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In memoria di Agitu Ideo Gudeta

Se chiamate il numero 3333802553 risponde una segreteria telefonica, non più Agitu Ideo Gudeta, La Capra Felice che prendeva gli ordini per la consegna di idee regalo e bio cassette a domicilio: io spero che tante altre persone giovani, nei prossimi giorni, rilevino l'attività straordinaria di questa straordinaria resistente Donna. 

Per soldi è stata uccisa l'Amica Agitu Ideo Gudeta? Sì, sembra proprio di sì e non solo. E' stata anche violentata, sul pavimento della camera da letto, dopo o prima di essere stata presa a martellate. E' stato arrestato nella notte un suo collaboratore pastore ghanese di 32 anni, tale Suleiman Adams, altri scrivono Adams Suleimani, in ogni caso un criminale che ha confessato il delitto dinanzi al magistrato, un omicidio crudele da ricondurre, sembra a detta dello stesso, a motivi economici.

Le foto che unisco a questo post, ritraggono Agitu la mattina del 13 e 18 dicembre che lei stessa aveva messo su Facebook, per augurare buon Natale e aiutarla nella sua attività di pastora e agricoltura.

E un'altra sua foto in bianco e nero su FB, il 31 dicembre 2019 , un anno prima di essere finita, dove scrive: "Arrivata a fine anno, per me è sempre il momento del ringraziamento e gratitudine. io ringraziare desiderio al dono della vita, a tutte le persone che ho incontrato sul mio cammino, tutti mi avete dato tanto e vi ringrazio e vi auguro un 2020 di coraggio per guardare la bellezza di ogni individuo, il coraggio di amare il prossimo come voi stessi, il coraggio di lottare per le cose giuste, in ogni circostanza e ovunque, il coraggio di essere dalla parte della verità e dalla parte giusta per sognare insieme un mondo migliore!! Noi siamo artefice del cambiamento è il cambiamento comincia da noi!! Grazie grazie grazie"

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Agitu sulla sua pagina Facebookil 31 dicembre 2019

Ieri in un post da me redatto per un giornalista arrestato ad Addis Abeba, Kumerra Gemechu, citavo il poeta nazionale etiope, Tsegaye Gabre Medhin: "Sèntiti parte del grande capolavoro Cammina nella gioia, cammina nel ritmo, cammina eretto Cammina libero, cammina nudo Lascia che le radici della tua madre terra ti carezzino il corpo Lascia che la pelle nuda assorba il sole di casa e brilli d’ebano". Anche Agitu era etiope, era nata ad Addis Abeba il 1 gennaio del 1978, tra un giorno il suo compleanno: una Donna Capricorno.

A 18 anni andò a Trento per studiare sociologia.Tornata in Etiopia era dovuta fuggire nel 2010 per le minacce di arresto da parte del governo visto il suo impegno contro il fenomeno del “land grabbing”, vale a dire l’accaparramento di terre da parte di multinazionali a danno degli agricoltori locali. Era tornata poi in Trentino dove aveva avviato una attività che era anche la sua passione: l'allevamento delle capre... aveva avviato un'azienda agricola di allevamento biologico di capre: 180 esemplari pregiati. La gente la chiamava la 'Regina delle capre felici'.

L'ha ritrovata così, senza vita una sua amica.

Vi invio ancora la puntata integrale della Rai in cui Pif racconta "la storia di una ragazza etiope che, avendo dovuto lasciare il proprio Paese per via degli espropri terrieri della popolazione locale a favore delle multinazionali, si è trasferita in Trentino. Qui ha aperto un'azienda biologica che punta sul recupero delle terre abbandonate e delle razze rustiche locali, alleva capre e produce formaggi bio".

Chiedo di dare il massimo rilievo a quanto ha fatto, alla sua bellezza e forza perché non finisca così, la vita di Agitu Ideo Gudeta e di incoraggiare tanti giovani a proseguire il suo straordinario lavoro con le creature della terra, quella terra che continua malgrado tutto a darci frutti, gioia e vita.

