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Iperd-Conad di Forlì, avanti nonostante le critiche

Verrà dato a breve il "via libera" del Comune, a questo Ipermercato voluto da Conad,ma tanto discusso in quanto vi è stato un ampliamento abusivo dell’area assegnata col progetto iniziale. Si è passati dai 14.000 metri quadri ai 21.500 metri quadri "uno sforamento di 7.500 metri Q. alla romagnola", come qualche esponente dell’opposizione in comune a Forlì, ha dichiarato.

Ora Coopsette, la società edificatrice intende pagare il danno.

Forlì - Un passo avanti per l’ipermercato di Pieveacquedotto, è stato compiuto.
Un avanzamento che tutti possono ben vedrificare: da 7.500 metri quadrati. È questa la misura dell’ampliamento della grande struttura, che è passata da 14mila a 21.500 metri quadrati, in maniera non del tutto legittima, ma che il consiglio comunale dovrebbe votare tra circa un mese. Ieri è andato in scena il primo atto, con l’approvazione (contrari Pdl, Verdi e Udc) del recepimento dell’informativa fatta dal sindaco Nadia Masini.

 

Un documento che in sostanza riscrive l’accordo di programma integrativo tra Comune di Forlì e Coopsette, la società che sta edificando a Pieveacquedotto. Sarà quest’ultima a garantire all’Amministrazione Comunale, in cambio del via libera all’ampliamento - il cantiere è stato dissequestrato nel dicembre del 2008 dopo il sequestro della magistratura per abusi edilizi - 2,3 milioni di euro, che verranno utilizzati per lavori di pubblica utilità. Di questi 1,1 milioni verranno utilizzati per costruire una pista ciclabile in via Punta di Ferro e per adeguare la recinazione della Fiera, per l’allargamento dell’innesto della Cervese sulla rotonda di via Costanzo II, per una rotonda tra via Punta di Ferro e via Ravegnana, per la pista ciclabile tra via Don Servadei e via Martoni e per un’altra rotonda, all’intersezione tra via Due Ponti, via Zampeschi e via Servadei (praticamente di fronte alla Caviro). I restanti 1,2 milioni di euro saranno invece utilizzati nel progetto del parcheggio di piazzale Monte Grappa, che in totale costerà un paio di milioni. In quest’ottica alcuni cittadini forlivesi di Staliniana memoria vedono in Coopsette, non più "lo speculatore edizio, bensi un mecenate per questo comune capoluogo".

Tutta l’operazione lascia forti dubbi nei cittadini forlivesi e c’è chi gia teme "un crollo del centro-sinistra, alle prossime elezioni di giugno e che a Forlì intereseranno anche il comune".

 

 

Commenti all'articolo

  • Di Frattaglia (---.---.---.71) 26 marzo 2009 18:27

    Altra dimostrazione che a questi poltici non interessa per niente l’approvazione dei cittadini e non gli interessano neanche le ideologie a cui dicono di appartenere. Per loro l’importante è governare anche solo una volta da qualche parte e "sistemare le cose-nostre".

    Non gli importa neanche un’eventuale rielezione, tanto l’affare l’hanno fatto e quel che viene dopo è solo una scocciatura. Per fortuna che da qualche parte se ne sono accorti (vedi l’Abruzzo con astensione al 50%). Peccato che questa situazione, però, accada solo verso una parte politica.

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