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Il trucco c’è... e si vede!

Piovono mazzette di questi tempi a tal punto che persino Berlusconi non ha accusato i magistrati, come è suo uso, ma ha addirittura proposto delle leggi contro la corruzione nella pubblica amministrazione. Una legge contro quei "birbantelli"!

Il trucco c'è... e si vede!

Con questa riflessione mi propongo appunto di smascherare l’ennesimo gioco di prestigio messo in atto del nostro Premier; un Premier camaleonte; un Premier trasformista che, dopo i panni dei più svariati personaggi, ora veste quelli del moralizzatore della politica.
 
Ci vuol poco a farlo restare, però, in mutande come nella famosa fiaba di Andersen “i vestiti nuovi dell’imperatore”. Ci vuol poco purché gli Italiani ci mettano un pochino di buona volontà, un pizzico di attenzione.
 
Prendiamo due esempi.
 
Questo è il governo che ha combattuto di più mafia, camorra, ‘ndrangheta; ha fatto leggi, arresti, sequestri.
 
Peccato che sia un gioco di prestigio. Io dico che sono il governo più severo con le mafie, ma intanto il trucco c’è: faccio lo scudo fiscale; metto all’asta i beni sequestrati ai mafiosi; promuovo incredibili, inattuabili opere pubbliche a partecipazione mafiosa; tengo in Parlamento persone accusate (fino al terzo grado di giudizio) di essere colluse con la camorra (sto parlando di Cosentino ovviamente). Il trucco è proclamare, gridare: fare ad uso dell’opinione pubblica, intanto disfare a proprio uso e consumo.
 
Berlusconi versione Penelope.
Altro esempio recentissimo: norme contro la corruzione: niente condannati in Parlamento...
 
Parlamento e governo sfoltiti, Berlusconi stesso addirittura in un qualche tribunale.
Ma come credergli? Infatti forse qualche legge si farà, ma intanto ecco il trucco: si lavora per cambiare le leggi sulle intercettazioni e, se non bastasse, non vengono pagate le società che effettuano questo fondamentale servizio; si va avanti col processo breve e con il tentativo di distruggere la giustizia.
 
Proclamare, gridare: faremo leggi contro la corruzione; il popolo, quello poco attento, sarà soddisfatto... ecco il Premier Robespierre.
 
Una spia linguistica della serietà di Berlusconi sta in quel "birbantelli”: corrotti, corruttori, solo birbantelli, anche se si prendono non solo i nostri soldi, ma soprattutto, la nostra fiducia.
 
Talvolta, anche ora, mi sento cosi maliziosa, così machiavellica e mi dispiace: vorrei un mondo che mi permettesse di essere fiduciosa, vigile certo, ma sostanzialmente fiduciosa.
 
Invece questi uomini e queste donne del fare (i fatti loro: questa volta il PD ha azzeccato la battuta) mi hanno tolto "l’innocenza”, la fiducia.
 
Questo è, per me, il loro torto più grave.
 
Hanno svuotato l’essenza della democrazia.
Ma il trucco c’è, e, stando un po’ attenti, tutti potranno vedere, prima o poi, l’imperatore in mutande!

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