❤

Doriana Goracci

 

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.200) 30 dicembre 2020 19:25
    Doriana Goracci

    Facebook è anche questo, un commento di una nuova amicizia , che mi arriva come un abbraccio, come un raggio di sole che riscalda, per giunta in una giornata fredda e piovosa:
    Daniela Prunotto
    e grazie a tutte e tutti voi che avete inviato emozioni e ricordi per
    Agitu Ideo Gudeta
    "L’ho conosciuta tre anni fa, ero andata a casa sua con mia figlia che già la conosceva a comprare del formaggio e ho trovato un’amica, mi ha offerto il caffè e sono stata più di un’ora a parlare. Raccontava la sua vita, i suoi tanti progetti, attuati e in cantiere, vulcanica e concreta- sapeva fare i suoi calcoli e capire cosa era proficuo e cosa era avventato. Piena di vita e di un grande senso della giustizia. Capace di inventarsi un lavoro, diventato una passione grazie al quale ha dato lavoro a tanti stranieri e buon formaggio a tanti clienti. Quando arrivavo a Trento di giovedì, andavo a salutarla al banchetto in piazza S Maria Maggiore e la prima volta mi sono stupita che mi avesse riconosciuto. Poi nel suo negozio, aperto durante la pandemia, sfidando la crisi, dove voleva creare un punto d’incontro dove scambiare idee e sapori. Parlava un italiano perfetto, molto meglio di tanti Italiani, era informata, colta, aveva un profondo senso della giustizia. L’ho incontrata l’ultima volta a luglio, in negozio non c’era nessuno, abbiamo parlato a lungo. Ho avuto sue notizie ancora 15 giorni fa. Ho ancora il suo formaggio in frigo."
    Poi ha chi si è chiesto e mi ha chiesto che fine hanno fatto e faranno le capre, sempre su Facebook, ho risposto così:
    Sandro Giovannini 4 h fa sulla pagina del sindaco Luca Puecher, nel Comune di Frassilongo dove abitava Agitu ha scritto e inviato un video: "X chi mi ha chiesto delle caprette di Agitu. Volevo rassicurare tutti, stanno bene, hanno del buon fieno nelle mangiatoie e acqua da bere. Grazie a tutti.
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.200) 30 dicembre 2020 19:26
    Doriana Goracci

    Di seguito video che ho recuperato in ordine cronologico partendo dal 2014 fino ad oggi: aggiungete anche voi, datemi una mano per far conoscere AGITU
    La storia di Agitu: nuova pioniera delle Alpi. agosto 2014
    Dall’Etiopia al Trentino, la battaglia di Agi per la capra locale novembre 2014
    Il richiamo delle capre felici agosto 2015
    Cheese racconta: Agitu Ideo settembre 2015
    Agitu Dall’Etiopia al Trentino in difesa della terra ottobre 2016
    Un’etiope in Trentino - Caro Marziano 04/05/2017
    Aggressioni razziste ad allevatrice etiope in Trentino. La sua testimonianza agosto 2018
    La capra felice | Internazionale 2017 maggio 2020
    Making cheese in the Alps - a story of integration marzo 2019
    SlowFoodItalia Agitu Ideo Gudeta: racconteremo il tuo coraggio
    30 dicembre 2020

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.200) 30 dicembre 2020 22:44
    Doriana Goracci

