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Il trionfo di Basso

Il trionfo di Basso

Ivan Basso ha conquistato il Giro d’Italia 2010, bissando il successo del 2006. Le ultime due tappe non hanno riservato grandi sorprese anche se per alcuni la cronometro di Verona non è stata solo una semplice passerella. Prima della crono i corridori hanno affrontato sabato l’ultimo tappone di montagna, con il Gavia.
 
Anche l’ultima tappa in linea del Giro 2010 è stata animata da una fuga. Inizialmente hanno cercato l’attacco 13 corridori, tutti ripresi tranne Martin. L’uomo della Garmin è stato poi raggiunto da 19 contrattaccanti, tra i quali Cunego, Righi (Lampre), Lloyd (Omega Pharma-Lotto), Tschopp (Bbox), Pirazzi (Colnago) e Pinotti (Htc-Columbia). I fuggitivi sono stati raggiunti lungo la salita verso la Forcola di Livigno da Sastre (Cervélo) e Simoni (Lampre), successivamente anche da Vinokourov (Astana). La frazione è stata cartterizzata anche dal ritiro di Tondo Volpini (Cervélo) e Garzelli (Acqua & Sapone). Il varesino, trionfatore della cronoscalata di Plan de Corones, ha dovuto abbandonare la corsa a causa delle conseguenze della caduta di venerdì lungo la discesa del Mortirolo. Lloyd, in cerca di punti per la classifica degli scalatori, è transitato per primo sul Gpm della Forcola di Livigno e del Passo di Eira, con il gruppo a 1’ circa. Lungo l’ascesa verso il Passo di Foscagno ha allungato dal gruppo di testa Pirazzi, che sul Gpm ha preceduto Lloyd e gli altri fuggitivi. Pirazzi è stato ripreso ai piedi della salita del Gavia, Cima Coppi del 93° Giro d’Italia con i suoi 2.618 metri di altitudine.
 
In testa alla corsa vari attacchi hanno assottigliato il gruppo e al comando sono rimasti solo Tschopp e Simoni, che al suo ultimo Giro cercava di lasciare un segno. Il corridore della Lampre è stato però beffato da Tschopp che è transitato per primo sul Passo di Gavia. Nella discesa lo svizzero della Bbox ha iniziato una cavalcata solitaria che lo ha portato fin sul traguardo del Tonale. Dietro Simoni è stato ripreso e superato dagli altri corridori che si erano staccati sul Gavia, tra i quali Vinokouorov che ha cercato di andare a riprendere Tschopp, ma invano. Il gruppo, sempre tirato dalla Liquigas, accusava all’inizio dell’ultima salita un ritardo di 2’18’’ dalla testa della corsa.
 
La corsa dei big si è animata a 3 km dall’arrivo, quando ha allungato Evans, che ha ripreso gli altri inseguitori e si è piazzato secondo sul Tonale (a 16’’). Anche Scarponi ha cercato l’attacco ed è riuscito a staccare Nibali, ma non Basso. Il varesino in maglia rosa è riuscito a precedere sul traguardo il capitano della Androni giocattoli, togliendogli l’abbuono. Scarponi e Basso sono arrivati con un ritardo di 25’’, mentre Nibali e Arroyo a circa 40’’. Prima dell’ultima tappa Basso aveva accumulato un vantaggio di 1’15’’ su Arroyo e di 2’56’’ su Nibali. A 1’’ dal messinese e dal podio Scarponi.
 
La sfida che più di tutte ha caratterizzato l’ultima tappa, la cronometro di Verona, è stata proprio la sfida per il terzo gradino del podio. Il percorso (15 km) di questa prova contro il tempo prevedeva la salita delle Torricelle e proprio nella successiva discesa Nibali è riuscito a guadagnare ulteriori secondi su Michele Scarponi, conservando così il suo posto sul podio. La frazione è stata vinta dello svedese Gustav Larsson (Saxo Bank), con 2’’ di vantaggio sul campione italiano a cronometro, Pinotti (Htc-Columbia). La terza e la quarta posizione sono andate a due corridori che hanno animato fin dall’inizio questo Giro, Vinokourov (a 17’’) e Evans (a 22’’). Basso ha chiuso al 15° posto a 42’’ dal vincitore, aumentando il suo vantaggio in classifica generale su Arroyo.
 
Per i corridori anche una passerella finale all’interno dell’Arena di Verona, dopo il traguardo ufficiale di piazza Bra. Tutti i protagonisti del Giro hanno sfilato lungo i 300 metri rosa. Una passerella particolare per Simoni alle sue pedalate da professionista. Dopo il traguardo il trentino ha tolto la divisa da gara e ha sfilato in “abito da sera”, con cravattino rosa. Passerella trionfale invece per Basso atteso dalla famiglia e dai compagni della Liquigas, la formazione protagonista della 93° edizione del Giro.

La classifica generale finale vede Basso davanti allo spagnolo Arroyo, a 1’51’’, e Nibali, a 2’37’’. Ai piedi del podio Scarponi, con un ritardo di 2’50’’. Il campione del mondo Evans ha chiuso al quinto posto (a 3’27’’), seguito da Vinokourov (7’06’’), Porte (7’22’’) e Sastre (9’39’’). Chiudono la top ten Pinotti e Kiserlovski (Liquigas). Tre maglie su quattro, tutte tranne la maglia più importante, sono andate a corridori australiani. Evans si è aggiudicato la maglia rossa della classifica a punti, Lloyd la maglia verde come miglior scalatore e Porte la maglia bianca come miglior giovane.

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