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Italia: viaggio nello spazio-tempo politico

In questa breve trattazione partirò dal 1945 e da una constatazione: anche oggi tra i giovani liberali e cattolici o quelli di centro-sinistra e centrodestra “c’è spesso più somiglianza di idee, o per lo meno di costume, che tra i componenti giovani e vecchi di uno stesso partito” (Mario Pannunzio, pag. 72, in “I profeti disarmati. 1945-1948 La guerra fra le due sinistre” di Mirella Serri).

Questa suddivisione in destra e sinistra è sempre stata molto utile agli anziani di ogni parte del mondo per spezzare il sentimento di solidarietà giovanile e l’inevitabile contropotere che ne deriva. La parte più fallimentare dei movimenti giovanili del ’68 è infatti derivata dalla contaminazione avvenuta da parte degli estremisti politici di destra e di sinistra che hanno intossicato una sana manifestazione di attivismo popolare giovanile. Evitare quell’errore fondamentale della deriva ideologica partitica dovrebbe essere l’obiettivo principale di ogni nuova forma di movimento giovanile.

E non è vero che i partiti di sinistra sono portati ad essere più progressisti e aperti al vero cambiamento: i partiti che si ispirano a Karl Marx in molte occasioni sono molto conservatori e afflitti dalla stessa decrepita ideologia che ha fatto fallire il fascismo. E sono conservatori “per la devozione all’autorità dello Stato (centralizzato), per l’inclinazione al conformismo, per la sottomissione a una gerarchia di pochi sacerdoti, e infine per quella specie di mistica, perfetta esaltazione di qualcosa che è al di sopra della ragione” (Pannunzio). Nel 2009 tutti i partiti dovrebbero essere costretti dai propri aderenti ad essere più liberali e aperti al metodo della discussione, della critica e della gara individuale… E un Berlusconi che si candida per la quinta volta alla Presidenza del Consiglio e che vince per logoramento per l’ennesima volta non è certo un sintomo di liberalità…

Ma come diceva Gaetano Salvemini “In questa valle di lacrime noi non abbiamo modo di scegliere tra il bene e il male. Possiamo solamente scegliere tra il male, il peggio, il più peggio, e il massimo del peggio”. E bisogna votare turandosi il naso. E naturalmente c’è anche chi pensa solo al proprio portafoglio… Solo che prima o poi si svuotano troppe casse pubbliche e troppi i portafogli privati…

Quindi la politica di oggi di cosa è fatta e da chi?

Da ex-diccì, ex-piccì, ex-pissì, e qualcun altro col vizietto burocratico ideologico come quelli lì…

Campioni nazionali di conatismo verbale che danno un triste spettacolo davanti alle tante giurie internazionali… Vomitatori di parole che in ogni luogo e a quasi tutte le ore si lasciano andare a quel comportamento che è diventato il secondo sport nazionale dopo il calcio…

E se i cari vecchi comunisti erano molto bravi a uccidere fascisti e antifascisti (anarchici e liberali nelle varie lotte intestine nella guerra civile spagnola, nel dopoguerra in Italia e in Russia), gli attuali comunisti pentiti sono bravissimi a far fuori i compagni di partito, quelli di corrente e alla fine sono capacissimi di eliminare se stessi...

Poi c’è l’Italia Berlusconizzata che è come una persona alcolizzata: non vuole ammettere il suo problema e non ammettendo il suo problema non risolverà mai i suoi problemi: quelli personali e quelli finanziari.

E la gran brutta notizia, è che è inevitabile che chi ha fatto leggi di merda sia portato a fare una Costituzione di merda… Scusatemi ma non c’è parola che possa rendere meglio l’idea… E il maleducato non sono io che uso la parola merda: sono loro che sono incivili poiché fanno leggi anticostituzionali che stracciano i principi fondamentali delle relazioni sociali umane. Come la Legge Elettorale Paramafiosa “Vota solo chi dico Io”; il Lodo Alfano-Schifani “La banda dei quattro è indifferente alla legge, ai giudici e agli italiani”; e tutte le Leggi che liberano criminali incalliti e violenti che attentano la sicurezza di ogni cittadina e di ogni cittadino: “Dico che sono pentito e il problema è svanito”.

In Italia hanno fatto troppe leggi suggerite dagli avvocati e hanno incarcerato la giustizia. C’è una Costituzione, ma non c’è un Parlamento con validità Costituzionale.

In Italia, dal bidello siciliano al giudice valdostano, dobbiamo iniziare a sentirci tutti colpevoli: di non ascoltare, di non vedere, di non pensare, di non agire, di non parlare…


P.S. Chi vuole rendere meno amaro il destino dell’Italia di domani, dovrebbe rivedere il tragico parto della Repubblica Italiana nel 1945 (tragico per la madre e per la figlia). E lo può fare prendendo in mano questo libro: “La Linea Gotica” (il Mulino, 2006), dell’alpino pluridecorato Cristoforo Coscioni Negri (Laureato in Giurisprudenza nel 1940 e in Scienze Politiche nel 1942).

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