    Centinaia di persone sfilano davanti al negozio di Agitu per lasciare un fiore o una candela https://www.youtube.com/watch?v=DszSdkz0WLk Si sono radunati in centinaia in Piazza Santa Maria Maggiore. Chi con un fiore, chi con una candela, chi semplicemente perché voleva esserci per ricordare Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope arrivata in Trentino per studiare e trasferitasi a Frassilongo, in Val dei Mocheni, dove ha cominciato una crescente attività di allevamento, e brutalmente uccisa nella mattinata di lunedì 29 dicembre.Attorno alle 17, la centrale piazza del capoluogo ha visto radunarsi gradualmente un numero sempre più alto di persone. Un silenzio rispettoso e un grande cordoglio hanno caratterizzato il corteo, diretto verso piazza Duomo e da lì verso piazza Venezia, sede del negozio che l’allevatrice aveva aperto a inizio giugno. Qui, nel rispetto del distanziamento sociale, uno ad uno i partecipanti sono passati per lasciare un fiore, una candela o un pensiero.https://www.youtube.com/watch?v=V-pUiFiP9zM Sono arrivate richieste da tutta Italia per occuparsi delle capre di Agitu Gudeta, la donna etiope uccisa a 42 anni nella sua casa di Frassilongo, in Trentino, dal 32enne ghanese Adams Suleiman, che ha confessato il delitto e si trova in carcere a Trento. Ma le capre sono al riparo, in stalla, accudite dai vicini di casa e dagli amici di Agitu, e verranno prese in carico dal Comune.Il Comune, ha detto il sindaco Luca Puecher, ha garantito che sarà l’amministrazione ad occuparsi degli animali di Agitu, trovando il modo migliore per tutelarli e nell’immediato si sono preoccupati di accudirli alcuni volontari di Fierozzo.

    (trovato in Rete)

  • Di gilda piroddi (---.---.---.202) 31 dicembre 2020 16:15

    Doriana ho letto da qualche parte che ora le capre sono infelici a causa di quanto successo alla povera Agitu e questa frase mi ha profondamente commosso ed intenerito. Paradossalmente io penso che fatti così efferati oltre che causarci tanto dolore servano a conoscere e far conoscere un’ anima così bella che lascerà un segno profondo in tutti noi. I social sono anche questo, venire a contatto con esempi di vita che potranno aprire altre menti ed altri cuori . Il Trentino e l’Italia tutta hanno perso un sorriso meraviglioso ma si potrà seguire il suo esempio di come si possa creare un’azienda biologica puntando sul recupero delle terre abbandonate . Vogliamo giustizia e la completa verità su questo delitto. Non dimentichiamo quanto la stessa Agita scrisse il 31 dicembre 2919: "Noi siamo artefice del cambiamento è il cambiamento comincia da noi!! " Grazie come sempre cara Doriana per averci narrato in ogni sfaccettatura la vita di Agitu. Nessuno merita di morire così e tantomeno lo meritava questa splendida ed appassionata donna.

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.200) 5 gennaio 2021 20:17
    Doriana Goracci

    GRAZIE Gilda Piroddi, rispondo anche a te per informare chiunque passi da qui:

