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 Home page > Attualità > Politica > In pensione a 67 anni: non regge la propaganda della Lega

In pensione a 67 anni: non regge la propaganda della Lega

Oramai nemmeno la propaganda di partito riesce a reggere il passo con le giravolte della Lega Nord. Sul braccio di ferro sulle pensioni, avvenuto ai limiti dell’implosione del governo e della pazienza dell’Europa, la Padania in serata sceglie un titolo da mandare in edicola il giorno seguente che si rivela completamente sballato soltanto qualche ora più tardi.

"Pensioni, la Lega non molla", titola il quotidiano leghista. Che non può sapere che il suo caro leader, Bossi, a notte fonda al contrario avrà sì strappato un no alle modifiche sulle pensioni di anzianità, ma anche mollato eccome

sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni (pur se con un meccanismo graduale che porterà la riforma a regime solo nel 2026). Dopo che soltanto nel pomeriggio era stato categorico: "Non è possibile portare le pensioni a 67 anni per far piacere ai tedeschi. Non possiamo farlo, la gente ci ammazza".

E dopo che aveva minacciato la crisi di governo, coerentemente del resto con quanto affermato nel corso di tutta l’estate.

Poi la rivelazione del ministro Gelmini a Ballarò ("con la Lega raggiunto un accordo sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni"), la conferma intorno a mezzanotte. Immagino come l’abbiano presa, alla Padania, che si è vista crollare addosso il capolavoro di equilibrismo ("resto pessimista") come un castello di sabbia sciacquato dalla marea. Chissà, magari guardandosi negli occhi. E chiedendosi, sottovoce: "E adesso che ci inventiamo?".

"Quello che ci siamo inventati fino a oggi", la risposta.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.55) 26 ottobre 2011 12:05

    ma per favore, sono anni che la lega parla in un modo e agisce in un altro. nessuno di loro ha speso una parola per togliere il vitalizio - loro che parlano tanto di pensioni baby, hanno la moglie del capo che e’ andata in pensione a 35 anni - loro che sono quelli duri e puri, hanno un sacco di amministratori locali indagati - loro che parlano tanto di raccomandazioni e clientelismo del sud, e poi mettono il trota in consiglio regionale - loro che sono i piu’ cattolici d’Italia, sparerebbero in mare ai barconi degli immigrati e non battono ciglio davanti alle escort del capo pagatore e mi fermo qui ma, ci sarebbe ancora tanto da dire

  • Di Giuseppe D’Urso (---.---.---.137) 26 ottobre 2011 12:31

    Ritengo che queste siano tutte questioni inutili perché molto presto non solo non ci saranno i soldi per pagare le pensioni, ma anche gli stipendi per gli statali subiranno una brusca riduzione. Tuttavia, il Berlingiuer  di turno, un tal Luigi, che è il vero distruttore della scuola pubblica, si vanta col dire che se la destra non avesse bloccato la sua riforma oggi avrebbero potuto beneficiare di un anno in meno di scuola con grandi risparmi per le casse dello stato e goduria per Tremonti, poco male se avremmo avuto  un numero doppio di disoccupati tra il personale della scuola.
    Se questa è la sinistra che ha la faccia tosta di rivendicare i processi di distruzione della scuola come fatti positivi, allora meglio andare a passeggiare che votare per questi individui.

  • Di pv21 (---.---.---.138) 26 ottobre 2011 13:24

    Agenda >

    Il 13 settembre scorso Berlusconi “salta” l’appuntamento con i Pm di Napoli. Corre da Barroso e Van Rompuy ad illustrare la manovra preparata per il pareggio di bilancio nel 2013.
    Berlusconi “garantisce” inoltre l’approntamento di misure per lo sviluppo e la crescita economica. Nell’occasione Barroso sottolinea che “è assolutamente essenziale l’applicazione rapida, efficace e rigorosa” delle misure proposte.
    A riprova il differenziale tra Btp e Bund tedeschi vola verso i 400 punti.

    Un mese dopo Ministri Finanziari e Governatori delle Banche del G20 chiedono che il vertice Europeo del 23 ottobre metta a punto un piano completo per affrontate la crisi dei debiti sovrani.
    Il 23 ottobre la governance UE chiede a Berlusconi di formalizzare, entro 48 ore, “calendario e dettagli” delle misure già proposte e “garantite” ai Presidenti Barroso e Van Rompuy.
    L’agenda degli impegni internazionali non è “carnet” da teatrino di Pantomima e Rimpiattino

  • Di paolo (---.---.---.21) 30 ottobre 2011 19:29

    La moglie di Bossi è andata in pensione a 39 anni e non 35 ma cambia nulla . Ha sfruttato la famigerata legge dei 15 anni +6 mesi + 1 giorno . C’è chi ,per es. insegnante ,riscattando la laurea e l’eventuale servizio militare , con poco più di una decina d’anni di lavoro è andato in pensione e poi ha continuato la professione (ingegnere, commercialista ecc... ) .
    E’ stata una genialata democristiana ,ovviamente accolta con favore anche dalla "opposizione " .

    Quello che non viene però mai detto , e lo trovo semplicemente scandaloso , è che è vero che per andare in pensione di anzianità oggi occorrono minimo 35 anni + 61 (per i dipendenti) e un anno in più per gli autonomi (la somma è 97), ma la prima rata della pensione la becchi ben 18 mesi dopo !! (famigerata finestra d’uscita) . E nel frattempo ? 

  • Di pv21 (---.---.---.231) 30 ottobre 2011 19:35

    Coincidenze >

    Il settore dei giochi on line è un business da diverse centinaia di milioni l’anno.
    Lo scorso aprile la Mondadori costituisce la Glaming di cui detiene il 70%. A fine giugno la Mondadori lancia la Glaming come nuova società di giochi on line.
    La stessa Mondadori per cui, poco dopo, Berlusconi dovrà pagare un risarcimento da 564 milioni.

    Con la manovra di luglio il governo detta la nuova disciplina per la concessione dell’esercizio e la raccolta da giochi on line.
    A settembre la Glaming ottiene dai Monopoli di Stato la suddetta concessione.
    Quei Monopoli che sono organo del Ministero Economia e Finanze che fa capo al governo.

    Da mesi Berlusconi non perde occasione per ripetere che resta a Palazzo Chigi con “gran sacrificio”. Non lo fa, asserisce, per il suo bene, ma nell’interesse del paese.
    Il tempo non cancella le Voci dentro l’eclissi di uomini esempio di rigore, coerenza e impegno civile …

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