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Incontro con la scrittrice bosniaca Elvira Mujčić all’Ex Asilo Filangieri di Napoli

Torna a Napoli, la scrittrice bosniaca Elvira Mujčić per la presentazione del suo ultimo libro, "La buona condotta", che si terrà nella biblioteca dell'Ex Asilo Filangieri, giovedì 20 aprile alle ore 19:00. Durante l'incontro organizzato da Traparentesi Aps in collaborazione con Kosmopolis Aps e l'Associazione LIB, l'autrice dialogherà con Roberta d'Andrea e Alessandro Di Rienzo. 

L’opera letteraria di Elvira Mujcic è significativa per trattare e approfondire temi di attualità quali l’attuale guerra in Ucraina, il trentennale della guerra civile nella ex Jugoslavia, difficoltà e necessità della convivenza interconfessionale nell’Europa orientale, integrazione di migranti e la necessità della cittadinanza e relativa legge per le seconde generazioni.

"La buona condotta" è stato proposto da Gad Lerner al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:


«Il rinforzarsi dei nazionalismi etnici o di altre identità armate le une contro le altre. La velocità micidiale con cui i messaggi d’odio viaggiano sui social media. La frustrazione di chi, invece, spendendosi per la convivenza pacifica rischia di finire tra due fuochi. Questi problemi, ovunque terribilmente attuali, in certi angoli del mondo ci paiono endemici. Tra questi i Balcani, dove si svolge La buona condotta di Elvira Mujčić. Un romanzo che si divora con grande ammirazione per il piglio sicuro da vera narratrice con cui Mujčić è riuscita a trattare questi temi ingombranti. Un intreccio pieno di suspence e di sorprese. Personaggi dotati tutti quanti delle loro ragioni e di spessore caratteriale. Ironica intelligenza delle cose umane, troppo umane. Dopo aver letto questo libro, anche il piccolo paesino del Kosovo conteso da due sindaci farà parte dei microcosmi destinati a restare nel cuore e nella mente dei lettori. E così pure la consapevolezza che per i nazionalismi beceri l’entrata in scena di una scrittrice come Mujčić rappresenta una sconfitta sul campo della letteratura italiana».

La buona condotta
All’indomani dell’indipendenza del Kosovo, in un piccolo paese sul confine si tengono le elezioni per il sindaco. Gli albanesi sono 1362, i serbi 1177. Cosa accade se a essere eletto è un serbo che vuole andare d’accordo con gli albanesi? Succede che a Belgrado non va per niente bene, e mandano un nuovo sindaco che continui a soffiare sul fuoco della rivalità etnica. Il suo arrivo non porta solo scompiglio politico, ma stravolge le vite dei protagonisti. Quella di Miroslav, il sindaco eletto, forse nato nell’angolo sbagliato del pianeta, visto che detesta i toni accesi ed è terrorizzato dai conflitti. Quella di Nebojša, spedito dalla capitale per fare l’antagonista obbediente e salvarsi da un passato pieno di ombre, e che invece fa deflagrare gli ingranaggi di un sistema assurdo. Quella di Ludmila, la ragazza che credeva nell’amore e per questo era stata considerata pazza, Ludmila che si difende dalla realtà mandando a memoria le vite degli altri e inventando filastrocche. A partire da un fatto realmente accaduto, Elvira Mujcić dà vita a una storia emozionante dove i personaggi combattono per sfuggire il destino che la Storia, la politica o i benpensanti disegnano per loro. Il passato recente, la guerra mai capita e mal conclusa, i rancori e le manipolazioni pesano su di loro, che però lottano per rimanere fedeli a sé stessi. Mostrandoci così che un futuro migliore può sempre sorgere anche nelle condizioni più avverse, grazie a singoli uomini e donne, a dispetto dei governi.

L'iniziativa rientra tra le attività del progetto Scic - Sistema Cittadino per l'Integrazione di Comunità, finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie e realizzato dal Comune di Napoli, capofila, insieme a: ActionAid International Italia Onlus, Associazione Traparentesi Onlus, C.I.D.I.S Onlus, Dedalus Cooperativa Sociale e LESS Cooperativa Sociale.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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