    Sarà Beatrice Zott, 20 anni, a prendersi cura, al momento, dell’allevamento di capre di Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice uccisa da un suo collaboratore in valle dei Mocheni, in Trentino: conosceva bene Aditu e le sue capre. «Sono due anni che ho deciso di fare questo lavoro -racconta Beatrice in una breve pausa - cioè gestire gli animali in alpeggio e in stalla. Mi hanno chiamato e mi hanno chiesto se fossi stata disposta ad occuparmi delle capre di Agitu: ho accettato subito perché questa vita è il mio sogno e spero diventi la mia strada».
    E MI SEMBRA UNA BELLISSIMA NOTIZIA per il momento.
    Dal giornale L’Adige - Quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige : le ottanta capre che formavano il gregge di Agitusono state temporaneamente affidate alla giovane Beatrice Zott, che nonostante i suoi vent’anni non ha nulla da invidiare, in quanto a esperienza, ai pastori più navigati. Una passione di famiglia, quella di Beatrice, che condivide con il papà ma anche con altri familiari, tanto che una stagione, due anni fa, l’ha voluta fare in Valle d’Aosta, per apprendere anche il lavoro fuori dalla valle e dal Trentino; negli ultimi due anni invece ha gestito, a malga Pletzn, il grande gregge che durante l’estate alpeggia lassù.
    Un mestiere che le è entrato nel sangue, tanto che nonostante controllasse oltre un centinaio di animali, le bastava un colpo d’occhio per sapere se qualche esemplare «mancava all’appello».Beatrice conosceva Agitu fin dal suo approdo in Valle dei Mocheni, qualche anno fa: fu stima reciproca, condividendo lo stesso stile nella cura degli animali e nell’approccio alla vita, per nulla semplice, della pastora.
    La stalla nella quale sverna il gregge di Agitu si trova sul territorio comunale di Fierozzo, immerso nella neve: si raggiunge tramite uno stretto passaggio ricavato nell’alta coltre bianca, sotto la strada: due volte al giorno, per ore, Beatrice sale fin lassù, dal fienile prepara cinque o sei balle di fieno che rappresentano, al mattino e al pomeriggio, i due pasti che gli animali consumano nell’arco di un giorno. Le capre stanno bene, sono in forma, molte sono in gestazione, e potrebbero partorire nelle prossime settimane: è questa, probabilmente, la questione più urgente da affrontare.
    Con Agitu, come detto, c’è sempre stato rispetto e condivisione fin dall’inizio. E lo stato di salute degli animali, anche ora che devono rimanere in stalla, è ottimo, ben nutrite, davvero «felici», come Agitu con la sua intuizione ha chiamato l’azienda agricola.
    «Agitu l’avevo conosciuta quando era arrivata in valle - prosegue - ed era venuta a malga Pletzn, dove lavoravo. Ha sempre fatto un ottimo lavoro gestendo il gregge da sola, anche senza l’aiuto di un cane, e gli animali si vede che sono sempre stati curati al meglio. Ammiro le persone che fanno questo tipo di lavoro».
    L’urgenza nel breve termine sono appunto le gravidanze: «La difficoltà maggiore - conclude Beatrice - sono le gravidanze ed i parti, che richiedono molta attenzione e conoscenza affinché vada tutto bene e l’animale non soffra. Sono tante le capre che partoriranno negli stessi giorni». Ma in questo caso Beatrice e gli animali non saranno lasciati soli, aiutati dagli allevatori di valle e dai veterinari.
    Si attende ora di conoscere la volontà dei familiari: saranno loro a decidere il futuro dell’azienda e del gregge. Nel frattempo però viene chiesto di non improvvisare visite inutili, dannose per la salute degli animali.
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.232) 7 febbraio 2021 15:44
    Doriana Goracci
    AGGIORNAMENTO Capre Felici ed Agitu Ideo Gudeta
    Le 82 capre di Agitu Ideo Gudeta sono state divise tra vari allevatori. Ciascuno prenderà in affidamento, a proprie spese, parte del gregge dell’allevatrice di origini etiopi barbaramente uccisa lo scorso 29 dicembre. Lo scrive su Facebook Beatrice Zott, anche lei allevatrice di capre, 19enne, a cui il gregge era stato affidato dal Comune di Frassilongo in attesa del da farsi. https://www.youtube.com/watch?v=ky-2oj-Aqpk
    "Ci si affeziona in così poco tempo È stato triste vederle su un camion e vederle separare... Auguro agli animali il meglio, ai capretti la giusta e curata attenzione, auguro che trovino qualcuno che si affezioni che provi entusiasmo quando le vede con la pancia tonda, sazie".
    L’affidamento è stato proposto alla stessa Zott, che però scrive di aver rifiutato per questioni economiche. "A mie spese non avrei potuto Spero di rivederle sulle montagne e sui pascoli della valle dei Mocheni, dove sono nate, dove anche loro hanno oggi lasciato un pezzo di cuore".
    Negli ultimi giorno si sono presentati due grandi problemi. Il primo riguarda lo stato di salute delle capre: circa il 60% delle esemplari sono gravide , circostanza che potrebbe portare il gregge a superare le 100 unità a fronte di una stalla troppo piccola. In secondo luogo le basse temperature hanno fatto gelare l’acqua che alimenta la stalla.
    La Federazione Allevatori spiega che d’intesa con la famiglia di Agitu, ha affidato temporaneamente le capre ad allevatori della stessa Valle dei Mocheni, di Lavarone, Vallarsa e Brentonico , per un periodo di sei mesi. I centomila euro: la raccolta fondi è stata curata dall’associazione Amici dell’Etiopia, il
    referente è Zebenay Jabe Daka, a quanto risulta, non era stato informato del trasferimento del gregge, e solo nella giornata di
    oggi ha avuto un contatto con gli avvocati della famiglia di Agitu.
    Dall’associazione sottolineano che quella somma servirebbe proprio a portare avanti l’attività, ma che manca una decisione
    sul da farsi da parte della famiglia che, tra le tante ipotesi, starebbe valutando quella di far venire in Italia uno dei fratelli minori di Agitu proprio per proseguire l’attività.
    Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha spiegato che gli “oltre 100 mila euro donati non sono ancora stati toccati per il
    motivo che ad oggi sono indisponibili, visto che la raccolta fondi è ancora aperta. A breve, dopo la sua formalizzazione, si riunirà il comitato – costituito dal presidente del Consiglio
    comunale Paolo Piccoli, dall’amica di Agitu Elisabetta Nardelli e da un familiare – che avrà non solo il compito di decidere per
    quali progetti impiegare la cifra, ma anche il dovere di rendicontare fino all’ultimo euro.
    Da ultimo: Agitu alla Casa delle Donne di Milano.Giovedì 18 febbraio 2021, ore 18
    Pascoli e libertà, omaggio a Agitu Ideo Gudeta e a tutte le Pastore del mondo
    Giovedì 18 febbraio 2021, ore 18 - Per il nostro omaggio ad Agitu, uccisa dalla violenza di un uomo il 29 dicembre 2020, evochiamo il mondo delle pastore, un universo femminile al quale Agitu apparteneva per scelta e vocazione. Con Anna Kauber, paesaggista e regista di ‘In questo mondo’, Greta Semplici, ricercatrice, Beatrice Zott e Mariantonietta Scalera, pastore. Coordina Isabella Balena.
    Per iscriversi all’incontro, registrarsi a https://www.casadonnemilano.it/prenotazioni-webinar/
    Giovedì 18 febbraio 2021, ore 18 - Per il nostro omaggio a Agitu, uccisa dalla violenza di un uomo il 29 dicembre 2020, evochiamo il mondo delle pastore, un universo femminile al quale Agitu apparteneva per scelta e vocazione. Con Anna Kauber, paesaggista e regista di ‘In questo mondo’, Greta Semplici, ricercatrice, Beatrice Zott e Mariantonietta Scalera, pastore. Coordina Isabella Balena.
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.162) 5 gennaio 2022 07:16
    Doriana Goracci

