendevano un instancabile corridore, capace di salvare il pallone sulla propria linea di porta o di pressare gli attaccanti avversari con temperamento e carisma, per poi, riconquistata la palla, proseguire l'azione tessendo le trame del gioco e andando al tiro nell'area di rigore avversaria. Ha vinto il Pallone d'oro per 3 volte (nel 1971, nel 1973 e nel 1974), record per i tempi.

Esordì nell’Ajax nel 1964 (16enne), per restarvi ben 9 anni, nel corso dei quali vincerà 6 Campionati, 3 Coppe dei Campioni (segnò una doppietta decisiva nella finale ’72 contro l’Inter) ed 1 Intercontinentale (gol decisivo; in Europa il suo score è 88-37). Nell’ottobre ’73, dopo aver riscritto la storia del calcio, Cruijff, dopo 319 partite e 251 gol coi biancorossi (78%), passò al Barcellona (184-61) per vincere in 5 anni “solo” un Campionato spagnolo. Dopo il ritiro, ad appena 31 anni, si concederà una parentesi americana. Poi Cruijff, a 34 anni, tornerà in Olanda con l’Ajax, dove in due anni (46-16) vincerà altri 2 Scudetti. Nel 1983-’84 chiuderà la declinante carriera col Feyenoord (Scudetto), giocando da libero 44 match conditi da 13 gol. A 37 anni dirà definitivamente addio al calcio. Ecco, per concludere la disamina statistica del profeta del calcio totale, l’elenco delle migliori stagioni all’Ajax: 1966-67 (30 p., 33 g.), 1967-68 (33-25), 1971-72 (32-25). Totale nei campionati di A: 506-290 (57%). In Coppa dei Campioni giocò 49 partite segnando 19 gol. Rispetto a D. Maradona, con cui molti lo paragonano, è stato superiore non solo per la sua filosofia di calcio totale che lo rendeva un player estremamente versatile, ma altresì per via della velocità, dell’eleganza e della continuità di rendimento. Personalmente lo ritengo fra i primi 3 di sempre dopo Pelè, Di Stefano e Messi.

Nella rivoluzionaria Olanda (ribattezzata Arancia meccanica) giocò dal 1966 al 1977, per un totale di 48 partite e 33 gol (68%), arrivando 2° ai Mondiali 1974 (3 gol).

Foto: Wikimedia

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità