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Israele: altri raid su Gaza. Bugia vecchia fa attacco nuovo

Mentre Israele continua a bombardare Gaza nell’indifferenza dei media e della politica occidentale, è bene far notare il motivo o meglio il pretesto con il quale giustifica questo ennesimo tiro a segno sugli inermi

Secondo il governo israeliano si è trattato di colpire il capo dei Comitati di Resistenza Popolare, che stava progettando un attentato sul confine meridionale d’Israele. Ma Gaza non confina con il Sud d’Israele e quindi l’attacco dovrebbe essere portato dall’Egitto.

Proprio come quello dell’agosto scorso, per il quale Israele ha già bombardato Gaza per rappresaglia accusando i Comitati di averlo portato a temine.

Peccato che poi si sia scoperto che i colpevoli erano membri di un gruppo egiziano che con Gaza non c’entrava nulla, bastava attendere le analisi degli attaccanti rimasti uccisi, ma già a poche ore dell’attacco i jet israeliani stavano bombardando Gaza per rappresaglia.

Netanyahu disse allora che gli autori degli attacchi erano stati puniti, ma poi quando si diffuse (poco) la verità, nessuno ne parlò più. A distanza di pochi mesi ecco di nuovo bombardamenti su Gaza, in questo caso preventivi, contro un piano che esiste solo nei timori e nella propaganda israeliana, che ora suona la musica dell’aggredito perché da Gaza hanno risposto all’attacco.

Uno scontro che finora ha registrato una ventina di morti, più feriti e distruzioni nella Striscia e nessun danno in Israele, come accade più o meno sempre quando il governo israeliano decide di aver bisogno di uccidere qualche “nemico” per aumentare il suo gradimento nei sondaggi.

Perché attacchi del genere hanno un automatico gradimento in Israele, dove l’opinione pubblica sostiene la colonizzazione della West Bank come qualunque attacco armato contro chiunque. Negli ultimi anni Israele ha goduto della totale impunità, che nella percezione degli israeliani è presto diventata un diritto e quei pochi che ancora s’interrogano su questa strategia e sull’utilità di abusi del genere, parlano al vento.

Un tiro al piccione che non scandalizza nessuno, tanto vale non riferirne nemmeno e infatti ne riferiscono in pochi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.246) 15 marzo 2012 08:46

    SPERIAMO CHE PRESTO ISRAELE ATTACCHI L’IRAN E CHE SCOPPI LA TERZA GUERRA GUERRA MONDIALE CHE FARA’ MORIRE MILIARDI DI PERSONE NEL MONDO! OCCORRE UNA DISTRUZIONE TOTALE DELL’UMANITA’ PER POTER RICOMINCIARE TUTTO DA CAPO! FORZA ISRAELE! FORZA USA!

  • Di (---.---.---.71) 20 maggio 2012 16:55

    " attentato sul confine meridionale d’Israele" il confine meridionale di israele esiste! cosa scrive l’articolista? forse sta parlando del confine meridionale di Gaza, che in effetti dal mare fino appunto al confine meridionale di israele si trova in contatto con il confine orientale dell’Egitto!!


    Oltre questo errore che quindi giustifica eccome Israele, Lei sa che i palestinesi hanno scelto il loro destino votando in massa Hamas: ovvero un gruppo terrorista criminale così riconosciuto dal resto del mondo civilizzato, non a caso sono partiti immediatamente gli embarghi... ora o i palestinesi sono tutti deficienti non capendo che vontando a quel modo mandavano al governo dei suicidi che per statuo non riconosceranno mai Israele e che quindi sapevano benissimo ci sarebbe stata di nuovo una guerra senza ritorno, oppure i palestinesi con quel voto hanno manifestato le loro belle "intenzioni di pace"... Ricordatevi che Israele non si diverte certo a colpire quei bersagli che ineluttabilmente vanno neutralizzati in quanto come sa anche un bambino, in una situazione di assedio come quella israeliana ancor di più, è essenziale mantenere sempre il controllo sui territori nemici perdipiù confinanti, non è una scelta quella dell’esercito della Stella di Davide, ma un tremenda necessità contingente di sopravvivenza.

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