    purtroppo devo aggiornare https://www.agoravox.it/Ricordi-che-bruciano-Agitu-Ideo.html Ricordi che bruciano: Agitu Ideo Gudeta e le capre non so quanto felici

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.228) 14 febbraio 2022 18:44
    Doriana Goracci

    Oggi 14.2.2022 "Venti anni di carcere per Suleiman Adams, il 33enne ghanese che il 29 dicembre 2020 ha ucciso Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope di 42 anni divenuta, non solo per il Trentino, "simbolo di integrazione" ed "emancipazione femminile". È la sentenza del giudice Enrico Borrelli arrivata lunedì 14 febbraio e che ha condannato Adams a 15 anni e 8 mesi per omicidio e a 4 anni e 4 mesi per violenza sessuale. Un totale, appunto, di 20 anni di carcere.Adams, che aveva già confessato il delitto ed è attualmente detenuto nel carcere di Spini di Gardolo, questa mattina era presente in aula per la prima volta, ma non ha parlato.

    Lo scorso 25 novembre per l’udienza preliminare le due sorelle e un fratello di Agitu, arrivati a Trento dagli Stati Uniti, si erano cosituiti parte civile nel processo. A loro oggi il giudice ha riconosciuto 50mila euro di danni.

    Confermato il movente economico dell’omicidio, ovvero il mancato pagamento da parte di Agitu di alcuni arretrati ad Adams, suo collaboratore. A spingerlo a compiere il gesto efferato, “l’incontenibile ira di non vedere accolte le sue richieste che egli sentiva come particolarmente impellenti in quanto destinate a far pervenire denaro alla sua famiglia d’origine”.

