Informazione. Senza pietà

Senza pietà, senza vergogna, senza speranze.

Questa è l’informazione di Stato, quella proposta dalle nostre "grandi" reti televisive e da molti quotidiani. Hanno dato il "meglio" di se durante i funerali di 205 delle 287 vittime del sisma che ha colpito l’Abruzzo.

Dopo essere stati letteralmente bombardati di informazioni in gran parte irrillevanti e fatte solo per colpire l’immaginario collettivo, già troppo assuefatto ai reality, ecco che oggi molti TG hanno superato la soglia tra informazione giornalistica e squallore. Dall’inizio dei funerali delle povere vittime del sisma si sono susseguiti in maniera ininterrotta e maniacale le immagini delle bare e del volto di chi stava soffrendo per aver perso una persona cara o anche solo un conoscente.

Nessuna pietà per chi soffre e nessuna vergogna nel violare l’intimità di persone che forse vorrebbero solo poter vivere questo momento di dolore senza essere assillati dalle telecamere.

La televisione ha preso l’Aquila è l’ha trasformata in un gigantesco set cinematografico dove girare il più reale dei reality fino ad ora prodotto utilizzando i cittadini e perfino i morti come attori passivi.

Tutto per far schizzare alle stelle lo share di questa o quell’edizione di TG, speciali e quant’altro. Vomitevole per quanto palesemente falsa è stata la frase di una giornalista nell’edizione odierna di pomeriggio 5 : "noi teniamo al dolore di queste persone".

Guardando in faccia questa persona si poteva capire quanto poco tenesse al dolore di queste persone, il viso era la classica maschera di falsa solidarietà e compassione, costruita al momento, solo per fare ascolto.

Fra una settimana il grande circo mediatico cosa ci proporrà?
C’è un limite a questo squallore chiamato informazione?
Forse sono domande retoriche....
ll limite lo decidiamo noi, scegliendo di guardare o non guardare queste televisioni.

Per ora hanno vinto loro.