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Il 23 maggio conferenza finale del progetto FA.B! per l’accoglienza alternativa dei giovani migranti soli

Il 23 maggio il progetto europeo arriva a Bruxelles per parlare di accoglienza in famiglia e affido familiare di minori stranieri arrivati soli in 5 paesi europei: Italia, Malta Cipro, Spagna e Grecia. Risultati di progetto e panel discussion sulle prospettive future a beneficio dei giovani migranti.

Il 23 maggio 2023 nella sede della Rappresentanza della Regione Umbria a Bruxelles (Rond Point Schuman 14b) si terrà la conferenza finale del progetto FA.B! Together – Family based care for children in migration: un’opportunità di condivisione con il partenariato proveniente da Italia, Spagna, Cipro, Grecia e Malta con testimonianze di accoglienza in famiglia di minori stranieri non accompagnati e analisi e promozione di modelli di intervento nei vari contesti nazionali, teso ad aprilre un confronto sulle prospettive future.

Per iscriversi all’evento e partecipare – in presenza o online – compilare il form disponibile a questo link. La traduzione dell’incontro sarà disponibile in lingua italiana ed inglese.

Secondo i dati internazionali, nel 2021 sono entrati nell’UE 24.147 minori attraverso Bulgaria, Cipro, Grecia, Italia, Malta e Spagna. Di questi, 17.185 (71%) erano minori non accompagnati o separati (UASC). L’arrivo di minori risulta aumentato del 44% nel 2021 rispetto al 2020 (16.700) (fonti OIM-UNHCR-UNICEF). La maggioranza sono ragazzi e quasi il 70% ha tra i 16 e i 17 anni. Per quanto riguarda le nazionalità, Egitto, Bangladesh e Albania sono le prime tre nelle statistiche.

Il 23 febbraio 2022, il Consiglio d’Europa ha adottato la Strategia per i diritti dell’infanzia per il periodo 2022- 2027, in cui i minori migranti sono ripetutamente menzionati come aventi gli stessi diritti dei loro coetanei europei. La Commissione Europea ricorda che “ogni bambino in Europa e nel mondo dovrebbe godere degli stessi diritti ed essere in grado di vivere senza discriminazioni, recriminazioni o intimidazioni di alcun tipo. Si tratta di un sociale, morale e umano imperativo”. Molti giovani migranti arrivati soli finiscono nei centri di accoglienza e quando raggiungono la maggiore età si trovano senza un mentore o un percorso strutturato da seguire.

In questo quadro, FA.B! Together, nel corso di tre anni del progetto, a partire dalle buone pratiche dei territori e con il coinvolgimento delle principali istituzioni pubbliche e organizzazioni private di comprovata esperienza, ha sperimentato approcci e strumenti innovativi e sensibilizzato la comunità su questo tema. I sistemi di cura basati sulla famiglia sono riconosciuti – e molti studi lo ha confermato -, come il modo migliore per facilitare l’integrazione e promuovere il benessere dei giovani migranti che arrivano soli. Nonostante ciò, solo pochi di loro riescono a sperimentare l’affidamento e l’assistenza familiare. FA.B! ha lavorato a vari livelli per sostenere questa forma di accoglienza alternativa e per promuoverla. L’evento sarà un passo avanti verso un approccio comune europeo.

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