    Per la difesa di Adams (avvocato Nicola Zilio), "il grande clamore mediatico della vicenda ha avuto un ruolo anche nella sentenza. Aspetteremo di leggere le motivazioni, ma visto che il giudice ha addirittura comminato una pena superiore a quella chiesta dal pm (19 anni e 4 mesi, ndr), probabilmente faremo appello"."
  • Di Doriana Goracci (---.---.---.135) 28 novembre 2022 16:49
    Doriana Goracci
    Ve la ricordate Agitu Ideo Gudeta e La Capra Felice? L’ultimo aggiornamento ve l’ho fatto il 14 febbraio di questo anno. Ne aggiungo un altro è la “Lettera aperta” di un gruppo di persone appartenenti alla comunità etiopica in Italia : Giustizia per Agitu Gudeta: il delitto e la pena Lettera aperta al Tribunale di Trento e alla società italiana
    Giustizia per Agitu Gudeta
    Iniziamo con le parole di Bethlehem Gudeta, sorella maggiore di Agitu (*) fatteci pervenire a nome della famiglia Gudeta:
    «sappiamo quanto ciascuno di noi è rimasto colpito per la sua tragica orribile morte, quanta sofferenza ha arrecato alla sua famiglia, agli amici in giro per il mondo e a tutte le donne del mondo di ogni età.
    Questo assassino è ricorso in appello per stare meno tempo in prigione e la data del processo è fissata per il 5 dicembre 2022. Ricorre come se non avesse fatto nulla a lei, alla sua famiglia e ai suoi amati amici italiani. Chiede di ridurre il tempo di permanenza in carcere, in realtà, merita più anni di prigione, affinché prenda lezione del suo brutale atto. Inoltre chi può garantire che non faccia su altre donne lo stesso atto che ha compiuto su mia sorella? Vi prego di stare con la sua famiglia e di opporsi all’appello previsto per il 5 dicembre. Grazie a tutti».
    Siamo un gruppo di persone appartenenti alla Comunità Etiopica in Italia alle quali, come una moltitudine di italiani, sta a cuore la vicenda della compianta Agitu Gudeta.
    Il prossimo 5 dicembre 2022 il Tribunale di Trento deciderà in appello sulla richiesta di mitigazione della pena avanzata dall’ imputato, già condannato in prima istanza a 20 anni di carcere.
    Facciamo nostra la preoccupazione della famiglia di Agitu che ritiene profondamente ingiusta una eventuale revisione al ribasso della pena.
    Per questo abbiamo sentito il dovere di rivolgere la presente lettera al tribunale di Trento. Affidiamo l’appello della famiglia Gudeta anche a tutta la società italiana in generale e in particolare a quelle persone delle istituzioni, della cultura, dell’informazione, dell’imprenditoria, del terzo settore e di tutti gli altri che hanno avuto l’opportunità di conoscere in vita Agitu. Chiediamo loro di esprimere un cenno di vicinanza ai familiari in questo delicato momento.
    Seppur rammaricata per la non congrua durata della pena, la famiglia Gudeta ha accolto la sentenza di primo grado, prendendo atto che è stata inflitta la massima pena prevista dalla legge per lo specifico reato: quindici anni e otto mesi per l’omicidio e solo quattro anni e quattro mesi per la violenza sessuale.
    La legge deve punire questi crimini in modo che l’omicida comprenda l’irreversibilità del dolore e della sofferenza che ha causato ad altri e prenda piena consapevolezza delle conseguenze arrecate dalle proprie azioni anche su sé stesso. La strada da percorrere non può essere quella della riduzione della pena mentre è ancora vivo e presente il dolore e l’angoscia per la perdita di questa cara sorella. Nutriamo un grande rispetto per la magistratura italiana e attendiamo con fiducia il giudizio che sarà emesso all’udienza del 5 dicembre prossimo.
    In occasione della giornata mondiale contro le violenze sulle donne chiediamo di unirvi a noi in segno di solidarietà alla famiglia di Agitu.
    e io l’ho aggiunto qui: In memoria di Agitu Ideo Gudeta
    il minimo che pottessi fare per la mia Amica su Facebook.

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